Le riunioni tenutesi ieri presso la Camera Nazionale della Moda Italiana sembrano aver confermato che la prossima fashion week milanese durerà sette giorni, dal 22 al 28 settembre, e sarà programmata nel segno di una migliore accoglienza degli operatori che arrivano a Milano: le sfilate inizieranno tra le 9.30 e le 10 e ci sarà un’ora e mezza di intervallo per consentire un light lunch.
Sei delle sette giornate saranno ritmate dai big - come Gucci, che dovrebbe garantire un opening alla grande mercoledì 22 settembre e Armani e Cavalli che sostengono il lunedì 27 - ma daranno spazio anche a collezioni di tendenza ed emergenti, questi ultimi non più relegati in giornate più “deboli”. Alla Camera si sta lavorando per garantire vitalità anche alla giornata di martedì 28 settembre, che chiude Milano Moda Donna.
“La cosa certa - dice Boselli - è l’intenzione condivisa di creare un format che rimanga costante nel tempo come accade a Parigi, dove sono sempre gli stessi nomi ad aprire e chiudere il calendario”.
Quanto ai rumor relativi a possibili sedi alternative alla Fiera - si è parlato di piazza Duomo, del Castello Sforzesco, della Scuola Militare Teulié in corso Italia e di Palazzo Clerici – Boselli non esclude alcuna possibilità: l’unica certezza è che “sarà una location centrale”.
Certezza corroborata dal sempre più attivo coinvolgimento nel rilancio della fashion week milanese da parte del sindaco Letizia Moratti, con cui Boselli si incontrerà presto, che non ha escluso la possibilità di “prestare” ai défilé persino Palazzo Marino. Il presidente della Camera si dichiara anche aperto a una collabozione con agenti e showroom attivi nel tessuto cittadino.
Un comunicato odierno della Camera parla di “ritrovato spirito unitario degli stilisti” e “totale condivisione del ruolo della Cnmi come elemento catalizzatore degli operatori del settore” come “la forte risposta alle indebite pressioni di chi ha interessi contrastanti a quelli della moda italiana” e, a conferma di ciò, riporta i commenti positivi di Giorgio Armani e Patrizio Bertelli.
Insomma, l’atmosfera sembra proprio cambiata, fuori come dentro la Camera: “Il clima è ottimo, c’è una grande condivisione: alla riunione di ieri c’erano tutti i nomi importanti, alcuni arrivati appositamente da New York” rileva soddisfatto Boselli, che si avvia a una riconferma alla presidenza per la quarta volta consecutiva. Alle elezioni del prossimo 15 aprile è infatti candidato unico e tra le linee guida del suo quarto mandato ha inserito una maggiore collaborazione tra il consiglio direttivo, il comitato di presidenza e il presidente stesso.
Sei delle sette giornate saranno ritmate dai big - come Gucci, che dovrebbe garantire un opening alla grande mercoledì 22 settembre e Armani e Cavalli che sostengono il lunedì 27 - ma daranno spazio anche a collezioni di tendenza ed emergenti, questi ultimi non più relegati in giornate più “deboli”. Alla Camera si sta lavorando per garantire vitalità anche alla giornata di martedì 28 settembre, che chiude Milano Moda Donna.
“La cosa certa - dice Boselli - è l’intenzione condivisa di creare un format che rimanga costante nel tempo come accade a Parigi, dove sono sempre gli stessi nomi ad aprire e chiudere il calendario”.
Quanto ai rumor relativi a possibili sedi alternative alla Fiera - si è parlato di piazza Duomo, del Castello Sforzesco, della Scuola Militare Teulié in corso Italia e di Palazzo Clerici – Boselli non esclude alcuna possibilità: l’unica certezza è che “sarà una location centrale”.
Certezza corroborata dal sempre più attivo coinvolgimento nel rilancio della fashion week milanese da parte del sindaco Letizia Moratti, con cui Boselli si incontrerà presto, che non ha escluso la possibilità di “prestare” ai défilé persino Palazzo Marino. Il presidente della Camera si dichiara anche aperto a una collabozione con agenti e showroom attivi nel tessuto cittadino.
Un comunicato odierno della Camera parla di “ritrovato spirito unitario degli stilisti” e “totale condivisione del ruolo della Cnmi come elemento catalizzatore degli operatori del settore” come “la forte risposta alle indebite pressioni di chi ha interessi contrastanti a quelli della moda italiana” e, a conferma di ciò, riporta i commenti positivi di Giorgio Armani e Patrizio Bertelli.
Insomma, l’atmosfera sembra proprio cambiata, fuori come dentro la Camera: “Il clima è ottimo, c’è una grande condivisione: alla riunione di ieri c’erano tutti i nomi importanti, alcuni arrivati appositamente da New York” rileva soddisfatto Boselli, che si avvia a una riconferma alla presidenza per la quarta volta consecutiva. Alle elezioni del prossimo 15 aprile è infatti candidato unico e tra le linee guida del suo quarto mandato ha inserito una maggiore collaborazione tra il consiglio direttivo, il comitato di presidenza e il presidente stesso.
(source: fashionmagazine.it)
si, voglio proprio vedere quando Wintuor chiederà il solito favore se non si metteranno tutti a 90° come in precedenza..
RispondiEliminaSi sempre cosi dicono poi arriva la Wintour e comprimono tutte le sfilate in 3 giorni
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