Le pagelle: ZAC POSEN SPRING SUMMER 2010

Chi più ne ha più ne metta... e in questa sfilata c'è veramente di tutto.
Una garbage collection fatta di sfumature pop scontate quanto un Chanel Haute Couture a 0,99 centesimi. C'è l'atmosfera lunare degli anni 70, tutto l'amarcord dell'insano kitsch anni 80, i costumi di Mork, quelli di Arancia Meccanica, Mary Poppins, Janet Jackson nei panni del mitico ET nell'omonimo film di Spielberg e il guardaroba segreto di Rita Pavone. Si attinge alla sottocultura pop in maniera confusa, alla tappezzeria anni 70, a caso, girando una ruota mentre il pubblico acclama: "Cento.. cento... cento...".
Il nostro caro Zac Posen non combina qualcosa di buono da quando salvò quelle migliaia di persone dal sisma di Mianzhu preconizzandone l'arrivo.... o si trattava di un panda? Fatto sta che i tempi d'oro sembrano archiviati e riposti in un cassetto nascosto e la crisi è più che altro un vuoto di buone idee da sviluppare.
Come disse Silvia Venturini Fendi in un'intervista a Tv Moda: "Bisogna pur inventarsi qualcosa di nuovo... altrimenti perchè far scomodare migliaia di persone da tutto il mondo, da buyers, giornalisti, fotografici etc per una sfilata?".
Non possiamo mica ritrovarci ancora una volta a pettinare le bambole in attesa che i miracolo avvenga!?! Allo sportello "Miracoli" c'è una fila interminabile e Sandra Milo è in lista d'attesa da un bel pò di anni: meglio liquidare il tutto con un 2!