Il serpente del paradiso terrestre non era mai stato così affascinante... neanche quando lo hanno messo a pubblicizzare le Melinda al banco frutta del Despar di Desenzano. Una gipsy queen con la mania dei rettili... la pelle di serpente come le lavorazioni a squama sono l'elemento feticcio della collezione: complessa, leggera e preziosa fino all'inverosimile. La silhouette asciutta si avvale di long dress e gonnellini fruscianti di chiffon stampato abbinati a maglie di velluto e bluse leggere, caban di pelle lavorata con decori specchianti e ricami dorati, bronzo o grigi ferrosi. L'elemento animalier è presente e caratterizzante, le stratificazioni scivolate hanno un incedere che, se all'apparenza sembra confuso, di fatto segue il programma di uno styling preciso, intelligente e molto curato. Floating e skinny, pesante e leggero, sono perfettamente soppesati e raccontati nei contrasti di seta e chiffon abbinato alla pelle lavorata o stampato con brani arebesque di velluto devoré o ancora accostato ai gilet di pelliccia o a blazer di velluto corposo. Meravigliosa, darebbe spessore anche ad una sottiletta. Un 10.
Dudu' ma sai scrivere cosi' bene anche in inglese?
RispondiEliminaDiciamo che lo styling contribuisce molto all'effetto finale, moltissimo, e poi i capi presi da soli.....mah!
RispondiElimina@fred: Magari!!!
RispondiElimina@Robs: Mah... guardala bene
come direbbe Jo Squillo:
RispondiEliminaUN'AMAZZONE METROPOLITANA.