sabato 2 ottobre 2010

Le pagelle: VIKTOR & ROLF SPRING SUMMER 2011


Dopo il Fantasma dell'Opera il Fantasma della Lavanderia. Sa di appretto e vapore, camicie candide appena stirate e stese sulle grucce a raffreddare nei loro volumi oversize scanditi da colletti e polsini smaglianti colti come elemento decorativo su cui giocare un'intera collezione. Un sogno delizioso che penetra nelle narici ma si mantiene reale nella praticità dei capi, delle camicie passepartout che con spalle arrotondate, goffrate, nelle lunghezze extra, nella versione grembiule raccontano risvolti naif dolcissimi da prima elementare. Bianco, arancio, azzurro, celeste gessato per le tutone asimmetriche, per la chemise longue che sbuca sotto lo shorts raggiungendo il polpaccio, nero, azzurro, con colletti che mantengono proporzioni classiche solo in parte fino a quando il gioco non prende il sopravvento generando una nuova illusione. Gli elementi si inseguono su matrici di seta, satin, pizzo immacolato, si sovrappongono gli uni sugli altri in un'eco continua e ritmica che delinea una proiezione di forme consequenziali e divertenti giochi ottici. Meno interessante la parte centrale in cui le forme proposte nella fw 2010.11 si banalizzano raccontandosi con meno suggestione in semplici volumi di stoffe arricciate piacevoli come un nocciolo di oliva sotto un'otturazione o come qualcuno che ti sorride sopra una giacca nera piena di forfora. Il resto è davvero sorprendente. Un 8 e mezzo.

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