mercoledì 21 ottobre 2009

Le pagelle: GUCCI SPRING SUMMER 2010


Una fitness sport collection quella che Frida Giannini disegna per Gucci.
La sua Fitness woman è imbragata nei volumi stretch-fascianti dei capi stampati con pattern elettronici che ricordano i videogame anni 80 e percorsi sia da elastici da zaino Invicta (ricordate? Quello di "toda la libertà") sia da ragnatele metalliche che come cyber-tarantole occupano il corpo laddove viene lasciato nudo da un oblò.
La cintura stringe la vita con un maxi morsetto castigatorio, il tessuto diventa la classica rete degli indumenti della palestra.
Meraviglioso il primo outfit, bianco, che sembra citare alcune sovrapposizioni già viste da Givenchy mentra altri abiti ricordano vagamente l'arroganza sensuale e accattivante del bel Tom Ford. In un periodo in cui sul mercato la maison registra un calo di vendite pari al -7% (nel terzo trimenstre del 2009) Frida cerca di offrire qualcosa in più al consumatore abituale inserendo dei dettagli couture nel guardaroba per il 2010.
La strategia crea delle soluzioni interessanti: i gioielli, le paillettes, gli swarovski vengono sostituiti da elementi più freddi come placche, tag, fili, baguette ricamate che ricordano le strutture molecolari che si disegnano in laboratorio.
Un laboratorio infatti è quello che disegna questa donna meccanica e la unge di colori che vanno dall'arancio al blu, dal bianco al nero passando per i mezzitoni del grigio/celeste.
Una donna che non deve chiedere mai, neanche qual è la strada giusta per andare in stazione o qual è il prosciutto in offerta pubblicizzato sul volantino. Mai. Meglio morire!
Alla fine la collezione è meglio del solito... le forme sono sempre le stesse ma alcuni dettagli mi portano a darle un 7.

5 commenti:

  1. IO DIREI UN 7 SULLA FIDUCIA...diciamo per i passi avanti fatti... anche se 7 effettivamente...stiamo sempre parlando di Frida Giannini...quindi un 6e mezzo va piu che bene....scarpe e occhiali da 9

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  2. amo sempre di più la regina del commerciale <3
    e tu Dudù lo sai ;)

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  3. @Sissi: Adorabile... "stiamo parlando di Frida Giannini quindi un 6emezzo va più che bene".. fantastica ed esilarante!

    @ELia: Certo che lo so, certo. A me Gucci in genere non piace ma questa collezione non è male.

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  4. Per me non merita nemmeno la sufficienza. L'unico suo pregio, come tu spieghi nella pagella, è quello di aver sostituito "paillettes e swarovski con elementi più freddi come tag, placche, fili, baguette". Il fatto che Frida Giannini abbia fatto tutto questo per il 2010 non è una credenziale, semmai è una nota di demerito che dovrebbe far capire quanto il marchio Gucci sia indietro rispetto ad altri marchi molto più all'avanguardia.

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  5. @Anonimo: non penso che il punto focale di una collezione sia l'aver "fatto prima di altri"... perchè se così fosse di sufficienze ce ne sarebbero ben poche... il problema è creare un linguaggio nuovo anche utilizzando l'alfabeto di sempre. Ora questa collezione di Gucci a mio avviso è un passo avanti in quanto non c'è più il revival degli anni che furono, il rock, il punk, il glam anni 80, gli anni 70... queste indagini ampiamente "studiate" da Frida Giannini nelle scorse collezioni, fino all'esaurimento nervoso, in questo caso vengono meno. Per me è un gran bel passo avanti visto quello a cui ci aveva abituati da qualche anno a questa parte la signora Giannini. Poi il gusto personale è proprio e non può essere messo in discussione. Non si tratta di fare avanguardia ma di costruire un'immagine che non sia banale e scontata come sempre ma un attimino più ricercata, un attimino più singolare. I marchi che fanno "avanguardia" sono altri, non certamente Gucci con Frida Giannini che penso che a tutto punti fuorchè ad essere "nuova".

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