giovedì 7 ottobre 2010

Le pagelle: MIU MIU SPRING SUMMER 2011


Prendi l'idea della SS 2008, mischiala alle proporzioni della SS 2009, aggiungici un pizzico di risvolti motocycle, tre quinti di E-Team, due quinti di Tomas Miliam e un'ascella marinata: la donna Miu Miu è pronta per essere servita a tavola. Pericolosa, (in regalo con ogni capo una dose di vaccino antitetanico) la collezione si struttura con giacche oversize dai coletti arrotondati decorate con motivi grafici di stickers a cuori, fiamme e stelle o con micropieghe verticali per gli abiti al ginocchio disegnati con motivi di cigni e serpenti sinuosi. Cineserie sulle gonne che come paramenti per la festa di fine anno disegnano movimenti ondulatori, stelle oblunghe spalmate sulle superfici come zoommate su una stellina di 2 KB... l'effetto cartoon caratterizza tutta la collezione nelle tinte, nei segni, negli intenti, nei materiali. Terribile l'effetto domopack delle argentature e delle dorature che rendono incredibilmente il cheap più cheap di quanto sia mai stato. Perfettamente a metà tra una domatrice di leoni e una campionessa di wrestling (quindi molto Margherita Hack) la collezione costruisce uno sciattume disarmonico che poco ha del maledetto e del dannato ma molto del condannabile. Un 4.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo invece su questo, sembrano venute fuori da un circo buoncostume. Ma se è buoncostume, che circo è?
    Blah

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  2. Ma sul serio? A me è -inaspettatamente- piaciuta tantissimo, anzi è una delle mie preferite.
    Nonostante la lunghezza delle gonne sia tremenda. Mi piacciono quei colori 'cattivi' (il rosso da film horror di serie Z sopratutto, e il giallo veleno), i prints da cartone animato russo, ecc. ecc.
    Certo non è un capolavoro d'equilibrio, però di sicuro è un coup de coeur...

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