giovedì 6 ottobre 2011

Le pagelle: MIU MIU SPRING SUMMER 2012


Non è alternativa, non è avanguardistica, non è concettuale. E' solamente sciatta. Una collezione in evoluzione: minimalismo che diventa massimalismo. "Il mio pieghettato non è quello usato dagli altri" dice Miuccia: io lo definirei peggiore. Le camicie sono abbondanti, nere o grigie, hanno braccia e polsini lunghi che accartocciano il popeline lungo tutto l'arto. Le gonne, grazie a due cugni frontali, si svasano verso il basso a disegnare un calice capovolto, anche nella versione di pizzo, rosso o grigio, che doppia le sottane micro pieghettate. La giacca ha il collo assente ed un scollo efferato tagliato appena sopra il seno, una barca decisa in cui le spalle delle camicie si inseriscono: si chiude sul davanti con un nastro di velluto nero. Le mantelline in mulé di velluto mantengono la stessa soluzione aggiungendo però un effetto tendina che diventa quasi un nonsense. Borse piccole con chiusura a scatto, colorate, e scarpe a punta rialzata tipo il genio della lampada. Patchwork per le soluzioni finali, con motivi scalda sonno al limite del sopportabile. Come dice proverbio masai: come plaid non vestire mai. Fastidiosissima. 3!

2 commenti:

  1. Una delle collezioni più brutte (nel senso Brutta brutta brutta) che io abbia mia visto....

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  2. orrenda...avete notato le scarpe?

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