sabato 7 novembre 2009

Le pagelle: GIANFRANCO FERRE' SPRING SUMMER 2010


Dopo gli ipercostruttivismi delle precedenti collezioni Aquilano e Rimondi per Ferré hanno pensato di accettare il compromesso della vendibilità deliziando con capi molto più portabili (e quindi vendibili) ma ugualmente ricercatissimi.
Una collezione naturale, nelle forme che non hanno forzature e nei colori, nelle nuance delicate, terrene. La vita è oro, i sogni belli sono d'oro, ogni momento è oro, anche il buon mattino ha l'oro in bocca... Oro è la collezione SS 2010 di Ferré, sia nelle decorazioni applicate di foglia oro su metri di chiffon color terra dorata sia negli accessori come le scarpe dal tacco ingranaggio sempre dorato.
Trasparenza, materiali tra il traslucido e il satinato, cinture gioiello, pochette metalliche rigidissime rendono l'outfit prezioso. Molto interessanti i cocktail dress tagliati al ginocchio o il total black che riporta alla mente alcuni assi nella manica di Riccardo Tisci. Un'eleganza firmata a quattro mani con Damiani per rendere questa classicità preziosa e senza tempo.
Purtroppo, e questo è un mio parere, la collezione soffre della mancanza di elementi forti, dinamici, decisi, manca di quegli elementi che possano portarla due passi più in la di una semplice stagione. Sicuramente non è una collezione che ricorderemo più delle altre e per questo credo che un più che sufficiente sia il voto più giusto: un 7.
L'abito di riferimento di Moda in Segni: quello sfumato, il secondo da sinistra. Fantastico!

12 commenti:

  1. A me la collezione piace, sarei stato più buono...

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  2. Ma... non manca di qualcosa secondo te? Di qualcosa che le dia corpo?

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  3. Si! Un po' di carne sulle modelle.
    A me non sono piaciute tanto le scarpe...

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  4. 8 a quel furbacchione di Decarnin(tripudio di rozzi e VOLGARISSIMI DEJA VU) 7 a ferrè?
    NO NO, ASSOLUTAMENTE NO.
    DUDU SEI BOCCIATO :)

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  5. @Ale: Le scarpe? per me le sbagliano sempre... mi sembrano di quelle che si trovano al mercatino dell'usato.

    @Marco: Decarnin nel suo genere è fantastico... realizza dei capi iconici che vanno oltre una sola stagione. Fare un paragone con Ferré è assurdo in quanto sono due cose totalmente diverse... due mondi completamente differenti che non possono essere assolutamente paragonati.
    Rozzi e volgarissimi deja vu non direi... tutto il mondo della moda è un deja vu e quello che ti sembra originale è sempre già stato ampiamente indagato da altri molto prima... e gli archivi storici delle maison storiche lo testimoniano.
    Ogni pezzo che Decarnin ha disegnato fino ad ora ha un'anima decisa e definita come quella che conservano pochissimi capi in circolazione. Poi l'outfit va sempre smembrato e riposizionato nel guardaroba a seconda delle proprie esigenze.
    Questo per me è un gran bell'esempio di come un capo possa essere reinventato:

    http://www.styleforstyle.it/moda/sienna-miller-in-balmain-pe-2010/2795/

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  6. Alla collezione mancava sicuramente quel plus che le desse la spinta finale per ottenere un bell'8.
    Un 7 è di rigore, non fosse altro che per la difficoltà di prendere in mano un brand iconico come Gianfranco Ferrè, così rappresentato dallo stilista.. che ahimè, non è più al servizio di Madame Moda.

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  7. Ah, dimenticavo.. l'abito di riferimento di Moda in Segni è adorabile.. si può aggiungere nel guardaroba?!? ;)

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  8. Ok... non appena troverò una bella foto dettagliata sarà sicuramente nel nostro guardaroba... mi raccomando però, comincia a mettere qualcosa da parte.

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  9. mha per me a questa collezione manca qualcosa... cmq 7--

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  10. Ecco... meno male che ci sei tu a sostenere le mie tesi... se non ci fossi Elia bisognerebbe inventarti

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  11. Io avrei dato un mezzo punto in meno perchè non ho trovato nulla di interessante.

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  12. Concordo perfettamente, e purtroppo... perché un 7 per Aquilano&Rimondi equivale a uno 0 per gli altri.... vabbé, incrociamo le dita per il futuro !

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