sabato 11 luglio 2009

Le pagelle: MAISON MARTIN MARGIELA HAUTE COUTURE FALL WINTER 2009 2010



Il quotidiano è couture da Margiela quando una tenda di campagna diventa una giacca a cui appendersi, quando le matasse di cotone colorato trovate nella cassetta degli spilli della nonna si aggrovigliano per diventare una deliziosa giacca di frange.
La creatività di questa maison non ha limiti... spiazzante quanto un elefante con le ali o Anna Wintour vestita Monella Vagabonda l'universo di Margiela sortisce creazioni che, come sempre, diluite nel tempo attecchiscono nel quotidiano.
Dal quotidiano al quotidiano quindi... troveremo la commessa della Coop che si infila il suo bolerino fatto di ventagli, la farmacista con la gonna di cannucce...
Una collezione che vive dell'idea che la partorisce e in essa si conclude senza la pretesa di essere null'altro se non essa stessa, un'idea appunto, una proposta.
Che meraviglia, una delle collezioni più pure e incontaminate del mondo e per questo indiscutibilmente bella.
Maison Martin Margiela prima di essere un'azienda militante nel mondo della moda è un'officina stabile di innovazione, concreta, capace di creare sempre nuovi alfabeti per nuovi linguaggi e, davanti a tutto questo, di fronte all'idea pura, incondizionata, assoluta, spuria, io non mi permetto di dare valutazioni. Che meraviglia.

13 commenti:

  1. Sai che per me, parlando di moda, "l'idea" non basta. Mi interessa la concretizzazione.
    Se una va in giro nuda, ma in testa ha l'idea di indossare un Valentino vintage, l'arrestano, non le fanno i complimenti!
    Detto questo però, se consideri queste proposte delle meraviglie, perchè non gli dai 10?

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  2. Vabè.. allora diciamo che il porsi dei limiti non è mai tanto positivo. La moda nasce dall'idea infatti esistono marchi diversi che propongono idee diverse... M.M.M. è un'officina di idee. questa couture non propone degli abiti ma delle idee che, come ho detto prima, forse il tempo non permette ancora di farci indossare. Un pò come Rei Kawakubo... leggevo proprio ieri su Vogue Italia di quanto lei proponga delle idee che, di primo acchito, sembrano assurde e inattualbili e col passare del tempo attecchiscono e diventano iconiche... Rei Kawakubo e M.m.m sono un faro che illumina in questo senso... nota bene.. guardati qualche vecchia sfilata di Margiela e confrontala con quelle attuali di altri marchi: capirai quanto da M. siano avanti, quanto alcune cose in questa maison sono state esplorate prima degli altri. Una couture come questa non è fatta per essere indossata... o almeno nulla toglie che non lo si possa fare... una personalità con il giusto brio potrebbe... ma di fatto le sue proposte sono pure, semplici e avanguardistiche....

    Il tuo modo di concepire una moda che va in un sol senso io lo trovo limitativo e ogni limite, per me, è deleterio.

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  3. Lo ammiro. Ma davvero. Ha fatto tanto, tanto, tanto. E la sua ultima collezione couture mi andave benissimo... ma questa ne è solo un timido proseguio !!

    Trovo quasi piu radicali le sue RTW... comunque è sempre grande.

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  4. Anch'io preferisco M. nel RTW... qui però il concetto è puro, una semplice proposta scevra da dettami imposti dalla necessità di vendita dei capi.

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  5. Io invece penso che sia più deleterio apprezzare tutto o quasi!
    Guarda il tuo pensiero su Valentino: adoravi il sig. Garavani, hai amato la Facchinetti e ti piace il duo attuale qualsiasi cosa faccia. E la cosa incredibile è che hanno fatto cose diverse, per non parlare degli attuali che vanno dove li porta il cuore...
    Sicuramente mi dirai che hai la mente aperta e una sensibilità smisurata per apprezzare cose diverse e che io sono ottuso. Certamente sarà così, ma apprezzo di più chi ha un pensiero ben definito se pur pronto continuamente a confrontarsi e a cambiare idea.
    Ti ricordo quando scrivevi che la moda è comunque arte o che tutte le provocazioni sono interessanti. Non è così e ne abbiamo già parlato.
    Probabilmente Margiela è un luminare, ma io preferisco chi ha la grandezza di trasformare immediatamente e prima di altri, le proprie idee in proposte concrete. Ti cito Prada e la sua bellissima e continua ricerca.

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  6. Uh.. Prada... è facile citare Prada Ale... siamo come le pecore... Prada è grande, l'abbiamo capito... ma c'è anche dell'altro. Certo, ritengo il tuo pensiero limitato (non nel senso stretto del ermine ovviamente)... limitato ad un perimetro di "pensiero definito"... Con questo tipo di limitazioni saremmo ancora al all'accademia degli Incamminati... A me piace Valentino... mi è piaciuta la Facchinetti e mi è piaciuto il duo... anche tu convieni con la bravura di Alessandra... anche tu hai detto che la prima couture e il primo pret del duo fossero delle copie del Garavani pensiero... perchè non dovrebbero piacermi allora? Per quanto riguarda questa couture è totalmente diversa pur riprendendo alcuni elementi dell'archivio Garvani che ho potuto contrapporre proprio ieri... bella... un linguaggio diverso... perchè non dovrebbe piacermi? Vedi che ti poni troppi limiti? La moda è arte, certo... l'abbigliamento no... per moda non intendo sicuramente una gonna e una camicia... forse è il tuo modo di concepire quest'universo ma non il mio... io per moda intendo l'idea che c'è dietro perchè, sinceramente, non mi va di parlare di camicie e scarpe... sarebbe veramente frivolo... Valentino, Van Noten, Ysl sono stati e sono grandi proprio per l'idea e per il concetto che hanno portato avanti, non per le sciarpe che hanno disegnato... per l'idea che si riversa nelle forme disegnate. Valentino è stato un grande proprio per averci regalato una donna dall'allure aristocratico, una di quelle donne che è impossibile che passi inosservata... un'eleganza tonda, assoluta, imperitura... Ysl è famoso per il suo cibarsi continuamente di arte, per il suo accorparla alla moda.
    L'idea di margiela, quella che tu critichi è di un contemporaneo e di una purezza assurdi... il suo discroso è molto simile a quello di Vanessa Beecroft... che sicuramente non amerai..non lo so... il tuo modo di vedere queste dimensioni non mi piace e lo sento lontano anni luce da tutto quello che sta succedendo. per vestirsi c'è anche La sisley, per sognare ed entrare nell'arte vestendosi c'è bisogno di un gran nome.

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  7. Apprezzare tutto? Che significa poi? Non c'è qualunquismo peggiore di accusare uno di essere qualunquista.

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  8. Concludo, visto che hai citato Prada...A me basta come prova di quello che sento e che avverto che molti stilisti importanti, da Van Noten a Miuccia a Raf Simons... guardino a Margiela come un faro indiscutibile di creatività e genio. Punto. E sono contento di essermi accorto, come loro, di questa grande maison. Se gli altri non ci vedono nulla... beh... problemi loro... non sanno cosa si perdono. Se citi Prada come tuo punto di riferimento sappi che uno dei suoi è appunto Margiela... e così ti ho risposto... poi fai un pò tu!

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  9. Significa che uno che ha amato profondamente il lavoro di Valentino Garavani, quando il duo chiamato a sostituirlo, crea delle brutte copie d'archivio o vuol fare una rivoluzione senza conoscerne la direzione precisa, dovrebbe inorridire!
    Io a differenza tua considero il lavoro di Chiuri e Piccioli di bassissimo livello, ho sempre sentito le opere di Garavani lontane dal mio gusto, pur riconoscendone la grandezza stilistica e ho ammirato in maniera assoluta le collezioni della Facchinetti.
    Se ti accontenti anche delle copie, ti piaceranno anche le borse Prada, Gucci e Vuitton che si vendono in spiaggia...alcune sono fatte benissimo, proprio come le proposte della prima couture by CeP per Valentino!

    La distinzione fra moda e abbigliamento non è così netta come pensi. Si ritorna al concetto dell'arte che non ha un perimetro stabilito. Se tutta la moda è arte, fra quanto vedremo le creazioni diamonds di Valeria Marini esposte in qualche museo?
    Non essere snob nel dire che non ti piace parlare di camicie e gonne... di questo stiamo parlando. Capisco e condivido la dietrologia della moda a cui accenni, ma la traduzione è data poi da camicie e gonne da vendere!
    Quando fai i tuoi post di cosa parli?

    I grandi che citi ci hanno donato opere importanti che rimarranno nella storia. Esempi perfetti di chi ha avuto una visione precisa del proprio tempo, del futuro e ha saputo concretizzarla.

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  10. Ho visto ora l'altra risposta.
    Quando dai queste sentenze mi sembra che vuoi avere ragione ad ogni costo!
    Forse Miuccia apprezzerà il lavoro di Margiela, ma che sia un suo punto di riferimento.....boh. Mi sembrano frasi scritte così...tanto per...

    Forse non sono stato chiaro. Anch'io seguo con attenzione il lavoro di Margiela. Lo considero più un'artista che uno stilista. La riprova ne è che nei negozi, se anche lui vuol campare, manda cose molto diverse dalle sue provocazioni. Ti faccio ridere: io ho un suo maglioncino grigio scollo a v che potrebbe tranquillamemnte essere del mercato, se non fosse per la 4 cuciture sul dietro...

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  11. Pensavo...dopo tanti discorsi, se siamo in un blog di moda e te non hai dato un voto, come in genere fai, a questa couture di Margiela, probabilmente ponsi come me, che siamo di fronte a delle proposte di un'artista, più che di uno stilista. Di moda.

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  12. "Quando dai queste sentenze mi sembra che vuoi avere ragione ad ogni costo!"... scendiamo sul personale... bene...
    Quando dico che margiela è un faro per gli stilisti di cui sopra non lo dico tanto per... lo faccio con cognizione di causa... Raf Simons lo ha detto in un' intervista sull'inserto mensile di qualche mese fa, forse due, del sole24... Miuccia lo dice in un back in time di WF...

    "Se tutta la moda è arte..." chi lo ha detto?... Io ho scritto "La moda è arte, certo... l'abbigliamento no"... e gucci per me è abbigliamento, come abbigliamento è gran parte degli autfit di Armani, come lo sono stati tantissimioutfit di Valentino... il confine è labile... ognuno ha il suo metro che identifica l'uno e l'altro... inutile discutere dove si pone la linea di demarcazione.


    Parli della couture di Valentino by CP, la prima, definendola un insieme di copie.... beh... allora diciamo che sono delle bellissime copie... una copia di acquaforte di Goya vale quanto una casa a Torre Mozza... Valentino davanti a quella couture si è messo a piangere... io l'ho definita deliziosa nella maggior parte dei pezzi... certo, in quest'ultimo lavoro, concordo con cool e chic... manca l'allure della prima e del lavoro di Garavani... ma c'è dell'altro... gli accessori sono fenomenali, molti di quei pezzi li trovo sensazionali, raffinati, dolci... al di la che siano griffati Valentino.. fossero griffati Pipsi e company avrei detto la stessa cosa...Chi lo dice che il duo non ha una direzione precisa? Tu? Perchè se lo dici tu non so quanto possa valere visto che questa è il loro primo lavoro effettivo. Una couture come la prima era doverosa.

    Non parlo di camicie e gonne ma di comunicazione, di come in questo mondo si comunichi... poi che l'alfabeto siano le sete, i tagli e tutto il resto è un altro paio di maniche... il mio modo di scrivere infatti è totalmente ironico, giocoso, anche perchè per parlare seriamente di tutto questo ci vuole competenza e io non saprei distinguere un'organza fustellata da uno scampolo di mussola. E ad avallare tutto questo c'è anche il fatto che non mi interessa solo questa dimensione, da esteta quale sono purtroppo il mio interesse va dalla fotografia alla pittura, alle installazioni, al teatro, all'arredamento...

    Aggiungo, non ho dato un voto perchè le sue sono proposte, i capi non arrivano in negozio, il RTW si... la couture è un insieme spunti, è un ponte di comunicazione che cerca di creare nuovi linguaggi (riuscendoci)... e non è la prima volta che non do un voto

    Poi del tuo meglioncino non ne voglio neanche parlare.. tu hai un Margiela e io oggi ho comprato un banalissimo Calvin Klein.... ce li scambiamo? Anche se io non vesto la tua xxl... a me basta una m ;-) (ahahahah)

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  13. Che confusione, sarà perchè ti amo....
    Cantavano, a ragion veduta, i ricchi e poveri.

    Ok così!

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