Back to back mi verrebbe da dire, un ritorno al gioco, a quella dimensione che Gianni Versace, in questa maison, aveva fatto sua e aveva portato avanti con il plauso di mezza umanità.
Donatella Versace cuce attorno alla sua Barbie abiti pop, arroganti, short dress contenitivi, quasi ortopedici. Un inno alla plastica (quel poco che ne è rimasta considerando gli escursus estetici di Donatella), una seconda pelle da indossare: stampata, borchiata, filata, interessante negli effetti ottici dei grafismi.
La donna ha bisogno di freschezza in questo periodo di crisi e Donatella, cogliendo la palla al balzo (si, neanche un miracolo da Medjugorie) alza le gonne delle sue cherry dolls e conduce gli spacchi a visitare la santa patonza come un pellegrino febbricitante farebbe con Santa Sofia a Costantinopoli.
Le scarpe sono truzze e pericolose al punto giusto, 18 cm di pazzia che avrebbero bisogno di un porto d'armi.. un divertimento che continua anche negli accessori, nelle borse, che riprendono i nomi dei brani più famosi di Jackson con la speranza di diventare, anch'esse, delle rispettabili icone.
Inutile parlare degli ultimi abiti cuciti con km di chiffon impalpabile e abbinati a corpetti strutturati come antiche armature crisoelefantine, da caccia, indossate dalle dee più in voga nel periodo della Grecia antica.
Meglio del solito: meno glam, più gioco. L'abito diventa un toy da esibire per divertirsi.
Un 7!
Donatella Versace cuce attorno alla sua Barbie abiti pop, arroganti, short dress contenitivi, quasi ortopedici. Un inno alla plastica (quel poco che ne è rimasta considerando gli escursus estetici di Donatella), una seconda pelle da indossare: stampata, borchiata, filata, interessante negli effetti ottici dei grafismi.
La donna ha bisogno di freschezza in questo periodo di crisi e Donatella, cogliendo la palla al balzo (si, neanche un miracolo da Medjugorie) alza le gonne delle sue cherry dolls e conduce gli spacchi a visitare la santa patonza come un pellegrino febbricitante farebbe con Santa Sofia a Costantinopoli.
Le scarpe sono truzze e pericolose al punto giusto, 18 cm di pazzia che avrebbero bisogno di un porto d'armi.. un divertimento che continua anche negli accessori, nelle borse, che riprendono i nomi dei brani più famosi di Jackson con la speranza di diventare, anch'esse, delle rispettabili icone.
Inutile parlare degli ultimi abiti cuciti con km di chiffon impalpabile e abbinati a corpetti strutturati come antiche armature crisoelefantine, da caccia, indossate dalle dee più in voga nel periodo della Grecia antica.
Meglio del solito: meno glam, più gioco. L'abito diventa un toy da esibire per divertirsi.
Un 7!
Mah. io lo trovo anche peggio del solito, tacky, mal realizzato, senza coerenza...
RispondiEliminab-o-h.
Capisco quello che vuoi dire...
RispondiEliminaMi spiego.
La collezione non è granchè ma la preferisco alle abitudini di casa Versace, quella dei metri di chiffon, della barbie fiori di pesco, della donna bambola.
Anche qui tutto questo non manca ma ci si riappropria di una dimensione, anche se solo attraverso una scialbatura, che mi ha ricordato Gianni. Calcola che io ho trovato deliziosa la SS 09... questa invece è totalmente diversa, in maniera assoluta non è bella ma se si considera che è una collezione Versace io la trovo carina. Un voto più preciso sarebbe stato un 6 e mezzo ma a volte, con piacere, mi faccio prendere la mano.
Questa collezione è molto caratterizzata e diversa dalle ultime sfilate di Donatella Versace.
RispondiEliminaI riferimenti al Dna di Gianni ci sono, sono evidenti ma molto lontani dall'originalità di quel periodo. Un sei e mezzo sarebbe stato perfetto.
Vittorio.
Io la trovo carina,mi piacciono i colori e senza dubbio e' piu' vicina alla visione di Gianni Versace.
RispondiEliminaE' femmina.Piu' ricercata del solito.
Se la paragono con l'invernale,che purtroppo ho avuto modo di vedere da vicino, dei tessuti orribilmente cheap dove addirittura vi erano delle imperfezioni nelle cuciture, oltre a non essere omogenea.
In questa stagione parecchi "grandi" hanno toppato in pieno o perche' fermi o perche' andati troppo oltre il limite del buon gusto, Versace tutto sommato ha proposto un po' piu'd' innovazione ed un ritorno alla tradizione.
@Fred: ecco... è proprio quello che hai visto tu che mi ha portato a darle un 7. La collezione per l'inverno era banale, anch'io ho avuto modo di vederla da vicino...
RispondiEliminaD'altronde, come ho avuto modo di dire spesso, la SS 2010, per me, è una stagione di passaggio, dopo il ritorno degli anni 80 della FW 09/10 si sentiva la necessità di una cesura.
E, tenendo presente questa pausa, questa terra di mezzo, Donatella ha fatto qualcosa di diverso pur rifacendosi agli archivi. Penso sia da apprezzare.
@Vittorio: Un mezzo punto in più, un mezzo punto in meno, Vittò, che differenza fa! ;-)... Comunque, si, il problema non è la valutazione che non è incontrovertibile ma la collezione... più o meno la pensiamo allo stesso modo!
RispondiEliminaio trovo troppo poco pure 7.
RispondiEliminaIn una discutibile Milano Versace ha dimostrato di crerae un grande show con un prodotto che richiama alla perfezione il dna della maison traducendo tutto con un linguaggio contemporaneo. Forme, dettagli (stampe, metallo, forme delle borse, borchie (strategiche in molte uscite come struttura del vestito con la pelle), pelle, seta...) presenti e rinnovati per non cadere nel puro '80. Molto piacevole. Vedo in molte uscite i nuovi vintage.
ps: non ho trovato ""fatta male"" questa collezione invernale. Colori già visti con l'inverno 06_07 e troppe "tende" ma ci sono molte cose interessanti soprattutto la sera e il metallo unito agli abiti più semplici.
@Anonimo: Io le borse non le digerisco... specialmente quelle a secchiello... per me sono decisamente out ma ovviamente si tratta di gusto personale.
RispondiEliminaLa collezione per l'inverno io l'ho trovata troppo banale nel senso che non regala nulla di nuovo, sembrava un florilegio composto con pezzi di collezioni vecchie, presi un pò da qua e un po da la. I capospalla ad esempio, da vicino, non mi hanno convinto... bello però l'accostamento con il metallo.
Massì dai!!!7 è perfetto!
RispondiEliminaDONATELLA PUò!!!! :D
solo lei sa fare la sexy bitch!
(però qualcuno riferisca a Dona di smetterla con quelle borse porta fiori)
trovo che questa collezione,a prescindere dal gusto personale,sia una delle collezioni più innovative di Milano.
RispondiEliminaIn una S/S dove pochi hanno osato tirare fuori novità vere,la maison Versace ha saputo farci aprire gli occhi stupendoci con una sferzata di colori,lavorazioni,styling e dettagli che sicuramente lasceranno il segno.
é l'unica sfilata che ha rivoluzionato davvero il passato,dopo stagioni ( a mio parere davvero belle) di abiti e capispalla più chic e portabili da donna matura.
poi il risultato finale è forse un pò eccessivo e a tratti di dubbio gusto,ma forse per fronteggiare la crisi economica e di idee la rivoluzione del passato può essere un buon punto di partenza.....
voto 8
@Davide: ciao Davide,
RispondiEliminaio non la trovo nuova... nel senso che di lavorazioni simili a quelle presentate per la SS 2010 ce ne sono state a bizzeffe anche in maison Versace stessa.
E' bello il fatto che ci sia stato un back to back e che abbia in qualche modo, almeno per una collezione ancora, rotto con le precedenti collezioni un pò troppo donna chic...