martedì 22 dicembre 2009
Le pagelle: ELIE SAAB SPRING SUMMER 2010
Non è una collezione firmata da Riccardo Tisci per Givenchy ma potrebbe tranquillamente esserlo. Elie Saab sembra riprendere alcuni mood dalla maison Givenchy e riproporli con una sterilità ineffabile sulla propria passerella. Un gothic-chic leggero, abiti neri e beige cipria, qualche strisciata di rosso e azzurro per le feste e la collezione è fatta. La decorazione è affidata alle borchie: riprendono il corpo dell'abito ora solo in alcuni punti ora con un all over fittissimo e prezioso. La morbidezza del drappeggio è unita all'effetto scultoreo delle spalle strutturate con importanti spalline come dettano le ultime tendenze. Interessanti invece gli abiti punteggiati di colori per effetti multicromatici divertenti ed eleganti. Carine le scarpe, decisamente Givenchy, come Givenchy è l'uso delle collane rosario che lo stilista libanese ha deciso deliberatamente di scopiazzare. Una maison che non ho mai apprezzato per il suo essere spudoratamente troppo camaleontica, senza un'identità precisa, totalmente scevra di riferimenti alla cultura libanese nonostante le radici culturali dello stilista che la dirige. Più che una collezione è aria fritta.
Un 5!
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Si forse è vero, specie gli ultimi due modelli in fondo!
RispondiEliminaAria fritta è la definizione perfetta
RispondiEliminaVero, aria fritta.
RispondiEliminaSi dice che "fritto sia buono tutto".
RispondiEliminaQuesta è l'eccezione che conferma la regola!
BEH PERO' LA SUFFICIENZA LA SI POTEVA DARE, NO?!
RispondiEliminaSufficienza???? Scherzi.... mamma mia...
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