giovedì 15 marzo 2012

Le pagelle: MARCO DE VINCENZO FALL WINTER 2012 2013


Un'eleganza nuova ed una maturità conquistata: Marco De Vincenzo collezione dopo collezione affina il proprio linguaggio eliminando il capriccio per un leggero quanto "doveroso" imborghesimento! C'è molto rigore, una pulizia che prende forza nella sorpresa del dettaglio, qui defilato, mai arrogante, di grande raffinatezza. La camicia si infila in una gonna a tubo, è cinta da una vita alta che ne sottolinea il suo status minimale, la concretezza delle linee, l'essenzialità architettonica. Ed è all'architettura romana che s'ispira De Vincenzo quando sulle superfici realizza un ton sur ton di placche e perni, di tagli, stampe di marmi e fessure che ricordano l'architettura fascista nella "rilettura" di Tadao Ando. La silhoette rimane sempre slanciata, incartata in un meraviglioso popeline, in georgette flottanti o in scatole di pelle, in tutta la sua verticalità. Un "peccato" le scarpe con dettaglio in pelliccia: un pugno nello stomaco in stile Balboa.. - 2 punti. Un 8!

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