Incastrato... penso sia la parola più giusta... tra le parole. C'è un tempo per immagazzinare suggestioni... quello in cui t'affacci a guardare per alimentare i tuoi sogni ancora lattiginosi... quelli in cui sei fondamentalmente chiuso in te stesso e tutto il resto è corazza. Poi ti capita l'incontro... quello che ti fruga dentro e ti provoca un riflusso, ha il corpo di una vecchia mendicante che ti dice "M'hai visto su youtube?" mentre chiede l'elemosina, che poi fondamentalmente non la chiede perchè è li seduta su una sedia, come una poiana su un tronco sbiancato, come un'enorme cassapanca in una strada X di Roma raccolta in un angolo tra i passanti e sprofondata nella sua giacca enorme. Un sorriso te lo regala.. è imballato in un afrore di umido ristagno che ti tiene a debita distanza, qualcosa di pungente che è l'attitudine di una condizione umana lacerante che come un piede di porco ti riporta a terra, forzando le tue sicurezze... già qualcosa ti ha grattato dentro... mentre lei ti regala una storia che ruba due minuti della tua vita... che sembra rubarteli ma fondamentalmente te li regala; e sono i due minuti più lunghi e intensi che tu, in questo momento, possa ricordare... dopo che ti sei allontanato per non vedere. E lo scambio non è mai equo, una monetina in un capello non vale mai il ricordo che quella vecchia ti ha riposto dentro. Come un distributore: una moneta per una storia per aprire la tua casa, perchè alla fine la nostra casa ha stanze sparse nelle case degli altri.
QUEL FRANGENTE IN SANTA MARIA IN TRASTEVERE MI HA FATTO CAPIRE TANTE COSE...
RispondiElimina"YOU ARE MY SISTER!!!"