giovedì 3 marzo 2011

Le pagelle: BALMAIN FALL WINTER 2011 2012


Ricoverato a gennaio per un esaurimento nervoso Decarnin termina la sua collezione tramite disposizioni impartite ai suoi collaboratori grazie all'uso di walkie talkie: la colelzione non sembra averne sofferto. La silhouette è sempre quella, gli outfit sembrano tirati su con una specie di gira la moda dove ciclicamente si alternano tessuti e decorazioni ma i capi son sempre quelli. Giacche corte tempestate di opulenze glam, metalliche, su T-shirt e canotte sdrucite, strappate di sbieco più che tagliate, a crudo, tenute su pants fascianti portati dentro boots stringati. Mini gli abiti, tunichette preziose che ricordano le ultime esperienze di Pucci e abbandonano lo slim per un volume, del tutto nuovo per Balmain, che cade naturale come una maxi T-Shirt, semplice e lineare, che si ferma dolce sulla coscia. Il resto è uno shining vario che percorre tutine strech decorate con motivi saetta geometrici, giacche d'oro laminato e salopette accennate (gonne e pants con bretelle) con un intento glamour che si ripresenta sempre nello stesso modo. In attesa che Decarnin finisca la sua cura ricostituente ci si chiede già se non sia il caso di un ulteriore cambio di direzione tanto che già saltano fuori i primi nomi: in pole position Angela Favolosa Cubista. Un 7.

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