giovedì 18 giugno 2009

Le pagelle: GIVENCHY HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2009



La sposa cadavere, nella maison diretta da Tisci, è inutile sfrattarla… non se ne va… arpionata al pavimento come Rita Dalla Chiesa a Forum, tra una bestemmia e un requiem eterna continua impettita a sfilare tempestata di bianchi candori iniziali (e iniziatici). La vedova da nera si fa bianca e un po’ come la proprietà commutativa: cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, specialmente se la vedovanza in gramaglie viene fatta sfilare alla fine come coupe de teatre!
Molto carine le prime uscite, con spalle che sviluppano le rotondità deltoidee in verticale che, in alcuni casi, vengono velate da mantelline di pizzo immacolato portato fino alla testa. Ricordi di vergini giunte all’altare con il capo nascosto e un cuore in fiamme che sembra impastare e sporcare il loro candore sacrificale, ricordi di giovani mogli il cui amore venne dissipato fugacemente in tempi di guerra con promesse cadute loro negli occhi con una fangosa lentezza..
Una collezione che abbraccia molti temi, dal bianco al nero, dal floreale all’essenziale, dal fasciante, al costruito… e per questo molto eterogenea.
Se consideriamo che alla fine si tratta anche di una couture sarebbe sbagliato darle un voto al di sopra della sufficienza. Che peccato, l’idea c’era.

1 commento:

  1. Qua invece non sono d'accordo, per me era la piu bella e ricercata, con le sue odi a Pina Bausch e a un certo crepuscolarismo FelliniViscontiano... 9 assoluto !

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