venerdì 27 gennaio 2012

Le pagelle: JEAN PAUL GAULTIER HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2012


E io che pensavo che fosse una collezione tributo alle pricipessine delle favole ho subito dovuto rivedere la mia posizione appurando che il motore che ha generato questa collezione é Amy Winehouse che tra l'altro si starà rigirando nella tomba come un pollo allo spiedo.
C'é tutto il Gaultier che non dovrebbe mai esserci: bustini, tette a punta, colori fluò, filet, pizzo, piume. Una collezione calamita che vive come se fosse stata lanciata giù per un pendio calamitando a sé tutto quello che si frapponeva tra lei e la meta finale. Un secchio di roba buttato sulle modelle alle cieca, senza neanche un pastore tedesco che faccia da guida tra i numerosissimi pericoli della collezione. E come se non bastasse: ad una modella alta 1,58 cm ne sussegue una alta 1,80.
L'enfant terrible.. ma di terribile ora rimane solo questa collezione collezione elettrizzata al gusto di citrosodina, le modelle conciate come una capra pelosa dopo una settimana di scirocco ed un'ispirazione tradotta in modo aborracciato.
E pensare che Jean Paul a me sembra così simpatico. 4!

3 commenti:

  1. http://www.vogue.it/magazine/blog-del-direttore/2012/01/26-gennaio

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  2. come una capra pelosa dopo una settimana di scirocco?????

    muoio.
    o forse sonog ia morto e non lo so....

    AHAHAAHH DAVVERO TOP TOP!
    la collezione...no vabbe, no comment...
    hai gia detto tutto tu!

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  3. @Andrea: Ci sta tutto.. ma nessuno veste di memoria.. se Gaultier ha inventato il corpino appuntito nessuno nel 2012 andrà a comprare il corpino appuntito... Molti delle soluzioni create da gaultier, proprio perché altamente caratterizzate, oggi risultano anacronistiche datate. Come se uno necessariamente dovrebbe mettersi in casa un mobile ottocento, o una tenda di velluto ricamato oro, o una dormeuse... solo perché sono pezzi che hanno fatto la storia dell'arredamento. Un conto è la storia e un conto é quello che della storia si puuò prendere per andare oltre la storia stessa. Diciamo che quell'articolo scritto da Franca é una delle cose più ipocrite che abbia scritto considerando il fatto che magari lei è la prima che non indosserebbe mai e poi mai un Gaultier. Inoltre il tutto si esacerba considerando che oggi sono tantissimi i designer che offrono ottimi prodotti a livello di design... e in maniera del tutto naturale la gente compra ciò che bello non ciò che é storico. La storia, nel mondo della moda, funziona solo quando é celebrata nei musei o é riadattata ai contesti e al presente (meglio ancora se al futuro).

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