In pieno stile Albino questa collezione ci catapulta all'Africa degli anni 20, ai tempi in cui i leoni convivevano felici con gli agnelli, i cani amavano i gatti e i presidenti del consiglio copulavano liberamente con le escort... quelli si che erano tempi d'oro e Albino ne è cosciente.
Una collezione quasi autunnale che utilizza una palette di colori che occupa uno spettro che va dal prugna al grigio al kaki e che indora la decostruzione dei trench e delle giacche, gli arricciamenti e i volumi ariosi dei capi.
Un guardaroba post coloniale molto elastico che sembra disegnato per settembre, con i colori delle stagioni di passaggio, rigido nel suo stile senza tempo costruito con vaghi accenti di decò.
Un linguaggio raffinato, farina di semola risetacciata contro il grano duro proposto dai colleghi in questo fashionweek milanese.
Ogni donna deve avere un Albino nel suo armadio, l'importante è che abbia superato la maggiore età!
Un 8 mi sembra doveroso.
Uh, io non ho ancora il mio Albino nel mio armadio! Bella questa collezione.
RispondiEliminaInvece questi colori fanno sembrare malate le bionde. Vabbé che le modelle sembrano sempre malate. Ma mia sorella che è di tipo nordico si rifiuta assolutamenete di portare questo colore.
Vero, non avevo mai notato questa cosa... ma ora che lo hai sottolineato forse... non lo so... di sicuro sta meglio alle castane.
RispondiEliminaAlbino è un gran designer... non tanto conosciuto purtroppo... in Italia, si sa, si da più spazio a designer tipo Dolce & Gabbana che ti realizzano una collezione come quest'ultima, la più brutta di tutti i fashionweek trascorsi...
Non mi piace il beige e ho difficoltà con l'overbouffant, pero qui dietro c'è una gran bella mano... complimenti per lo sforzo !
RispondiEliminaSinceramente non trovo nulla da ridire a questa collezione.
RispondiEliminaBellissima.
Punto.