Una fanatica del rock, una giovane groupie d'altri tempi: I hope you like... così Kane si rivolge a Donatella per la presentazione di questa seconda collezione per maison Versace.
Military rock dall'aspetto decisamente up-to-date collaudato con vari elementi glamour.
Bruce Weber e le campagne pubblicitarie per Versace datate 97/98 rivivono sulle t-shirt con la pretesa di diventare subito dei piccoli gioielli, dei must have da sfoggiare per la city cavalcando un'eco collaudata da Kane in precedenza, quella dell'immagine-manifesto della collezione che la rende sempre più riconoscibile veicolandone il leitmotiv che la percorre. Plissettature, lacci, fibbie, raso, alpaca... elementi hard & soft non hanno paura di convivere all'interno della collezione o all'interno del singolo capo ma sembrano convivere naturalmente scambiandosi vicendevolmente le loro prerogative. Punto determinante della collezione l'accessorio: dalle scarpe alle borse il discorso si fa sempre più interessante con prodotti che si colorano di una vena artistica totalmente assente nelle altre proposte (quelle tessili). Fantastiche le shoes-cage chiuse da raso e lacci perfettamente a metà tra il sandal gladiator e l'ankle boot. Un guardaroba giovane, fresco, forse troppo fresco e spensierato... oltre agli accessori non si leggono proposte interessanti che possano indurre il consumatore a scegliere un capo griffato Versus anzinché un altro. Più che una collezione sembra uno styling: un 5.
Military rock dall'aspetto decisamente up-to-date collaudato con vari elementi glamour.
Bruce Weber e le campagne pubblicitarie per Versace datate 97/98 rivivono sulle t-shirt con la pretesa di diventare subito dei piccoli gioielli, dei must have da sfoggiare per la city cavalcando un'eco collaudata da Kane in precedenza, quella dell'immagine-manifesto della collezione che la rende sempre più riconoscibile veicolandone il leitmotiv che la percorre. Plissettature, lacci, fibbie, raso, alpaca... elementi hard & soft non hanno paura di convivere all'interno della collezione o all'interno del singolo capo ma sembrano convivere naturalmente scambiandosi vicendevolmente le loro prerogative. Punto determinante della collezione l'accessorio: dalle scarpe alle borse il discorso si fa sempre più interessante con prodotti che si colorano di una vena artistica totalmente assente nelle altre proposte (quelle tessili). Fantastiche le shoes-cage chiuse da raso e lacci perfettamente a metà tra il sandal gladiator e l'ankle boot. Un guardaroba giovane, fresco, forse troppo fresco e spensierato... oltre agli accessori non si leggono proposte interessanti che possano indurre il consumatore a scegliere un capo griffato Versus anzinché un altro. Più che una collezione sembra uno styling: un 5.
si vede che deve ancora maturare ma le proposte interessanti sono molte.
RispondiEliminann riesco a definire un voto. Ma cmq non mi dispiace. La gonna plissettata + tee vintage + shoes rocker è molto piacevole e riuscita.
ardi
Concordo con te... alcuni abbinamenti piacciono molto anche a me... ma parliamo di abbinamenti non di capi... questo dovrebbe far riflettere. kane nel suo marchio omonimo è fenomenale... qui ancora non mi è mai piaciuto
RispondiEliminacerto..ma secondo me queste sfilate servono per testare l'ambiente. in fondo non c'è ancora una effettiva disponibilità di vendita. Boutique non ci sono..o alcune..si mormora a breve apertura.
RispondiEliminaHa iniziato luisa via roma a tenere qualcosa ultimamente. Vedremo..io sono ottimista.
ardi
Si si, ma lo sono anch'io, parliamo di Kane mica di Valeria Marini... Queste collezioni servono a battere cassa... sono più accessibili e conservano tutto il dna della maison... poi Kane è un nome che calamita molto l'attenzione. Donatella è stata molto furba. Non mi è piaciuta neanche la scorsa collezione... di quella, come di questa, salvo solo scarpe e borse che ho trovato deliziosissime.
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