martedì 4 ottobre 2011

Le pagelle: CHLOé SPRING SUMMER 2012


Un clean sofisticato immerso in un bianco mattutino dove rivoli di colore si dipanano a ragnatela a raccontare l'estate 2012 di Chloé. Silurata qualche mese fa Hannah MacGibbon, Claire Waight Keller prende il suo posto proponendo per la sua prima collezione qualcosa di delicato, altamente desiderabile ma non necessariamente nuovo. Quello che salta subito all'occhio è la perdita di quella sfumatura wild che contraddistingueva Chloé rispetto agli altri marchi per qualcosa di più sereno e tranquillo: niente colpi di testa ma solo un candore immacolato, un elogio della linea e della geometria e un avvicinamento a Cèline.
Ampiezze dipanate dal fruscio del vento tra le pieghe aprono a raggiera i motivi delicati, a pettine, che percorrono l'abito da cima a fondo.


Nudo, rosso e nero, un leggero verde clinico, rosa corallo e stampa floreale per le camicie, tutto immerso in un bianco abbacinante riscaldato dal cuoio delle cinte e delle borse. Sembra sospesa in un'ora gelida del primo mattino, quando il freddo della sera si sbrina sotto la prima luce del sole. Tutto è leggero, un fluttuante chiffon mima i movimenti fluidi, in continuo divenire, degli stadi gassosi, qui sciolti in tinte cremose, vellutate e tranquille. Bellissima, ma manca quella dimensione selvaggia tipica di Chloé, la soluzione fuori dal coro che controbilanci l'eccessiva voglia di sicurezza che veicolano questi capi. Una prima bellissima prova: un 8 e mezzo.

3 commenti:

  1. ma com'è che ora tutti (quasi) fanno i minimalisti???
    Perfino da Kenzo la nuova coppia di stilisti che ha sostituito Marras(scelta pessima) ha disegnato una collezione che è tutto fuorché kenzo(e che dopo non mi si venga a dire che è per ringiovanire il marchio)!!!che tristezza!!!cosa ne pensi dudù???:(

    ALEXANDRE

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  2. Mah, io lo preferisco al massimalismo... ma così è davvero troppo. Meno è meglio, è vero... ma sarebbe anche bello che, nel minimalismo, i marchi mantenessero la propria cifra. C'è troppa aderenza tra le proposte.

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  3. concordo a pieno!troppa aderenza è la parola giusta!
    anche se tendenzialmente preferisco il massimalismo talvolta apprezzo anche collezioni minimali...ma ultimamente mi sembrano tutte uguali, come se fossero disegnate dallo stesso stilista...

    ALEXANDRE

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