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Pelle, bianco, nero, blu, colori naturali, tagli decisamente essenziali condotti sul dente di una squadra ma preziosi e concettuali, tendenzialmente '70: inizia la costruzione della donna intelligente by Celine.
Il caban, dal taglio sportivo, diventa un passepartout elegante e chic, con spacchi, tasche di pelle nera, colli ad imbuto, asincronie di bottoni a contrasto e strategiche asimmetrie immerse in un blu vischioso che fa invidia alla notte. Intensa nel pallore delle camicie aperte come un giglio, nel pizzo esangue e virginale che infonde all'incarnato un biancore quasi santo, plastica nell'uso della pelle che s'accartoccia nei volumi, nella forma sartoriale tirata col gessetto e sbozzata con gesti fermi e chirurgici, morbida nei cappotti di montone profilati di pelle (delizioso quello bianco). Fantastici gli accessori, le borse e le bustine di pelle effetto vintage, fredde, quasi prototipi ingentiliti dagli elementi dorati della chiusura a bottone e dalle catenelle, i bracciali e le scarpe con tacco dorato.
Deliziosa, una collezione intelligente e versatile, concettualmente elaborata: la dimostrazione che per realizzare una bella collezione a volte più che aggiungere basta togliere quello che non serve. Un 8 e mezzo.
Verissimo in questa collezione è bastato togliere per colpire.
RispondiEliminaMa che fine ha fatto la povera e tenerissima Ivana Omazic????
Concordo! Personalmente amo davvero le borse!!
RispondiEliminaA.
Semplicissime... ma fantastiche
RispondiElimina@Elia: Ivana? Ah, si, cara ragazza, lavora all'Ipercoop nel reparto ortofrutta... ora come ora mi sfugge il paese.
RispondiEliminaTroppo plebiscitata però è vero che il ritorno del modernismo è (piu che) benvenuto !
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