Le pagelle: MIU MIU SPRING SUMMER 2009

Il Raid non funziona…. Lo dimostra la signora Prada.
Ritrovare il vostro abito preferito, quello che avevate riposto nell’armadio la primavera precedente, così come lo propone i suoi la signora Miuccia con Miu miu per l’estate non sarebbe una bella sorpresa, tutt’altro, però andarlo a comprare in una boutique Miu miu è sfoggiarlo è un’altra cosa.
Vai a capire il cervello dell’uomo. Dopo la piaga delle locuste d’Egitto per punire il faraone, arriva quella delle tarme per far felici le donne che seguono Miuccia.
Lino slabbrato, consumato, bucato, tutto ha l’aria smunta, l’aria del vestito dimenticato nella rimessa l’anno precedente, o diverse stagioni fa, l’aria del sopravvissuto ad una catastrofe nucleare. Dio ce ne scampi! Sulla cintura, rigorosamente in stoffa, corre un sipario a nascondere le pudenda mentre gli abiti rincorrono i tempi degli encausti pompeiani e dei mosaici romani con stampe evocative di una civiltà lontana da noi centinaia di anni e contaminata dal passaggio e dalla firma rosa shocking di un graffitaro.. Molto bello l’accostamento dell’ocra col nero, l’uso dei colori in gravidanza di tinte color terra, rapprese da una corda di iuta che cinge la vita. Evocativa.
Poco, a mio avviso, funzionano le tinte rosso scintillante e gli effetti shining ai quali preferisco effetti più mat, più grezzi. Forse un po’ troppo gratuite e pesanti le stampe Pompei e alcune sgommate di nero corvino sulle stoffe che non avevano bisogno di un ulteriore logorio.
Io darei un 6 e mezzo perché, a parte tutto, la collezione dimostra uno spessore consistente… almeno quanto risulta destabilizzante.