mercoledì 6 ottobre 2010

Le pagelle: ALEXANDER MCQUEEN SPRING SUMMER 2011


Prima collezione womenswear di Sarah Burton per Alexander McQueen.
Grande rispetto per i codici della maison in un tributo dell'allievo al maestro: ripresa di volumi, stravanganze e tessuti declinati alla McQueen in una collezione che vive ancora e duramente uno spaesamento. Malinconica e dark si apre con tutta una serie di tailleur bianchi che citano nelle forme la resort 2011 per indagare poi il mondo delle marsine care a McQueen, dei broccati, delle stampe trompe l'oeil, degli intrecci camouflage di foglie nere tagliate a laser. Ancora stampe floreali, piume e ali di farfalle... Sarah cavalca tutta quelle serie di topoi che hanno reso famosa questa maison cercando di guadare questo fiume in tumulto. Grande attenzione per gli abiti finali... le modelle sembrano galline impagliate da messi o pappagalli rimasti schiacciati inavvertitamente tra un grosso sedere di 70 kg e una sedia di paglia. Più che McQueen si potrebbe parlare di Jean Paul Gaultier. Ci sono tutti gli strumenti di Alexander ma manca l'anima e il genio che per lungo tempo hanno dimorato in questa giovane maison... e vista la preparazione della giovane designer (che sembra aver messo su un pò di chili) chi più di lei potrebbe comprendere la necessità di lavorare su nuovi volumi? (Si... ma non i propri). Come prima collezione non si poteva fare nient'altro che ricordare... ma dovendo dare un voto ai risultati stilistici difficilmente si potrebbe andare oltre il 5 e mezzo (difficilmente si dimenticano le scarpe con le spighe... neanche alla Barilla avevano osato tanto)... e speriamo ancora che quel vecchio detto cinese non sia vero: "donna co labbla stlette no buona pe camicette". Rimane comunque che è ancora troppo presto per giudicare, c'è bisogno di minimo un giro di stagioni per ritrovare un assetto su cui esprimersi adeguatamente. Aspettiamo.

12 commenti:

  1. cattivo!
    aspetto la versace

    ardi

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  2. se è per questo versace non merita neanche un voto quest'anno...
    Bye LB

    http://lucabelotti.blogspot.com

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  3. Nemmeno a me è piaciuta molto la collezione Alexander McQueen, l'ho trovata decisamente... troppo. Troppo di tutto, una triste esagerazione che sembrava dare un'aria spaesata. Non so... Invece, al contrario di anonimo e LB, ho trovato molto interessante la collezione di Versace.

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  4. anche a me è piaciuta la versace! e molto!
    ma dudù sa che ci tengo alla Bionda in modo particolare

    ardi

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  5. ....lo sai che adoro mcqueen e sono d'accordissimo con te...
    ha prese le mille idee di mcqueen e le ha declinate alla gaultier..
    cioè, carnevalando!!

    mcqueen, anche quando ha fatto abiti seriamente esagerati non ha mai dato l'impressione che fossero delle CARNEVALATE!! tutto era misurato e sin troppo ingegnato per risultare BUFFO O PEGGIO ANCORA GOFFO!!!..
    ...

    speriamo che prenda un punto e lo segua tracciando una sua linea ...

    mcqueen partiva da un'idea, un concetto...qui c'era tuttto tranne l'idea..vabbp, sarà solo un omaggio...ed è giusto che sia cosi..
    ma poteva fare di meglio...

    giuro che sto ridendo come un cretino...
    sia per il ricordo di DONNA CON LABBLA STLETTE... e sia per la battuta dei volumi..

    ah ah ah...lavora sui volumi..ma non sui tuoi... ah ah ah ah ah

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  6. ...SPERO,CHE QUELLO DELLA BURTON,SIA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE UN,DOVEROSO,OMAGGIO AL SUO MENTORE!!! ...PERCHE'SOLO IN FUNZIONE DI QUESTO SI PUO' NON URLARE AL SACRILEGIO!!!
    SEMBRA QUASI CHE LA NUOVA DIRETTRICE ARTISTICA "DELLA MAISON DEL TESCHIO...ndr" AVESSE AVUTO PAURA DI SFIGURARE RIPRESENTANDO,SOLO(SI FA PER DIRE...),I CAPOLAVORI SARTORIALI CHE HANNO RESO FAMOSO IL GIOVANE MAESTRO
    ... COSI' HA PENSATO BENE DI SVALIGIARE TUTTE LE MERCERIE DEL REGNO UNITO,FACENDO INCETTA DELLA QUALUNQUE COSA...!

    SPERIAMO RIESCA A FARCI SOGNARE DINUOVO,DEL RESTO, E' SOLO ALL'INIZIO DELLA SUA AVVENTURA DA SOLISTA ED IL COMPITO A LEI AFFIDATO E' DAVVERO ARDUO!!! RestInPeace ALEXANDER.

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  7. Io penso che il compito della Burton sia oltremodo difficile per non dire impossibile. Non è stata chiamata a prendere il posto semplicemente uno stilista o un couturier dal percorso ben delineato e preciso, ma di un "artista della moda". Per McQueen ogni collezione aveva un'ispirazione diversa, magari contraria alla precedente. La sua meravigliosa e imprevedibile schizofrenia, era soltanto sua. Fossi in lei non saprei che pesci prendere: ispirandosi all'archivio rischia di banalizzarlo o peggio ancora di prolungarne solatnto l'aspetto commerciale, esprimendo se stessa e la sua arte potrebbe proseguire per un sentiero che non è più McQueen... Molto dipenderà anche dal rapporto che avevano e di quanto lui si sia lasciato esplorare.
    Le auguro tutto il bene, sperando che le labbra sottili non siano un monito.
    Riguardo a questa collezione, mi astengo.

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  8. Oggi io e GMG parlavamo proprio di questo. Si possono imitare gli schemi, le idee, ma il genio è un altra cosa... o ce l'hai o non ce l'hai al di là del lasciarsi esplorare di McQUeen. Io, come dicevo oggi, avrei visto bene alla direzione di questa maison qualcuno con una personalità e una fantasia frizzanti... qualcuno tipo Iris Van Herpen... magari affiancata dalla Burton a cui la maison è molto familiare. E' estremamente difficile il suo compito ma eviterei gli scimmiottamenti...

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  9. Il punto è che la Burton ha fatto un disastro con il menswear, disastro con il womenswear...quante possibilità avra' ancora? Tante volte gente che aveva fatto lavori praticamente perfetti è stata mandata via subito, lei cosa aspetta a sfruttare la sua occasione?
    Lee McQueen aveva la capacità di dare un senso a tutto ciò che presentava, spesso un senso "al di fuori del senso", ma pur sempre un significato. Qui di significato non c'è nulla, c'è un esercizio quasi sofistico, retorico... non è quasi nemmeno una collezione celebrativa!
    E poi il genio una non lo guadagna per osmosi, quindi anche se è stata a stretto contatto con McQueen, non è detto che la Burton possa essere dotata di grande genialità. Non si parla di apprendere il mestiere di una sarta.

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  10. Lo show e la collezione di Alexander McQueen by Sarah Burton è semplicemente splendida. Un degno tributo a Lee. Concordo con tutti i commenti estremamente positivi di insider e non che si sono susseguiti a Parigi in questi giorni su questo défilé.

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  11. Splendida mi sembra esagerato. Io l'ho trovata davvero scontata... c'è il McQueen più banale che ci potesse essere... stilisticamente non c'è nulla di nuovo (ma essendo la prima è normalissimo... c'è bisogno, come dicevo, di minimo due stagioni per trovare un assetto giusto). Tutto sembra una versione tacky di pezzi d'archivio. Io sono rimasto basito davanti alle scarpe con le spighe... cos'è un pezzo regalo della Mulino Bianco con 3 pacchi di Macine???. Personalmente non apprezzo e con me molti altri. Evidentemente Parigi non è il mondo ;-)

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  12. Tanto non è mai morto, questa è una realtà parallela. Chi è, sta Burton?

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