martedì 28 aprile 2009

Le pagelle: PHILOSOPHY BY ALBERTA FERRETTI FALL WINTER 2009 2010



Come trovare un ordine nel disordine. Si incede per sovrapposizioni di superfici, per contrasti di lucentezze e materiali, per sovraesposizioni di concetti, per sottoesposizioni di banalità. Bellissima, leggera, attuale, questa sfilata è una pietruzza preziosa che brilla quasi timidamente. I colori caldi sono invischiati di tonalità metalliche, la lana rasata convive con serti di lunghissime piume, l’arancio ravviva il viola, l’argento vivifica il nero ed intorno solo trasparenza. Tutto concorre a far virare la collezione verso esperienze contemporanee ed una sensibilità che riporta alla mente l’universo poetico e avanguardistico di casa Prada. Un fiocco morbido e fluido cinge ora i fianchi, ora il collo avvinto in un dolce vita che lascia scoperta la pancia… le gambe si intravedono sotto calze-pantalone morbidissime: non tirano, non stringono e non stressano: al limite tra funzione accessoria e non. Tutto diventa libero di ondeggiare, di descrivere moti ondulatori affascinantissimi.
Una collezione con un’anima ben definita con capi che renderebbero interessante anche ad un manico di scopa! A me piace moltissimo: io do 10!

2 commenti:

  1. Adoro (in teoria) le calze pantalone, per quanto richiedano proporzioni da mannequin.
    Ciocche, velluti, lane e svolazii sono i miei sogni perferiti. Concordo in pieno!
    L'unica cosa che mi suscita qualche perplessità è il cappotto con maniche di pelliccia, se non erro.

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  2. Si, non erri rosa... io sono contro le pellicce in generale, preferisco quelle ecologiche che hanno un impatto ambientale pressocché nullo (specialmente ora che le plastiche si riciclano)... il cappotto con le maniche pelliccia spopola per l'inverno da Dolce e Gabbana a tanti altri... a me piace...

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