martedì 16 giugno 2009

Le pagelle: PRADA SPRING SUMMER 2009



Miuccia Prada ribadisce nuovamente con questa nuova collezione che il suo intento è utilizzare i parametri della moda per esprimere un concetto… un po’ come un pittore fa con la sua tela e i colori, come uno scultore con i suoi scalpelli è la sua materia informe.
Questa volta non ci troviamo di fronte alle bellezze di un barocco evocativo alla Bernini, ne davanti all’esortazione profonda e intima alla quale conducono gli inganni del Canova o di Pietro da Cortona… sarebbe più appropriato parlare di un non finito neanche tanto michelangiolesco.
I vestiti dall’anima metallica conservano la memoria delle azioni (sarebbe forse più giusto che conservassero meglio la memoria del tempo) e dei movimenti cosicché il “vado a rifarmi il trucco” potrebbe facilmente tradire una seduta sulla tazza del bagno attraverso le forme improprie della vostra gonna “miricordotutto”.
Quasi perniciosi alcuni abbinamenti con toppini-reggiseno, le stampe rosse su fondo bianco sulle quali si arrampicano i segni dello zodiaco, le canotte infeltrite…. Meravigliosi invece i tailleur a tinta unita, marrone, bianco, nero, dorato, accartocciati come un foglio di appunti nel pugno di una mano e poi dispiegato, le borse di nappa, le scarpe trampolo in rettile (ahimè) con fantasmino (meraviglioso).
Quello che è bello è davvero molto bello ma quello che è brutto lo è con altrettanta forza.
Darei un 7 meno

2 commenti:

  1. seppur detesto il minimalismo in generale (ma soprattutto quello di Miuccia) questa collezzione mi ha affascinato e concordo pienamente con la tua penultima frase.

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  2. Io odio gli stropicciati... ma questa collezione mi riporta alla mente la carta accartocciata... e per questo mi ha colpito... ecco perchè preferisco le tinte unite... a differenza tua però il minimalismo mi piace molto..

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