Intrisa di ispirazioni e varia nelle proposte la collezione di Marco De Vincenzo passa da Jennifer Bartlett ai fiori balinesi senza tralasciare le foto anni Settanta di John Bates. Voglia di costruire il nuovo avvalendosi del vecchio... una contraddizione che passa per le proporzioni, i volumi e le lavorazioni: denim stampato a contrasto con motivi sinaptici, ciclisti abbinati a romantiche svasature a corolla e polo abbinate a gonne plissé e a capi con frange multicolor realizzate ad uncinetto. Un pout pourri di idee saporite come glutammato monosodico. Deliziose invece le scarpe (specialmente quelle multicolor), quasi un rivisitazione toy del sandalo francescano che come un Dado Star insaporiscono la minestra e la rendono più appetibile. Alcuni spunti sono interessanti, altri molto meno, la collezione però sembra perdersi nelle sue ispirazioni che sembrano quasi solo citate. Un 6 e mezzo di fiducia.
Nessun commento:
Posta un commento