Le pagelle: GUCCI FALL WINTER 2010 2011

Il lusso di Frida arriva a mettere d'accordo buyer a fashion victim con una collezione che punta direttamente al lusso. Tendenza al sartoriale e a rispolverare il dna della maison: è sempre così, quando mancano le idee si rispolvera il dna. Tagli affilati, silhouette anatomiche, abiti da giorno in perfetto stile Versace con placche metalliche applicate su tessuti tonalità ghiaccio, celeste, grigio e per lo stile notturno tonalità più calde come il marrone o il nero per i cappotti di vero pelo di cammello (speriamo non quello pubico), short dress ricamati all over di paillettes, pantaloni slim affilati abbinati a coat oversize di piume di struzzo per un effetto gallina stitica partoriente di gran successo. Niente di nuovo, tutto già visto, zero creatività, solo fumo negli occhi. Se l'intento era quello di celebrare la maison potremmo definirlo un gran fallimento, se invece l'intento era quello di costruire qualcosa di nuovo potremmo parlare di buco nell'acqua. Sicuramente belle forme e capi preziosi ma decisamente senza anima. Bisognerebbe fermarsi a riflettere quanto l'anima, in un capo, in una collezione, in un progetto conti al di là delle belle forme. Per me l'anima è tutto. Una sufficienza risicata, sicuramente migliore la SS 2010.