Una collezione che sa di domestico: il giorno di Gianni Serra è per attiviste politiche, decentrate a sinistra, una freccia scagliata a centrare un bersaglio, quello della cultura. Non c'è spazio per il glamour in questo guardaroba rarefatto, lapidario, ruvido di linee e segmenti incidenti che raramente si piegano in una linea morbida, fatta di garze e cotone. L'equilibrio è un ago piantato, saldo, tra il guardaroba maschile e il guardaroba femminile domestico, una meridiana che segna le ore del giorno fino alla sera dove l'abito lungo rimane controllato e fluido, razionale come una camicia, scivolato come un bulbo appena aperto. Il rigore intellettuale si accentua nella scarpa: una ciabatta bianca, bassa, d'appartamento, che allontana da ogni ricercatezza tipicamente femminile... da ogni civetteria. Turchese cielo, bianco ottico, corda e grafite per un'assoluta meraviglia.
Bellissime foto, splendidi i capi
RispondiEliminaSara
Troppo troppo minimal. Pardon.
RispondiEliminaE beh... il minimal è minimal... il minimal non minimale non è minimal!
RispondiEliminaI like!!!
RispondiEliminaFrancesca77