lunedì 23 marzo 2009
Le pagelle: VALENTINO FALL WINTER 2009 2010
Chiuri e Piccioli, dopo i fasti raggiunti da Madame Couture Facchinetti (si vocifera ora sia in accordo con Tom Ford per aprire una linea propria), ereditano l'impero di maison Valentino.
Li abbiamo già visti nella couture-revival per la p/e 2009 dove hanno ripescato dagli archivi e riproposto, senza tanti ripensamenti, modelli storici dell'archivio Valentino... e io che pensavo che il primo passo fosse assolutamente celebrativo devo cominciare a ricredermi.
In questa loro prima collezione pret à porter nulla di innovativo, nulla di nuovo, nulla che possa ricordarci le sperimentazioni sublimi della signorina Facchinetti silurata pochi mesi prima.
E il caso Valentino diventa sempre più fitto.
Gli ospiti denigrano la sfilata additata come "per nulla interessante" e "sterile"... i buyer invece comprano, comprano e comprano... Chiuri e Piccioli invece parlano di "una femminilità senza tempo in cui si eliminano i fronzoli", e io aggiungerei anche i pizzi e i pizzini, tanto che il modello ispiratore dei due designer diviene lo spirito di casa Prada, la controversa Miuccia, la sua austerità che in questa collezione serpeggia e ammicca attraverso l'abbondanza di capi che potremmo definire abbastanza secchi.
Inoltre gli stilisti aggiungono:"Le cappe sono un tutt'uno con i tailleur e i cappotti perchè la donna di oggi non ha più il tempo di andare a cambiarsi".
Beh, speriamo che almeno un cambio di intimo sia previsto.
Che dire... per me la maison Valentino rimane "intouchable", intoccabile, però in questo caso ho alcune riserve.
Un 7 pieno perchè malgrado la collezione puzzi un pochino di naftalina rimane meravigliosa e di grande spessore.
Speriamo che l'ombra scura del grande maestro non vada ad inficiare la creatività del duo Chiuri-Piccioli per paura di venir nuovamente silurati.
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