Dato per certo e come irremovibile il lavoro di Armani attorno al proprio stile la collezione Spring Summer 2011 giunge con passo flautato a sottolineare gli stilemi inconfondibili della maison con un tocco di esotismo rilassato e convincente. Deliziosa la prima parte, la dama blu di Armani alterna spessori e leggerezze che desaturano e ispessiscono il colore, il blu, scelto per raccontare l'estremo silenzio di questa notte nel deserto con onde sinuose scavate come il vento scava un ventre di sabbia, onde adagiate su pantaloni fluttuanti dal taglio maschile o gonne alla caviglia spalmate di bava d'argento: un deserto spento nella notte marezzato da chiarori lunari. Punto importante la vita: sottolineata da giacchini corti, pinces, riprese e cinturoni, diventa uno spartiacque tra sopra e sotto, il punto in cui il moto ondoso dei capi si acquieta e ricomincia. Stratificazioni atmosferiche che fluiscono a cascata dalle spalle strette riversandosi su tutto il corpo con brani di chiffon, lino, satin, paillettes in un equilibrio che tuttavia scema nei capi finali che pur rimanendo miracoli sartoriali risultano banali e terribilmente datati. Carine le scarpe: a punta con involto a rete, tacco a spillo o versione flat. Un 7.
Questa volta è piaciuta anche a me.
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