lunedì 12 settembre 2011

Le pagelle: ZAC POSEN SPRING SUMMER 2012


Se non siete una pluridecorata ottuagenaria con alle spalle minimo otto matrimoni e minimo quattro vedovanze, se non avete come amico d'infanzia uno che di nome fa Lorenzo e di cognome fa Riva, se durante gli anni 50 hanno provato a farvi il lavaggio del cervello con uno Svelto sottomarca, se come me pensate che non basti un occhialino con montatura a binocolo a rendere più intellettuale un outfit della collezione (disegnato poi da chissà quanti altri stilisti negli ultimi 150 anni) saltate pagina e aspettate la prossima pagella. Zac Posen non fa per voi... come non dovrebbe essere indicato per il 99,9999(periodico)% del genere umano. Neanche fosse il maestro di Oscar De la Renta (che ad oggi conta un periodo che si estende dalla guerra di Crimea al decimo anniversario della caduta delle Torri Gemelle) Zac Posen ritorna con la sua antitesi del fare moda proponendo una rispolverata di vecchi classici, rigorosamente a sirena, nei toni cinerei del grigio, del nero e del verde spento. Parola d'ordine: evening dress. Per il resto la donna può semplicente servirsi del centro Oviesse più vicino. Pesante come un'anaconda sulla panza durante la fase R.E.M: meglio una cambiale nel libro dei protesti che andarsene in giro come Barbie Iomelesegnotutte Gran Gala 1977. E' un tre.

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