A distanza di un pò di mesi da WION, che ho volutamente boicottato, punto l'attenzione su Mario Chiarella. Giovane designer fresco dell'officina WION che si ritrova ad esporre durante la SS 2013 a Milano presso Palazzo Morando e La Rinascente Milano. Ci volevano un paio di grucce appese ad uno stand d'alluminio per dare voce ad una collezione che trova nel total white la sua anima poetica.
Ricorda un pò un vecchio Giambattista Valli, con questi volumi cocoon e questo gioco sorprendente di origami iridescenti germogliati come boccioli su neoprene e tessuti carta-cotone.
Il nitore del bianco assoluto struttura un meraviglioso candore sugli abiti crudi negli orli (un dettaglio che riconduce l'intera collezione ad una dimensione più handmade) mentre l'iridescenza del pvc colorato e i giochi di perle e cristalli conferiscono una brillantezza defilata in una serie di punti luce timidi sui colli e sulle decorazioni frontali.
Funziona molto di più appesa: saranno stati lo styling o le modelle sbagliati ma in passerella la collezione ha perso gran parte dell'allure e della poesia che conserva già solo restando appesa ad uno stand. Un gran bel lavoro, raffinato, delicato, per chi ha nostalgia e voglia di ritrovare le belle cose.
Prodotta e distribuita da Laura Strambi by Yoj
capi davvero raffinati...
RispondiEliminakiss
vendy
ps: new first outfit post
http://www.simplelifeve.blogspot.it/2012/09/outfit-last-sunny-day.html
In passerella l'ho trovata BRUTTA (per quanto la migliore a Wion, data la delusione della Casasola, e dato che anche il bolerino di topo gigio vestito da donatella versace sarebbe stato meglio di tutto quello scempio). Vuoi lo styling, vuoi le modelle sorridenti che manco postalmarket, vuoi una tremenda scelta nella musica (the dog days are over by Florence, che va bene forse per l'aperitivo di laurea!)...ora qui qualcosa di buono c'è, soprattutto se lo confrontiamo al NULLA da cui erano composte le collezioni di WION....io però ci vedo un certo, come dire, pressapochismo. Mi sembrano soluzioni prese e buttate li' cosi'...tanto per. Il bianco mi sembra più una scorciatoia che una scelta.
RispondiEliminaQualcosa fa un po' Covherlab in versione white e con qualche perlina e una balza...boh. La vecchiaia mi rende acideh.
In ogni caso fatti bene.
robs
QUANDO UNA VECCHIA CHECCA ISTERICA E' NULLA, IL COMMENTO E' ZERO
EliminaMade in Anna Tatangelo?
EliminaIo la scelta del bianco la trovo una scelta raffinata. Il total white se da un lato può essere gigione dall'altro annulla qualsiasi forma. E non si può dire che qui le forme non ci siano. Non so la selezione musicale chi l'abbia fatta (diciamo che per un defilè io avrei scelto dell'altro...) e per un certo verso ti dò anche ragione ma non sul pressapochismo. C'è molta ricerca del dettaglio tant'è che Chiarella non si è fermato all'ormai abusatissimo origami ma all'interno ci ha inserito dei riverberi colorati soffusi con del pvc colorato. le forme sono coerenti le une alle altre e mai ripetitive. Avrei eliminato i colletti decorati... ormai sono diventati troppo modaioli... ma parlare di pressapochismo mi sembra esagerato.
EliminaGuarda la mia impressione è data sicuramente da quanto visto in passerella...da questi scatti non riesco nè a capirci molto nè a vederci tutto quello che vedi tu. O meglio vedo delle cose che incontrano anche il mio gusto ma che non mi sembrano nulla di nuovo. Non dico che non sia bella... Poi io parlo di sensazioni mie, quindi facilmente opinabili, anche dandomi della checca, e ci siamo, isterica, pure, vecchia...mah, non direi. Quindi inviterei l'anonimo ad abbandonare la via dell'attacco personale in virtù di quella dell'ammore.
Eliminarobs