La raffinatezza dei capi Lanvin è qualcosa che disarma... nella loro semplicità e nelle costruzioni semplici sanno trovare quell'espressività giusta per raccontare un corpo, galvanizzare una personalità, esaudire un sogno. Tinte spente, mai accese, anche nella scelta del verde menta e del rosso-bordeaux la desaturazione aggiunge quel qualcosa in più al capo che nell'essere appunto spento nel colore rifulge con maggior vigore. Non nuova nelle forme e negli intenti... qualche elemento nuovo come l'uso di una lana comoda per capi da salotto...il resto quasi un'analisi delle ultime due collezioni riproposte con un florilegio che qualcuno potrebbe giustificare come un dono alle estimatrici.
mercoledì 12 gennaio 2011
Lanvin Pre-Fall 2011.12
La raffinatezza dei capi Lanvin è qualcosa che disarma... nella loro semplicità e nelle costruzioni semplici sanno trovare quell'espressività giusta per raccontare un corpo, galvanizzare una personalità, esaudire un sogno. Tinte spente, mai accese, anche nella scelta del verde menta e del rosso-bordeaux la desaturazione aggiunge quel qualcosa in più al capo che nell'essere appunto spento nel colore rifulge con maggior vigore. Non nuova nelle forme e negli intenti... qualche elemento nuovo come l'uso di una lana comoda per capi da salotto...il resto quasi un'analisi delle ultime due collezioni riproposte con un florilegio che qualcuno potrebbe giustificare come un dono alle estimatrici.
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Per dirla alla Ventura:
RispondiEliminaMi arriva!
E "raffinatezza" è la parola giusta.
Très bien, Alber.