Dopo la bellissima toy collection SS 2010 Donatella ritorna con il Back to Bleah.
Look forte e deciso, spacchi, asimmetrie, influenze bikers determinano silhouette hard rock-metal strutturate con pantaloni cropped sopra alla caviglia che come puzzle incastrano pelle, camoscio ed elastico. La gonna è a fior di chiappa, la patonza è areata, il tallone sostenuto da tacchi altissimi sia per l'akle boots a listelli sia per lo stivale che riprende il cut out dei vestiti asimmetrici, aperti con oblò freschi e giovanili. Plastica e pelle specchiata invece vengono utilizzate per le armature inguinali, classiche in maison Versace, e per gli inserti geometrico-stellari dei long dress in chiffon creando un mix suggestivo di lucentezza e colore effetto pollo Amadori nel Domopak. Un pò confusa, la collezione rimane invischiata in un connubio glam-biker style troppo slegato. I canoni Versace rimangono comunque chiari, il culto della bellezza orienta il culto del corpo, non è un caso che una delle inclinazioni più marcate della maison sia la costruzione dell'abito sirena, figura antropomorfa simbolo di avvenenza e venustà assoluta. Si arriva così alla celebrazione del bello in una prospettiva straordinaria che più che analitica sarebbe da definirsi banalizzante: la bellezza della forma come prodotto che sembra orientare e schiacciare il tutto. Triste. Un 5 e mezzo!
Look forte e deciso, spacchi, asimmetrie, influenze bikers determinano silhouette hard rock-metal strutturate con pantaloni cropped sopra alla caviglia che come puzzle incastrano pelle, camoscio ed elastico. La gonna è a fior di chiappa, la patonza è areata, il tallone sostenuto da tacchi altissimi sia per l'akle boots a listelli sia per lo stivale che riprende il cut out dei vestiti asimmetrici, aperti con oblò freschi e giovanili. Plastica e pelle specchiata invece vengono utilizzate per le armature inguinali, classiche in maison Versace, e per gli inserti geometrico-stellari dei long dress in chiffon creando un mix suggestivo di lucentezza e colore effetto pollo Amadori nel Domopak. Un pò confusa, la collezione rimane invischiata in un connubio glam-biker style troppo slegato. I canoni Versace rimangono comunque chiari, il culto della bellezza orienta il culto del corpo, non è un caso che una delle inclinazioni più marcate della maison sia la costruzione dell'abito sirena, figura antropomorfa simbolo di avvenenza e venustà assoluta. Si arriva così alla celebrazione del bello in una prospettiva straordinaria che più che analitica sarebbe da definirsi banalizzante: la bellezza della forma come prodotto che sembra orientare e schiacciare il tutto. Triste. Un 5 e mezzo!
hahahaha "Back to Bleah", ti adoro e sono d'accordo con te! :D
RispondiEliminaEeeh che cattivo!!
RispondiEliminaVabbè io sono di parte,Donatella è la mia preferita!
Dopo aver visto dal vivo l'attuale ss non posso che essere amareggiato nel vedere questo prodotto.
RispondiEliminaAlcune idee interessanti ci sono ma risulta poco armonica e a tratti volgare..cosa che secondo me è raro vedere in Versace. (immagino già i commenti :)) è poco armonica...poi questi capi scuri su un atmosfera scurissima del teatro..tutto lo show è risultato pesante. Orrendi i jeans con i diversi innesti di pelle..si era vista una cosa del genere per la ss06 uomo..ma con risultati decisamente migliori (ne ho un paio). Trovo piacevoli i lunghi tagliati con il "bisturi" con quell'orditura ordinata di cristalli. Alcuni pezzi iniziali sembrano da main collection.
Decisamente migliore la prefall (molto bella)
Brutte le calzature dopo stagioni di piacevoli sorprese.
Devo dire che le vertiginose ma coloratissime scarpe di questa ss piacciono ma sembrano difficili nella vendita al cliente.
ardi