domenica 4 ottobre 2009

Le pagelle: DRIES VAN NOTEN SPRING SUMMER 2010


Un sanissimo etno-chic, si gioca con la psichedelia della stampa colorata, broccata, damascata, con i quadri, le righe, i fiori creando un'armonia proprio attraverso l'accostamento antitetico dei pattern.
L'anima di questa collezione è giocosa ed elegante, perfettamente elegante in ogni minimo accostamento, in ogni scelta gettata sulla passerella, anche per gioco, come nel caso delle giacche con una sola manica da indossare magari sopra cocktail dress alla Lanvin con voluta o arricciamento laterale, o più semplicemente abbinata ad una semplice camicia (e in questo caso attente all'ascella pezzata, detta anche ascella De Filippi, che rimane così fatalmente scoperta), ad un paio di pantaloni a vita alta tagliati alla maschile, o alle gonne-foulard, raccolte, arricciate in uno strascico voluminoso, copioso.
Una collezione molto sofisticata e preziosa, sia per i tessuti importanti come le sete, lucide, brillanti, per le decorazioni fiorite sui capi con germogli di micro-paillettes, sia per l'intento di creare una donna intelligente, stimolante, forte, l'anti Molinari per eccellenza. La poetica di Van Noten si dipana così in 54 outfit saturi di personalità costruendo il manifesto di una collezione che merita sicuramente non meno di 8 (nel mio cuore anche un mezzo punto in più).

5 commenti:

  1. Ma come mi piace!
    I motivi, l'accostamento dei colori, lo scintillio dei tessuti.

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  2. Bella collezione. Come dici tu PERFETTAMENTE ELEGANTE IN OGNI MINIMO ACCOSTAMENTO. La giacca a metà mi sembra nuova. Vittorio.

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  3. Ho un problema di gusto con l'etno-chic ( stile Etro, per dire ) perciò mi piacciono molto solo i looks contrastanti, quello con la giacca argentata che porta Hanne-Gaby per dire, o gli inserti piu intriganti... comunque un bello sforzo, anche se per me piu sul 7 che sull'8, ma riconosco un grande spessore sartoriale !

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  4. Capisco, ma non è la stessa dimensione che presenta Etro.. Van Noten rimane sempre molto elegante e sartoriale, in Etro questa dimensione manca e quando c'è non è la stessa cosa. Etrò inserisce quella stampa perchè è Etro, perchè non può farne a meno, in Van Noten la stampa non è celebrativa, iconica, ma funzionale, crea contrasti, è linguaggio... non so se mi spiego... ma se non ti piace non cambia nulla ne se è linguaggio ne se è marchio di fabbrica.

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  5. Troppo etnico, tranne pochissime cose, non mi piace per niente.

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