martedì 26 giugno 2012

CHRISTOPHER KANE RESORT 2013


Non c'è cosa peggiore di una collezione di Christopher Kane che tutto sembra tranne che di Christopher Kane. E questo è un caso del genere. Potrebbe tranquillamente passare per una di quelle cose anonime alle Jason Wu o per una di quelle presentazioni di famosi e quantomai ignoti designer americani che, pur facendo parte del circolo ufficiale degli eletti della fashionweek newyorkese, continuano a partorire soluzioni di cui mai nessuno parlerà mai e, ancor peggio, ricorderà. Niente must, nessuna idea, si deambula tra plissé, pizzi regolari e stampe floreali, come un'anima in pena con ai piedi un sandalo alla tedesca, i Birkenstock, di quelli che ogni volta che ne vedi un paio in giro, portati magari con i calzini bianchi di cotone, pensi "quasi quasi mi faccio scappare il dobermann". Unica nota di divertimento le cinture clutch che ricordano quelle di sicurezza delle auto: ma sicuramente non basta una sola nota ludica a restituire a questa collezione quella dignità che il suo marchio ha conquistato nel tempo.

1 commento:

  1. Mi piacciono i tuoi commenti!
    Pertinenti , lucidi e liberi.
    :-))
    Ottimo lavoro!
    Livio

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