lunedì 29 giugno 2009

Le pagelle: CHRISTOPHER KANE SPRING SUMMER 2009



Carnevalesca, un inseguimento di simpatiche merlature rotondeggianti rivangano profili alla dinosauro Denver, attraverso materiali plastici e trasparenze segnate da bordure a contrasto si apre il sipario che da sul giurassico.
L’ironia del sapersi prendere in giro in questo caso conta più del denaro che occorre per acquistare uno di questi capi.
Il primal scream si incarna nella meraviglia di un urlo di scimmia (sottolineando l’importanza della conquista dell’igiene orale), nella stampa animalier giallo rossa, nelle creste d’iguana di un pantalone, nella trasparenza quasi brumosa di un mini drees che sembra fatto di vapore.
L’urlo giunge dalla giungla: è un grido di dolore acuto e sferzante che quasi commuove.
Il messaggio è uno ed uno solo: salviamo il mondo dal male, non lasciamolo in mano a Barbara D'Urso e al suo Pomeriggio Cinque. Fuori luogo invece le sottane profilate di pelliccia che fanno molto viados portoricano sotto il periodo di Natale.
Intensa, una toy collection simpatica, provocatoria, quasi adorabile… forse poco portabile… ma molto molto intensa… Le scarpe rasentano il banale e l’abbigliamento da alcova profilato di pelliccia toglie il respiro peggio di un calcio sulle gonadi… Mmma che dolore! Una sufficienza.

2 commenti:

  1. Mi ricordano i dischi di Mr. Garavani, anche se usati in modo diverso.
    Preferivo quelli!
    E chi copia vale "0"

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  2. I dischi esistono da una cinquantina d'anni credo... è diffcile dire chi copia chi o chi l'ha fatto per primo... quelli di Garavani comunque erano tutt'altra cosa... questi sono più simili a quelli della Sitbon per l'inverno di Chloè

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