domenica 31 gennaio 2010

Nina Ricci Spring Summer 2010 Ad Campaign

sabato 30 gennaio 2010

New Look Collage: Valentino HC-Givenchy HC

Dress: Givenchy HC SS 2010
Leggings, shoes and band: Valentino HC SS 2010

venerdì 29 gennaio 2010

Stella Mc Cartney Spring Summer 2010 Ad Campaign!

Valentino Haute Couture SS 2010 Video & Interview



Valentino Haute Couture Spring Summer 2010 Accessories... nel guardaroba di Moda in Segni




Couture SS 2010!

In ordine di preferenza:

1) Givenchy by Riccardo Tisci
2) Valentino by Chiuri e Piccioli
3) Armani Privé
4) Dior by John Galliano
5) Chanel by Karl Lagerfeld
6) Jean Paul Gaultier
7) Anne Valerie Hash
8) Elie Saab
9) Maison Martin Margiela

giovedì 28 gennaio 2010

Valentino Haute Couture Spring Summer 2010... qualcosa in più!

Attenti alla donna Valentino vestita haute couture: può essere anche una voluttuosa pianta carnivora, un leggiadro e ingannevole insetto, una bellissima e velenosa farfalla. Elegante metafora maschile per rendere l'idea dell'eterna pericolosità femminile? No, piuttosto un modo per spiegare quella che stavolta è davvero una svolta sulla scena della più blasonata maison italiana.

Valentino oggi si presenta in passerella, a Parigi, con abiti d'alta moda lavoratissimi e preziosissimi ma inusitatamente leggeri e 'destrutturati': l'aggettivo non rende giustizia a una collezione ovviamente molto sartoriale, dove lo studio della struttura è parte fondamentale del lavoro, ma dà l'idea di una certa 'nonchalance', di una lievità colorata e lavorata che si posa sul corpo quasi per caso, con un colpo di vento.

Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, i due stilisti alla guida globale della creatività Valentino, hanno immaginato un eden virtuale, pericoloso e magico, un tantino ossessivo e inquietante, ma molto contemporaneo: la scena della sfilata è molto cool, animata dalle proiezioni, vegetali e digitali, di una videoartista americana, Jennifer Steinkamp. Perché occorre - spiegano i due - far piazza pulita di una certa immagine retro rimasta appiccicata all'alta moda che oggi, più che mai, interseca l'arte moderna.

Facciamo una domanda banale, ma inevitabile: vi state liberando del 'complesso' del maestro Valentino Garavani? Maria Grazia, con aria sincera, risponde così: "Non ho mai sentito il peso della tradizione, anzi ne sono orgogliosa, mi appartiene profondamente. Non credo di avere un'estetica diversa, credo che se Valentino avesse la nostra età, oggi farebbe anche lui un'operazione analoga alla nostra. La couture deve esssere sperimentazione".

Dunque, questa alta moda, apparentemente senza costruzione, del genere 'me la infilo e vado', è pensata - questo è certo - per le nuove ragazze cool del ricco mondo internazionale. Quelle che si potranno permettere di spendere, o far spendere, perfino 200 mila euro per un abito da gran sera che scivola addosso come una cipria sottile e diventa uno strascico di fiori che galleggiano sull'acqua come ninfee. Per dare meglio l'idea della collezione, si può dire che i colori, come risultato finale, nascono dalla stratificazione di impalpabile chiffon e dalle lavorazioni, con un effetto di trasparenze cangianti, di sfumature che ricordano le ali delle farfalle.

Vestiti lunghi e cortissimi, apparentemente senza sostegno. Leggings in chiffon pieghettato come l'alta moda impone, blusa-giacca di piume o di organza cut-out, pants da biker in versione couture, stivali di chiffon drappeggiato. Nero e cipria convivono con tinte fluo: una giacca in organza leggera, di forma nuova, si avvolge sul corpo per finire con un'ala di cristalli scuri. Un caban in cashmere estivo e chiaro, tutto intarsiato di tulle a sua volta ricamato, rende l'idea di un nuovo camouflage d'alta moda, per una donna-camaleonte.

"L'alta moda è un lusso privato" dice Pier Paolo: per questo le modelle, dalla bellissima sedicenne Jac (al suo esordio parigino ma già un'icona per Valentino) che apre la sfilata, alla 'principessa punk' Alice Dellal (sorella del fidanzato di Charlotte Casiraghi) hanno gli occhi velati da un nastro di organza che diventa quasi una acconciatura da Avatar, ma pensare al film per questa alta moda sarebbe troppo banale. Per festeggiare il nuovo look couture, stasera dinner di gala nella maison di place Vendome per un'ottantina di privilegiati, e poi ballo per 150 ospiti, ovviamente la gioventù dorata, il futuro prossimo dell'alta moda Valentino.

(source: fashionmag)

Le pagelle: VALENTINO HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010


Dalle ombre della couture precedente alla luce del paradiso terrestre, l'eden si popola di strane creature, di fenici dalle piume di fuoco, di volatili del paradiso carichi di sfumature carioca, un crocevia tra il carnevale di Rio e quello di Putignano.
Phillippe Tracey ci riprova, questa volta proponendo una benda sugli occhi con volute posteriori e maxi fiocchi che citano gli accessori dell'ultima couture di Valentino Garavani.
Punk couture fino al midollo con leggings di organza drappeggiata o incrostata, scarpe arcobaleno o con foulard da legare al collo del piede (molto simili a quelle proposte in maison Fendi per la SS 2010), abitini inguinali rosso fuoco intensissimo o più sognanti e quindi ricamati di mille fili paralleli con orlo rosa shocking.
Più che una couture un esperimento. Chiuri e Piccioli trasformano l'opportunità Valentino in un banco di prova continuo capace di sorprendere con collezioni slegate una dall'altra e perfettamente antitetiche, accomunate solo dalla profonda necessità di rintracciare una propria identità conducendo avanti un brand con evoluzioni sempre nuove.
Fortissime le assonanze con le ultime collezioni di Ghesquiere per Balenciaga... c'è chi già parla di una tendenza di gusto nuova e punk-romantica: il Valenciaga mood.
Bellissimi alcuni outfit, altri molto meno, i colori non aiutano, sono molto acerbi, dissonanti, acidi, e le silhouette molto poco couture.
Il signor Garavani si starà sicuramente mordendo i gomiti dalla rabbia e dalla disperazione.
Per me è un 7, speriamo in qualcosa di meglio con la RTW FW 10/11. L'abito di riferimento di Moda in Segni: il primo da destra... fantastico!

mercoledì 27 gennaio 2010

Valentino Haute Couture Spring Summer 2010 (Preview)



















Le pagelle: JEAN PAUL GAULTIER HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010


Il Mexico, una regina azteca, i pirati, le palme, l'Estathé alla pesca e molta molta teatralità per questa couture disegnata da Jean Paul Gaultier. Sempre al limite del costumismo questa volta si indagano le dimensioni più suggestive della cultura azteca, i costumi messicani e il piratismo del Mare dei Caraibi. Palme si disegnano sugli abiti da gran sera e su giacche strutturate (un motivo che si spinge al limite della creatività nel momento in cui una foglia diventa una singolarissima borsa) che si scompigliano nell'abbinamento col denim, nella setosità delle frange e nelle applicazioni floreali.
Molto belle alcune decorazioni realizzate con macro applicazioni di ricami girasole-peonia e alcune armature metalliche che ricordano la donna guerriero di casa Versace. Leggerezza, divertimento e un bel pò di kitsch non mancano in questa collezione carnevalesca pensata dall'enfant terrible della moda. Molto bello l'effetto piuma dato ai tessuti con lavorazioni origami, un pò troppo pesanti invece le intrecciature che appesantiscono molti outfit.
Come ogni volta Gaultier si dimostra sempre fuori dal coro, un contraltista di punta, romantico, con una concezione del fare moda molto simile a quella concepita da Pierre & Jill nella fotografia. Lontana dal mio gusto personale e molto combattuto regalo un 5 e mezzo. L'abito di riferimento di Moda in Segni: il quinto da sinistra.

Le pagelle: ELIE SAAB HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010


Se con Givenchy abbiamo rintracciato delle citazioni del Valentino moderno con Elie Saab si ritorna al passato e alle teorie estetiche del Garavani maestro.
Vecchia come il mondo, una couture dallo spirito archeologico che rivanga una dimensione del fare couture sorpassata anche dal più tradizionalista dei designer in circolazione.
La sagra dei ricami, delle paillettes, del pizzo chantilly, delle micro applicazioni... tutto è profondamente romantico, l'effetto bomboniera completa di confetti Falqui con cuore di mandorla tostata è assicurato. E' tutto quello che una couture nel 2010 non dovrebbe essere mai: banale, una copia di una copia di una copia.
Morta con il primo outfit la collezione si decompone con l'ultimo, una sposa insaccata di tulle come un salame nella sua plastica sul banco della salumeria. Uno zero assoluto.

Le pagelle: GIVENCHY HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010

Si scava sotto i sogni, i polpastrelli nella terra, per stanare quell'inquietudine dolorante, per farla emerge dall'ombra pastosa nei suoi riccioli di seta attraverso armature di luce notturna, reminiscenze neo gotiche in bilico tra paradisiaco e demoniaco. Profonda, un pozzo dove è caduta la luna, questa couture disegnata da Riccardo Tisci è un'ombra cucita tra presente e passato, un pezzo di universo che si ripercuote sulle giacche popolate di segni misteriosi, lontani come cerchi nel grano, silhouette contorte e accese di meccanismi che aprono le porte di una nuova percezione dove tutto appare come realmente finito.
Sognante come sempre, il linguaggio è sempre quello ma questa volta si carica di una durezza scagliata tra la paura e la malinconia. Meraviglioso l'abito di ruches come pure il long dress rosa con corpetto di cristalli e orlo spumeggiante di mini ruches, la camicia in voile di seta con maxy creste e tutte le decorazioni in fil di metallo. Bellissimi i motivi che si disegnano sui tailleur, sembrano codici cifrati giunti da un universo parallelo.
Intensa e commovente nel suo lirismo a volte scade in un feticismo senza senso e in outfit che danno un'idea di sconveniente incompletezza. Il resto è pura poesia: un 8.

martedì 26 gennaio 2010

GIVENCHY HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010 (Look Book Collections)

ARMANI PRIVE' SPRING SUMMER 2010 (Look Book Collections)

Donatella Versace desnuda!

Mamma mia... peggio di un cadavere senza tegumenti! Almeno col cadavere stai tranquillo, dici: è morto! Ma questa si muove ancora... ma come fa? Le tette sembrano delle bolle piene d'acqua... se le sarà riempite col Crystal ball?

Le pagelle: CHANEL HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010


Colorata e giocosa, al limite col carnevalesco unisce la dimensione lagunare di Venezia sotto martedi grasso ai goticismi tipici dell'anziano couturier... insomma Karl Lagerfel le vuole tutte a sua immagine e somiglianza, fino al parrucco, tipicamente francese, ottocentesco e al contempo draculiano. Deliziose le forme ascitte dei primi outfit che ripudiano l'orpello della decorazione copiosa, della passamaneria a tutti i costi, per colorarsi di tinte che vanno dal lavanda al salmone, illuminate da elementi catarifrangenti come guanti e applicazioni a specchio che rischiano a volte di far scadere l'outfit nell'effetto pollo ruspante nel Domopak.
L'asciuttezza dei primi outfit ben presto si stempera sotto montagne di tulle arruffato, drappeggi, sbrilluccichii e specchiature tramutando la stitichezza iniziale in una terrificante diarrea. Qui urge l'Imodium con le sue proprietà astringenti e contenitive. Peccato, l'idea iniziale, accorta, asciutta, quasi essenziale, si carica di troppe tensioni romantiche: neanche il Garavani negli anni 80 aveva osato tanto. Molto combattuto regalo un 6 anche se fondamentalmente non sarei neanche per la sufficienza. L'abito di riferimento di Moda in Segni: l'ultimo da destra nel collage... delizioso.

Le pagelle: ARMANI PRIVE' SPRING SUMMER 2010


Re Giorgio sceglie la luna... il linguaggio diventa lunare ed alunnare viste le voci insistenti sul suo addio alla moda e sul fatto che ormai la maison è guidata da un team a lui molto vicino.
Su un cielo grigio e blu notte sonnecchia uno spicchio di luna: un risvolto, una spilla, un bottone... tutto la ricorda. Romantica e terribilmente sartoriale, il taglio è morbido e si irrigidisce sui tessuti, un circuito luminoso, abbagliante e grazioso, sicuramente già visto ma rasserenante. Particolarissimi i capi realizzati in fili di metallo battuto, sembrano citare la collezione luminosa di Gabriele Colangelo per la SS 2010: e non è assolutamente un caso visto che il tema della luce costituiva l'intero leitmotiv (Clicca QUI per il confronto).
Esilarante il tentativo di creare forme "nuove", l'abito medusa (o piastrina) diventa l'elemento comico che vivacizza l'intera collezione con uno scivolone al limite del ridicolo: la modella sembra essersi ciappata in uno di quei sacchetti termosigillanti che preservano il guardaroba col sottovuoto durante le altre stagioni.
Tendenzialmente si legge la voglia di ritornare ad un linguaggio classico, di tradizione, tipico della maison Armani, che può non piacere ma è ampiamente riconoscibile. Un 7 (anzi rettifico, un 8). L'abito di riferimento di Moda in Segni: il tailleur di fil di seta degradé battuti (il primo da destra).

lunedì 25 gennaio 2010

CHRISTIAN DIOR HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010 (Look Book Collections)

Le pagelle: CHRISTIAN DIOR HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010

La fiaba di Galliano per Dior comincia da qui, da un corso di equitazione condotto da una giovane cavallerizza nata nel 1823 e immortalata in una litografia romantica di Daumier. Giacche strizzate e lavorate con drappeggi tridimensionali abbinate a gonne asciutte alla caviglia, declinate in colori vivaci: menta, fragola, mela rossa, lime... il sogno di Dior continua con lo stesso alfabeto delle precedenti collezioni introducendo però un elemento nuovo, qualche sfumatura inglese, nelle silhouette e nelle acconciature. Pieno stile Dior by Galliano, nulla di sorprendente: John sembra aver spostato i manierismi barocchi nel marchio omonimo prediligendo per la direzione della maison francese un linguaggio che riprende degli argomenti ben indicizzati dal grande maestro rinvigorendoli con idee neanche tanto nuove.
Barocchissimi gli abiti finali, una torta nuziale a più piani in cui calarsi per poi portarsi a spasso. Pulita nelle linee, asciutta nella figura nonostante tutte le sartoriali apofisi che nascono a destra e a manca... io sarei per un sereno 7. Abito di riferimento di Moda in Segni: quello verde centrale... delizioso.

Le pagelle: ANNE VALERIE HASH HAUTE COUTURE SPRING SUMMER 2010


Cominciano le couture e noi ritorniamo alle nostre cattivissime pagelle.
Questa volta ad aprire le danze dei nostri scrutini la collezione di Anne Valerié Hash che di couture non ha niente se non un intento di alta moda spezzato già col primo outfit e ricondotto al solo motivo "prezioso" della seta e dell'organza vanificate da tagli banali e contrasti materici senza senso. Se questa è couture con il RTW ho paura che possa venirmi un attacco di panico.
Banale, vuota e soprattutto triste, specialmente negli outfit della Lazarenu che è ridotta a ricordarci la signora del piano di sotto con il grembiule di Hello Kitty. No, no, non ci siamo. Zero.

Balmain SS 2010... nel guardaroba di Moda in Segni

Emilio Pucci Pre Fall 2010

domenica 24 gennaio 2010

Balenciaga Spring Summer 2010 Complete Ad Campaign








BCBG Max Azria Spring Summer 2010 Ad Campaign (Complete)


Giocosa e delicata.. perfettamente a metà tra Versace, Pucci e Balenciaga by Nicholas Guesquiere questa collezione è un fiore all'occhiello della SS 2010 newyorkese... e quest'Ad ne riprende perfettamente in leitmotiv!


I'm a Barbie girl in a Barbie world... fantastico!