Mi è sempre piaciuto leggere.
Tre ore al giorno di treno sono difficili da digerire, dopo un pò di anni si fa la scorza, l'abitudine la ispessisce e il suo peso grava come un pesante mordente sulla testa... e i libri mi hanno sempre aiutato in quasta fase di smaltimento del tempo morto. La profilassi più giusta contro il mio tempo in necrosi è sempre stata la lettura di un buon libro.
Ho incontrato Margaret Mazzantini per caso, una zia del mio compagno, professoressa di italiano al liceo, mi propone la lettura di un romanzo speciale: "Venuto al mondo".
Un'eleganza perfetta, raffinata, la parola si apre come uno frutto spiccagnolo succoso, ha un cuore carnoso fatto di un muscolo spesso costellato di atri e ventricoli, contrazioni e coaguli di parole dense come fiumi d'inchiostro che attraversano una Sarajevo stuprata e poi distrutta dall'uomo. Una pancia aperta da un taglio che si apre dallo sterno al pube dando vita ad una sacca palpitante, lasciata aperta a seccare al sole: non avevo ancora capito cosa fosse veramente la guerra, le varie forme d'amore per le cose, le persone, se stessi. Un libro lega... da li in poi Manola, Il Catino di Zinco... la poesia non si rompe ma rimane li, astante, come un filo teso su cui far scorrere una storia... un giro di perle messe in fila una dietro l'altra: Tac-Tac-Tac... a costruire... raccontare un'intimità ascoltata, vissuta o anche solamente immaginata. E quando qualcuno mi dice che la Moda è arte... evidentemente non ha mai letto un libro di Margaret Mazzantini, letto una poesia di Kahlil Gibran, attraversato il nitore di una romanzo fantastico di Takashi Murakami, non si è mai innamorato di quel disincanto quasi compiaciuto della Bovary di Flaubert o del capriccio gentile dell'Alfonsina Duplessis di Alexandre Dumas figlio. La moda è un gioco... decorazione, accompagnamento... estro... uno specchio che riflette un fantasma che poco conserva dell'uomo. L'arte si racconta da sola in uno spazio preciso che è quello del cuore.
Tre ore al giorno di treno sono difficili da digerire, dopo un pò di anni si fa la scorza, l'abitudine la ispessisce e il suo peso grava come un pesante mordente sulla testa... e i libri mi hanno sempre aiutato in quasta fase di smaltimento del tempo morto. La profilassi più giusta contro il mio tempo in necrosi è sempre stata la lettura di un buon libro.
Ho incontrato Margaret Mazzantini per caso, una zia del mio compagno, professoressa di italiano al liceo, mi propone la lettura di un romanzo speciale: "Venuto al mondo".
Un'eleganza perfetta, raffinata, la parola si apre come uno frutto spiccagnolo succoso, ha un cuore carnoso fatto di un muscolo spesso costellato di atri e ventricoli, contrazioni e coaguli di parole dense come fiumi d'inchiostro che attraversano una Sarajevo stuprata e poi distrutta dall'uomo. Una pancia aperta da un taglio che si apre dallo sterno al pube dando vita ad una sacca palpitante, lasciata aperta a seccare al sole: non avevo ancora capito cosa fosse veramente la guerra, le varie forme d'amore per le cose, le persone, se stessi. Un libro lega... da li in poi Manola, Il Catino di Zinco... la poesia non si rompe ma rimane li, astante, come un filo teso su cui far scorrere una storia... un giro di perle messe in fila una dietro l'altra: Tac-Tac-Tac... a costruire... raccontare un'intimità ascoltata, vissuta o anche solamente immaginata. E quando qualcuno mi dice che la Moda è arte... evidentemente non ha mai letto un libro di Margaret Mazzantini, letto una poesia di Kahlil Gibran, attraversato il nitore di una romanzo fantastico di Takashi Murakami, non si è mai innamorato di quel disincanto quasi compiaciuto della Bovary di Flaubert o del capriccio gentile dell'Alfonsina Duplessis di Alexandre Dumas figlio. La moda è un gioco... decorazione, accompagnamento... estro... uno specchio che riflette un fantasma che poco conserva dell'uomo. L'arte si racconta da sola in uno spazio preciso che è quello del cuore.
Ciao Dudu', non commento piu' spesso ma ti leggo sempre!!
RispondiEliminaAnch'io ADORO Murakami!!!se non l'hai gia' letto ti consiglio anche Yukio Mishima.
bacioni
Si fred... ho letto il padiglione d'oro di Mishima... carino ma non mi ha preso tantissimi. Di Murakami ho letto Norwegian Wood e la fine del mondo e il paese delle meraviglie... ma su tutti per me c'è la Mazzantini... semanticamente mi da tanto. La adoro.
RispondiEliminati consiglio un libro dudù. i mondi dell'arte di samuel becker.
RispondiEliminaGRAZIE SILVIA MA SAI COS'è... I LIBRI SULLA MODA E L'ARTE LI TROVO COSì "CACOFONICI".... NON MI PIACCIONO... ALLA FINE MODA E ARTE SONO SENTIMENTO.. MA ANCHE SENSIBILITà, SPESSO VISIONE, COMUNQUE PUNTI DI VISTA... QUINDI TOTALMENTE PERSONALI...
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