Giunge abbastanza in ritardo questa collezione di Gucci: dopo stagioni di opulenza e super lusso ecco un minimalismo romantico che arriva come una citazione (neanche tanto celata) del lavoro di Chiuri e Piccioli per la maison Valentino dell'ultimo periodo (soluzioni fortunatamente abbandonate dopo un doppio turno di stagioni per passare ad altre proposte formali decisamente più interessanti). Come se Suzy Menkes si mettesse a riscrivere 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire. Silhouette semplici, forme dritte, movimentate da macro ruches, volant, corolle germogliate e fiorite sui colli, lungo il braccio, sull'orlo delle maniche, che disegnano deliziosi effetti conchiglia. Piccolissime le costruzioni di coralli sulle tuniche tendono una mano all'etnico dei più raffinati, quello che nasce su un fondo unico di bianco o turchese, sul pitone o sulle macro piume stampate. Nero per la sera, con inserti rete che rafforzano quel legame con maison Valentino rintracciato all'inizio, che si accende in un bianco totale e totalizzante. Rosa corallo e giallo zafferano brillante, verde menta e electric blue, sia in full color che come fondo per turbinii di piume colorate. Frida Giannini sembra voler resettare il percorso che l'ha vista fare la spola tra la musica e gli anni che hanno caratterizzato la seconda metà del 900, attraverso il rock, il punk, il glam. Tutto per cosa? Per qualcosa che è stato già ampiamente presentato nelle stagioni scorse, per un lavoro troppo simile al discorso intrapreso da altre maison. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Gucci quello che è di Gucci... cioè un 5.
Io l'ho trovata molto dispersiva, senza un vero punto di riferimento...e ovviamente anche terribilmente già vista! Peccato!
RispondiEliminaALEXANDRE
Io avrei dato meno...ma del voto chissenefrega in fin dei conti! Vergognosa la copia (fatta anche piuttosto male) di Valentino, passando per costruzioni usate da Valli (che certo con l'universo Valentino fa rima baciata (con la lingua))...senza dimenticare una ennesima e fastidiosa digressione sul pitone. Poi c'è la stampa un po' alla Pucci (vedi primo outfit nel collage) e un certo senso di nonsense a condire il tutto. Quel che è peggio è che questa collezione ce la troveremo ovunque: copertine, editoriali, Vogue, Elle, DonnaModerna, CHI...vabbeh almeno su quest'ultimo ci starà bene!
RispondiEliminarobs
Concordo né brutta né bella ,ma scialba.
RispondiEliminaLuca