venerdì 3 luglio 2009

Le pagelle: KENZO SPRING SUMMER 2009



La poesia di Antonio Marras continua anche da Kenzo confermando nuovamente la bravura del designer italiano che dimostra, in effetti, che il genio e la creatività, che la commistione di pensiero creativo e portabilità dei capi ripagano sempre.
Non ci discostiamo tanto dal marchio personale di Antonio… poesia in entrambi i casi, qui sapientemente miscelata a etnicismi che, pur essendo palesi, rimangono quasi trafilati… come un fusillo Barilla della linea oro trafilato al bronzo... la trafilatura c’è ma non si vede. Con Antonio Marras il marchio Kenzo si riconferma un marchio intelligente anche nell’attingere da etnie diverse da quella di appartenenza dello stilista. Meravigliosi i contrasti dei materiali: i tessuti tecnici fanno l’amore con materiali naturali come lana e cotone, partorendo effetti scenici tra il romantico e lo sperimentale, sfumati appena appena, soavemente, di esotico.
La primavera e l’estate da Kenzo sono un vero sogno, una carezza che ti cade sulla pelle, quella stilla di profumo che si insinua nel cuore e ti rimane dentro per sempre.
Certo, Antonio Marras = “Sicuramente il capo sarà pieno di tarme”: sarà per i tessuti che conservano un non so che di sgualcito, sarà per l’effetto bancarella dell’usato del rione Lavari di Santa Eufemia, versione pugliese della celeberrima Santa Fé… ma per la poesia si va anche contro gli insetti lepidotteri… al massimo ci si armerà di Super Raid.
Un otto e mezzo!

5 commenti:

  1. Bellissima.
    E poi a me l'odore di naftalina è sempre piaciuto...

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  2. la collezione è meravigliosa... la naftalina ;-/

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  3. ...che dire?
    ANTONIO MARRAS...SONO INNAMORATO DELLA SUA ARTE DAL PRIMO MOMENTO IN CUI HO VISTO UN SUO CAPO..
    e pure di lui :P


    bella bella bella

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