martedì 1 novembre 2011

Le pagelle: KENZO SPRING SUMMER 2012


Scioccante questo re-styling di maison Kenzo che, dopo gli eccessi esotici di Takada e i romanticismi legati alla tradizione di Antonio Marras, con Umberto Leon e Carol Lim verte verso uno street style molto acceso, minimale e pratico, che ricorda un pò Van Noten e un pò Hermès by Lemaire. La maison si rifà il trucco, ma in realtà è un vero e proprio lifting efferato, alla Mcnamara&Troy, che interessa l'anima del brand ora proiettata verso un pubblico giovane ed un guardaroba trasversale. Nylon verde bandiera, rosso e blu, chiffon, piqué e cotone bianco e nero per una bracconiera raffinata che indossa camicie leggere stampate con motivi a rete (deliziose) su shorts, gonnellini svasati e pants attillati scanditi alla bisogna da bottoni a scatto e stampe bird, delicate e grafiche. Una scarpa con tomaia a sacchetto incornicia il collo del piede. Dimenticate la poesia di Marras, la vampa delle impressioni ora è un led chirurgico, commerciale, più freddo ma sicuramente più luminoso, capace di raggiungere settori che forse, in precedenza, erano rimasti troppo all'ombra. Bellissima, molto leggera e fruibile, propone capi allettanti adattabili ad una pluralità di contesti... è un punto che segna un nuovo capoverso! Un 8 e mezzo.

8 commenti:

  1. QUESTO NON E' KENZO!!!!RIVOGLIO MARRAS!!!LE ESAGERAZIONI DI COLORI, LE ISPIRAZIONI ESOTICHE EVIDENTI ERANO PARTE DEL DNA DELLA MAISON!!!CHE E' STA STORIA!???!!:(

    ALEXANDRE

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  2. macchè...collezione buona, non è vero che sia estranea totalmente ai codici estetici di Kenzo...tant'è che fa anche un po' Japan...forse è piu' corretto dire che ultimamente Marras da Kenzo era un po' troppo Marras e meno Kenzo...

    robs

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  3. guardati le collezioni degli anni 80' e dopo ne riparliamo...

    ALEXANDRE

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  4. si', appunto. Non sei l'unico che conosce le collezioni degli anni 80. PERO' non amo decontestualizzare le cose....

    robs

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  5. -_-°...lasciamo perdere, obbiettivamente questa collezione non rispetta l'archivio kenzo ma è soltanto una delle solite collezioni "concettuali" scopiazzate allegramente da altri marchi che non hanno nulla a che vedere con il mondo kenzo.

    ALEXANDRE

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  6. Lasciamo perdere....la tipica risposta di chi non sa argomentare una tesi.

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  7. E' una cesura col passato... neanche tanto velata, un atto volitivo dei nuovi designer di fronte forse alle difficoltà odierne del marchio di emergere in una giungla fittissima di marchi. il ponte dialogico c'è, qui è minimizzato in uno sporty che prima forse nn c'è mai stato. D'altronde i tempi cambiano e si cerca di restare a galla attualizzando i linguaggi. Marras era troppo Marras... ma sicuramente parlava al cuore. Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse avere l'ardire di non rinnovargli il contratto. Però ancora è troppo presto per dare dei giudizi... risulterebbero affrettati. La collezione rimane una buona collezione.

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  8. senti "anonimo" vedi di fare il paternalista e il polemico con qualcun altro, anche perchè non ti dimostri affatto corretto ad attaccare qualcuno che ha le idee diverse dalle tue, che in quanto tali devi rispettare...e non tirarmi fuori la storia della tesi che tu non hai neanche provato ad argomentare quello che hai detto!!!

    ALEXANDRE

    ALEXANDRE

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