domenica 19 luglio 2009

Le pagelle: NINA RICCI SPRING SUMMER 2009



Lo strasciso, feticcio di Olivier Theiskens, viene proposto nuovamente in questa collezione estiva, caricata di una grandi sfumature gotico-romantiche, un'ancella del diavolo in fase di innamoramento adolescenziale. I vestiti salgono al di sopra del ginocchio mentre posteriormente si liberano del rigore in un'iperbole da trascinare, abbastanza posticcia, che in tutta la collezione viene continuamente riproposta: foderata, decorata di pizzi, essenziale, leggera, pesante... ce n'è per tutti i gusti. Le trasparenze scoprono completi intimi neri, posti come contrasto, le stampe delle giacche invece, attraverso scambi cromatici vicendevoli, si continuano nei reverse delle tasche a branchia dei pantaloni.
L'uso dello strascico, ridondante, alla fine diventa quasi una pornografia, l'esasperazione di un elemento compositivo portato all'ennesima potenza... nell'insieme è peggio di Rita dalla Chiesa in topless (che non abbiamo mai visto ma possiamo immaginare!). Brrrr: zero!

4 commenti:

  1. mi sa che non l'ha capita neanche chi l'ha disegnata Elia ;-)

    RispondiElimina
  2. NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!!!!!!
    Questo per me era un 9... la collezione che mi ha ispirata di piu per questa stagione... la Ballerina-Cinderella, con le sue ghette cenere, prima nelli 'stracci' di casa ( meravigliose trasparenze, colori stupendi ), diventando prima una ballerina in sala d'esercizio ( dai, almeno quei pantaloncini di satin, deliziosi ! ) poi la vera principessa...
    Questa collezione mi ha dato ( la crisi per il momento l'ha messo in sospeso ) anche un posto da giornalista su uno dei giornali piu importanti al mondo... percio sono anche pienissima di riconoscenza ! Ce l'ho scritto solo in tedesco purtroppo ma parla del color carne come negativo del blu 'classico-disney' di Cenerentola, parla delle spalle elegantissime, dell'idea di danza che domina la collezione, di colori e forme atipici che ne fanno una Cenerentola bohémienne, parandosi di giallini e bluetti, come in una parodia o sublimazione del kitsch-all'acqua di rose Disney ( o Annie Leibovitz ). Niente scarpe di cristallo : la Cenerentola di Theyskens, fra allure regale e low profile, vive nella complessità di un corpo rivisitato.

    Insomma, di certo non intendo convincerti, ci mancherebbe ( de gustibus ), ma zero proprio.... già solo per la citazione, per la ' visione ' merita un minimo di considerazione !
    Scusa se mi sono dilungata oltremodo !

    RispondiElimina
  3. Povero Theyskens!E povera dalla Chiesa:)..solidarizzo con lei..ma soprattutto con il mio beneamato Teyskens,che anche quando firma collezioni bruttine(nemmeno a me piace) fa intravedere la sua genialità..deve solo incanalarla meglio!peccato sia statomandato via..Delia

    RispondiElimina