mercoledì 6 gennaio 2010

Le pagelle: CHRISTOPHER KANE SPRING SUMMER 2010


Le suggestioni arrivano dal perbenismo del Midwest americano così come dal remake del film Lolita (gentile eufemismo del più celebre 'ndrocchia): così descrive Christopher Kane ( Cane in italiano) la sua ultima fatica d'Ercole.
Una favola moderna, una tavola imbandita con tovaglie stampate a quadri per un'Amanda Lear travestita da Cappuccetto Rosso che parla con la voce del lupo (voce che tra l'altro ancora le è rimasta). Un'esattrice in ghingheri stretta in minidress di chiffon colorato, ingessata in corsetti con reggiseno tenuto debitamente a vista (nigeriane da tengenziale docet) e vestitini inguinali ripresi da pince o tagliati da un doppio spacco in pieno stile qipao. Le sovrapposizioni sono strategiche e contrastanti: gilet, cardigan e pullover abbinati a camicie e ad abiti fioriti di grafici bouquet di rose dischiuse e petali. Certo che se di una Lolita si tratta la marchetta sarà sicuramente salata sia per i risvolti sartoriali degli outfit sia a causa della concorrenza sleale portata avanti da rumene, cinesi, africane e moldave che hanno portato il mercato del meretriciaggio ad una saturazione impensabile che ha ridotto le giovani lolite al triste lavoro di cassiera del Mc Donald's o a qualche comparsata a Uomini e Donne. E il guardaroba disegnato da Christopher Kane non aiuta. Per questi motivi non mi ritiro neanche per deliberare e do alla collezione un 5 e mezzo.

5 commenti:

  1. Rido da cinque minuti.

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  2. Avrei dato 5 e mezzo anchio!!! ;)

    http://shonwer.blogspot.com/

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  3. 5 e mezzo???
    No no, anche un 3 e mezzo, la trovo bruttissima. Brutta, sgraziata, fastidiosa.

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  4. secondo me è poco.
    è molto raffinata nei dettagli.

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  5. Brutta non è ma la trovo molto meno pensata delle precedenti

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