venerdì 20 marzo 2009

Le pagelle: GIAMBATTISTA VALLI FW 2009 2010



Autogestito e autofinanziato. Le sue collezioni sono prodette dal gruppo Gilmar.
L'unico che in tempi di efferata crisi riesce ad incrementare il fatturato del 40% senza spendere un soldi in pubblicità.
Quando alcune donne del jet set mondiale decidono di indossare i suoi meravigliosi abiti (da Bianca Brandolino D'Adda alla de Pahlen a Delfina Delettrez Fendi)lui diventa uno degli artisti di punta del momento tanto che nostra signora delle camelie Anna Wintour lo annovera nella rosa dei 10 migliori designer del momento.
Erede effettivo dell'eleganza di Valentino e dell'allure di YSL, dello charme femminile concepito da questi grandiosi maitre, assurge al modello dell'icona femminea che atterrisce con una mantellina che scivola dalle spalle, Giambattista Valli è uno dei fari più splendenti dell'universo moda, una delle leve italiane adottate da Madame France che riscuote più successo.
Io lo adoro come adoro Messiur Valentino che da un anno a questa parte è in giro a far feste d'addio alla moda.
Very very Valentino mi verrebbe da dire, come se Valli avesse voluto gratuitamente omaggiare il grande maestro dopo "l'addio non addio" alle scene, riprendendo dall'archivio Valentino alcune idee, riproponendole appena appena contemporaneizzate nella sua ultima collezione. Le citazioni mi sembrano tante e tutte meravigliose.
Non è una delle sue collezioni migliori nonostante sia di gran spessore.
Valli punta sull'essenzialità che elimina ogni sorta di fronzoli. Essenzialità giustificata anche dall'enorme mole di lavoro già presentato nella meravigliosa pre-collezione, a Firenze, qualche mese prima.
Un bel 9 non glielo toglie nessuno!

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