Mai visto niente di così terribilmente francese, neanche un omosessuale con la erre moscia che canta "Voulez-vous Paté avec moi". Raffinatissima, si apre con una gonna brillante al ginocchio, fluida e svasata, di una vernice prune abbinata ad un dolcevita a coste nero, presente sempre in varie tonalità, per un look intellettuale made in France '68 per poi evolversi, attraverso devoré color grafite, organze, tonalità carbone e malachite e piccoli abiti a sacco, in un lussuosissimo gold con lavorazioni effetto foglia oro spellata o con applicazioni geometriche di micro paillettes per un mood tribale, un pò anni 20, da vivant dans la ville. Dagli anni '20 si passa presto agli anni '70, con influenze che interessano i capi in maglia e i top-felpa caratterizzati da elementi in velluto riflettente, tattile e luminoso. Un'ottima prova per Marcel Marongiu che reinterpreta l'archivio della maison francese con una sensibilità accecante e con un grandissima attenzione al particolare: un 8 e mezzo
NON LA CONOSCEVO
RispondiEliminae chi la conosceva??;) comunque tranne questo, la collezione è a dir poco favolosa, in ogni singolo dettaglio...ma sinceramente non la trovo così francese (cioè forse la francia da clichè si)!!!comunque bellissima!!!<3
RispondiEliminaALEXANDRE
Beh Guy Laroche non esiste mica da ieri eh...
RispondiEliminagrazie tante...è concesso non conoscere una marca??
RispondiEliminaALEXANDRE