mercoledì 3 ottobre 2012

Le pagelle: ALEXANDER MCQUEEN SPRING SUMMER 2013


Orrore. Un museo delle cere, dove tutto oltre che finto è anche morto. Malgrado l'ispirazione iniziale, le api e l'alveare, elementi suggestivi di un mondo che se non è magico è misterioso e che potrebbe generare chissà quale fiaba per gli occhi, tutto si riduce ad una pantomima di una pantomima di Alexander McQueen.
L'unico obiettivo che si sembra perseguire è caricare il capo di decorazioni, ore ed ore di lavoro, dando vita a collezionI sovraccariche di elementi che più che strutturare la favola la annientano definitivamente.
Dalle api ai viados il salto è stato breve... entrambi sono parenti vicini delle lucciole. Ma con le lucciole questa collezione non condivide assolutamente il potere di generare luce, di illuminare e creare la magia.
Inutile stare qui a cercare di dare senso a ciò che forse un senso non ce l'ha. Sembra l'aula di decorazione di un'Accademia di Belle Arti, con docenti ed alunni abituati a pensare che la couture passi attraverso l'abbondanza, l'800 e Art Attack. Imbarazzo. Zero.

2 commenti:

  1. l'inizio prometteva bene ma dopo...no comment

    ALEXANDRE

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  2. Dalle api ai viados il salto è stato breve... entrambi sono parenti vicini delle lucciole. GENIALE!

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