venerdì 30 settembre 2011

Le pagelle: CHRISTIAN DIOR SPRING SUMMER 2012


Se ne va John Galliano e la maison riacquista una dimensione nuova. Zero baracconate, niente caciara, solo ed esclusivamente vestiti. Leggermente essenzializzata, più pratica, quasi totalmente archivio, presenta volumi più asciutti grazie all'utilizzo della pelle, lucida, e a tessere di madreperla colorata usate come decoro musivo sui capi. Gli scolli, a barca, hanno una punta leggera verso il basso ed incorniciano il colletto di una camicia come un'asola con un bottone, mentre per il cocktail lo chiffon libera il corpo dalla rigidità delle costruzioni, in stampe mosaico multicolor, piccole ruches e fiocchi. Rosso, nero, rosa carne, grigio e carta da zucchero. Per il lungo un color block organizzato con trasparenze, colore e pizzo. Bella, ha una freschezza nuova nonostante sia tutto archivio, ma palesa una necessità di cesura che qui è completamente realizzata... prima del prossimo cambio di guardia. Un 7.

Le pagelle: RICK OWENS SPRING SUMMER 2012


Sempre tendente al monacale, con sfumature "internamento" raggiunte con un bianco totale, cartaceo, costruito con capi ampi per spalle e busto, un over che disegna forme a carapace sotto cui si anima una gamba coperta da tuniche effetto lenzuola. Le spalle, tondeggianti, seguono il braccio con una mezza luna paffuta fermandosi sul gomito, nette, realizzando un vaso tronco in cui l'arto superiore si installa; un vaso che scivola come un peso, a metà collezione, verso l'avambraccio costruendo un arto a tulipano con una campana che giunge sino alla mano. Grigio e cremisi, come ulteriore dettaglio, colorano la collezione di toni ieratici: una riflessione che si sviluppa cosciente e silenziosa e si allarga come un'olio sul tessuto inducendo la collezione, sporadicamente, verso un orizzonte scandito da geometrie raffinate, matematiche. La conclusione spinge i capi verso un origami morbido che increspa le superfici in una tridimensionalità timida che si lancia dalla cuffia dei tank top sul collo, come una bracciata nel mare. Black and white razionale, simmetrico, costruiscono un dialogo calmo tra i vari materiali (nappa, doppio cotone) attraverso tagli ed intrecci a griglia della pelle sulle maniche. Lo stile di Rick Owens c'è tutto come anche l'impegno di creare sempre qualcosa che vada al di là dell'armadio: un 9.

giovedì 29 settembre 2011

Le pagelle: BALENCIAGA SPRING SUMMER 2012


Tutti in piedi per la collezione Balenciaga Spring Summer 2012 disegnata da Nicholas Ghesquière... vuoi perchè le panche non hanno retto il peso degli invitati, vuoi perchè comunque qualcuno alla fine si sarebbe alzato a dar via ad un'ovazione totale meritatissima. La rovinosa caduta dei posti a sedere, nonostante il disagio iniziale, ha sortito l'effetto desiderato: per la prima volta, da che il mondo è il mondo, Suzy Menkes ha osservato per grazia di Dio una collezione sfilare, dall'inizio alla fine, senza smanettare stravaccata sulla seggiola il suo I-pad (la postura eretta evidentemente non conciliava gli smanettamenti)! Per fortuna, perché prima o poi qualcuno gliel'avrebbe preso dalle mani e gliel'avrebbe fatto volare dalla finestra. Affilata, croccante, poggia il suo spirito guida sulle spalle, geometriche, presenti, robotiche, sbozzate come sotto una sciabola, disegnando sulla parte superiore della silhouette solidi tridimensionli da allacciare sul davanti con un cintura "paraurti". Short a vita alta, com motivi roccia, ludici, specchianti, abbinati a top fluidi, sleeveless, o a maglie stampate con miniature da incunabolo medievali che disegnano sui capi effetti che ricordono le carte da gioco. L'abito è una clessidra, sezionato a disegnare una gonna e un top, ha una rigidità sinuosa: dondola sotto l'incalzare dei passi con un movimento ipnotico che lascia estasiati. I pantaloni, ancora a vita alta, inglobano il passate in una struttura amorfa, una lingua veloce lanciata come un colpo di stiletto a bloccare una cintura. Bianco, olio dorato, beige, ma anche ruggine e blu. Molto archivio reinterpretato in un'equazione favolosa che fa la spola tra il passato e la modernità. Il genio assoluto. Una lode.

Le pagelle: DRIES VAN NOTEN SPRING SUMMER 2012


Il meraviglioso lato dello splendidamente commerciale. Varia, dall'esotico al deliziosamente sartoriale, il tutto declinato in maniera fresca, come un Crodino in una granita di ghiaccio. Dallo chemisier ampio e stampato alla camicia con piccolo colletto a contrasto (Jil Sander docet), motivi macro floreali e scenari da favola, tropicali, con palme e acque limpide e citta notturne punteggiate di luci immerse in un nero sopraffino. Delizioso uso della stampa: la metropoli illuminata realizza sui capi intelligentissime decorazioni che da lontano determinano effetti trompe l'oeil, come paillettes illuminate da un raggio di luce diretta. La giacca non ha revers, ha orli dritti, elimina il superfluo, si lega in vita con una cintura nera, come un accappatoio. Macro pizzo per gonne e dettagli, per le camicie spalle costruite con un volant che le rende quadrate. Sandalo leggermente etnico con nastri neri intrecciati e dettagli di ricami bianchi su caviglia e tallone che riprendono le decorazioni di vestiti e giacche. Bellissima... unisce la necessità dell'essere commerciale, vendibile, aderente ai gusti di molti, alla ricerca di una bellezza che attinge dal classico per non essere classico. Moda intelligente: un 9.

Le pagelle: MUGLER SPRING SUMMER 2012


Thierry Mugler ridotto a guardaroba di Lady Gaga. La liason artistica che lega Formichetti alla signorina Germanotta sortisce un depauperamento dello spirito della maison ridotta ormai ad una fabbrica di iper futurismo organico. Pronto moda per i video di Lady Gaga. Spalle importanti, imbottite, e silhouette fascianti, frastagliate, costruite con drappeggi... e la presenza di un cut out arrogante, onnipresente, cervellotico. Caramello e bianco, accenti di blu, giallo e verde, inserti metallizzati e qualche maglioncino agugliato. Belle le scarpe, forse un pò troppo fetish. Un gotico bianco adolescenziale e facile come succhiare una lumaca bollita dal guscio. 5.

mercoledì 28 settembre 2011

Le pagelle: PEDRO LOURENçO SPRING SUMMER 2012


Moderna, immediata, urbana, un ponte dialogico che lega l'universo ipertecnologico di Balenciaga a questo strabiliante talento che ha debuttato a Parigi poco più di un anno e mezzo fa. Iper costruttivismo misto ad effetti toy per giacche dai risvolti arrotolati, ciuffi "d'erba sintetica", lurex luccicante, perle di legno e frange. Un color block fenomenale usato con intelligenza scandisce i volumi geometrici di giacche, tank top e shorts (delizioso il contrasto dei tessuti froissé con la pelle bianca, spumosa, piatta, come il secondo outfit da sinistra), muovendosi tra gli anni 70 ed il futurismo. Delizioso il sandalo iper costruito (difficile ma d'effetto) come il mezzo obi appiattito usato come cintura. Una grandissima prova di talento, forse un pò troppo aderente ad universo già raccontato da Ghesquiere, per chi ha fame di spessore e di meravigliosa modernità. Chapeau: un 9.

Le pagelle: BLUMARINE SPRING SUMMER 2012


Datemi un mazzo di fiori in mano e vi solleverò il mondo. Dopo Archimede ed Antonella Elia... il genio infinito di Anna Molinari.
La regina delle rose ritorna, come una colite verso sera, a riproporre le sue serre domestiche.
Le russe ne faranno incetta, i motivi stampa floreali sono l'ultima frontiera del mondo della moda e Anna con vanga e fertilizzante li pianta ad uno ad uno su top, gonne, pantaloni e tutone. Il risultato? Uno scempio in cui la decorazione più spicciola convive con una profusione di stampe coloratissime incipiente come una diarrea il giorno dell'incontro scuola-famiglia. In matematica suo figlio non va bene, d'italiano non c'azzecca con la grammatica, di geografia pensi, non sa dove si trova l'America, ed è addirittura convinto che la spostino sempre, che sia in continuo movimento. Però ama in modo incredibile i fiori: che faccia lo stilista. Ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale. Fiori in pvc sparsi ovunque, caduti sui capi come una spada di Damocle, in picchiata come un piccione miope con l'avaria che vi si sbatacchia contro; e mimose e foglie di banano per un recupero dello stato naturale dell'uomo: roba che L'Emilio di Rousseau alla Molinari ci fa un baffo meglio di quello del vecchio della Moretti. Silhouette che ricordano alla lontana gli anni 50 in jersey, lycra, pelliccia ecologica, neoprene anche stampato, maglia di seta e di viscosa Vichy goffrata.. il tutto calamitato sui capi alla rinfusa, come le formiche con lo zucchero.
E per concludere la collezione, invitata speciale, Angela la favolosa cubista che con un mazzo di fiori in mano, in pizzo rosso, saluta timidamente da dietro gli occhiali da sole.

Perché lei era Angela vero?

martedì 27 settembre 2011

Paris Fashion Week Schedule Spring Summer 2012

September 28, 2011

  • 10:00am – Devastee
  • 11:00am – Damir Doma
  • 12:00pm – Guy Laroche
  • 1:00pm – Nicolas Andreas Taralis
  • 2:00pm – Limi Feu
  • 3:00pm – Dries Van Noten
  • 4:00pm – Felipe Oliveira Baptista
  • 5:00pm – Rochas
  • 6:00pm – Gareth Pugh
  • 7:00pm – Peachoo Krejberg
  • 8:00pm – Rue du Mail (by Martine Sitbon)

September 29, 2011

  • 10:00pm – Balenciaga
  • 11:00am – Carven
  • 12:00pm – Manish Arora
  • 1:00pm – Ann Dmeulemeester
  • 2:00pm – Sharon Wauchob
  • 3:00pm – Balmain
  • 4:00pm – Barbara Bui
  • 5:00pm – Rick Owens
  • 6:00pm – Lutz
  • 7:00pm – Nina Ricci
  • 8:00pm – AF Vandevorst

September 30, 2011

  • 10:00am – Roland Mouret
  • 11:00am – Hussein Chalayan
  • 12:00pm – Gaspard Yurkievich
  • 1:00pm – Anne Valerie Hash
  • 2:30pm – Christian Dior
  • 3:30pm –Isabel Marant
  • 4:30pm – Maison Martin Margiela
  • 5:30pm – Lanvin
  • 6:30pm – Vivienne Westwood
  • 7:30pm – Amaya Arzuaga
  • 8:30pm – Yohji Yamamoto

October 1, 2011

  • 9:30am – Junya Watanabe
  • 10:30pm – Haider Ackermann
  • 11:30am – Tsumori Chisato
  • 12:30pm – Martin Grant
  • 1:30pm – Viktor & Rolf
  • 2:30pm – Cacharel
  • 3:30pm – Veronique Leroy
  • 4:30pm – Sonia Rykiel
  • 5:30pm – Comme Des Garcons
  • 7:00pm – Jean Paul Gaultier
  • 8:00pm – Loewe

October 2, 2011

  • 10:00am – Akris
  • 11:00am – Andrew Gn
  • 12:00pm – Costume National
  • 1:00pm – Celine
  • 2:00pm – Alexis Mabille
  • 3:00pm – Issey Miyake
  • 4:00pm – Hermes
  • 5:00pm – John Galliano
  • 6:00pm – Kenzo
  • 7:00pm – Steffie Christiaens
  • 8:00pm – Givenchy

October 3, 2011

  • 10:00am – Stella McCartney
  • 11:00am – Emanuel Ungaro
  • 12:00pm – Leonard
  • 1:30pm – Giambattista Valli
  • 3:00pm – Valentin Yudashkin
  • 4:00pm – Chloe
  • 5:00pm – Thierry Colson
  • 6:00pm – Vanessa Bruno
  • 7:30pm – Yves Saint Laurent

October 4, 2011

  • 10:30am – Chanel
  • 11:30am – Hakaan
  • 12:30pm – Jean-Charles de Castelbajac
  • 1:30pm – Ingrid Vlasov
  • 2:30pm – Valentino
  • 3:30pm – Junko Shimada
  • 4:30pm – Paco Rabanne
  • 5:30pm – Shiatzy Chen
  • 6:30pm – Paul & Joe
  • 7:30pm – Alexander McQueen

October 5, 2011

  • 10:00am – Louis Vuitton
  • 11:00am – Talbot Runhof
  • 12:00pm – Arzu Kaprol
  • 1:00pm – Alena Akhmadullina
  • 2:00pm – Miu Miu
  • 3:00pm – Agnes B.
  • 4:30pm – Elie Saab

Le pagelle: ROBERTO CAVALLI SPRING SUMMER 2012


Sono stagioni ormai che Roberto Cavalli miete consensi con collezioni che si sono finalmente riappropriate del dna della maison che sembrava stesse vivendo un periodo di smarrimento. Perchè Cavalli è così, o lo ami o lo odi. Al di la dei gusti personali, nelle ultime stagioni la maison sembra aver preso in considerazione il pret come se fosse una nouvelle couture proponendo capi al limite, con lavorazioni di pelli e paillettes degne di essere considerate prodotto d'alta moda.
Oro allo stato puro; è così che Roberto apre la sua collezione al pubblico, con piccoli vestiti a mezza coscia e spezzati top-gonna, pensati come mosaici antici, l'oro di Bisanzio e i soli splendenti di Ravenna, che disegnano oro su oro mottivi fitti di suggestioni floreali. Motivi strips anche in nero, anche su stampe cineserie coloratissime, per poi sfociare nella grande soirée dove il pizzo nero e l'animalier vengono ripresi in un lungo ondeggiante a sirena, in un mix di abbinamenti long dress-giacche (anche sleeveless) geometriche, slim, bordate d'oro o di nero lucido, "chirurgicamente" sagomate. Bella, crea contrasti deliziosi e i capi, scorporato l'outfit, potrebbero fare la felicità di qualsiasi donna regalando al suo guardaroba nuovo appeal. Un 8.

Le pagelle: GIORGIO ARMANI SPRING SUMMER 2012


Che sia femme bleu o sia femme blanche il risultato non cambia: Giorgio Armani è pappa riscaldata. Uno dei più grandi colossi (se non il più grande) del mondo della moda fa della banalità e dell'eleganza classica i suoi punti di forza. Dire Giorgio Armani, oggi, è pararsi le terga: look classici (nel senso più negativo del termine) che fanno uso di rasi, sete e cristalli, adatti per ogni occasione dal battesimo alla laurea di vostra figlia, dal matrimonio della cugina ai 25 anni di matrimonio di nonna Loretta e nonno Francesco. Parte dalla perla King Giorgio (che in questo caso non è quella di saggezza) per ricostruire tutto ciò che erano state le precedenti collezioni. Se c'è chi per imitare le trasparenze e i movimenti dei fluidi se ne va in laboratorio per tre mesi a trattare tessuti fisicamente e chimicamente, Re Giorgio utilizza rasi e sete... tanto fa lo stesso. Verde, blu e grigio, bianco per gli abiti finali tempestati di splendori natalizi, odiose asimmetrie per i top (il massimo dell'azzardo concesso). Molto, molto belle le giacche chiuse da un singolo gancetto a scomparsa, dolci i pantaloni con spacco frontale. Il dolce stil novo: ma dove? Precotto alla 4 salti in pandella Findus. Un 5.

Le pagelle: GIANFRANCO FERRE' SPRING SUMMER 2012


Stefano Citron e Federico Piaggi, freschi fresci di nomina, ritornano al dna più puro di maison Ferré: dopo il clima di instabilità politica che regnava ai tempi di Aquilano e Rimondi, con questo duo di torelli che sembrano usciti dal film porno gay della Lucas Kazan "Io, speriamo che me la cavano" per poi ritornarci dentro finito il defilé, la pace sembra ritornare ad abitare la fazenda. Una collezione che va vissuta, ovvero guardata, indossata, acquistata. Bianco, nero e viola, silhouette fluide ricavate da intrecci di stole che coprono e scoprono con drappeggi leggeri e tagli geometrici, grafici, mentre una cintura scompare e ricompare sul capo. Elementi metal e lucidità a specchio, come bretelle e fibbie, fanno da eco ai sandali dorati e ai bracciali geometrici, specialmente la sera quando le superfici essenziali, aperte, libere, trovano necessità di impazzire in un gioco di piume e rafia intrecciata. Bella, una deliziosa prima prova, seria ed equilibrata, forse troppo razionale: nel parterre uomini, donne ed omosessuali hanno regalato al duo un applauso esplosivo. I gay erano facilmente riconoscibili per la Caipiroska alla fragola che portavano alla bocca. Un 8.

lunedì 26 settembre 2011

FOCUS ON... Gabriele Colangelo Spring Summer 2012 (Details)

Le pagelle: MARCO DE VINCENZO SPRING SUMMER 2012


Ed anche Marco De Vincenzo, dopo una serie gravidanze extrauterine, partorisce la sua meraviglia. I marmi di Olympia e l'antica Grecia non erano mai stati così affascinanti: ora la dea greca può smettere pepli ed armature e dedicarsi interamente al recupero di questa meravigliosa collezione. Si apre con un mini completo di pelle bianca micro pieghettata, un accorgimento semplice ed efficace che riprende il motivo di una parete consumata trattata a calce, per poi giungere a tutta una serie di soluzioni di maglia colorata: motivi sinuosi, intrecciati, regalano alla collezione e all'ispirazione iniziale un senso nuovo, eterno. Una misura intelligente dove l'ispirazione, che spesso conduce a qualcosa di banale, serve come pretesto per creare un alfabeto nuovo, pregno di significati. I movimenti grafici della maglia, dipinta a mano con sfumature che vanno dal celeste al magenta, dal grigio al verde, realizzano una dimensione tridimensionale grazie ad un gioco di cavi e pieni che determinano forti suggestioni chiaroscurali. La modella è una colonna scavata che la sera è bagnata di movimenti ondosi di organze trasparenti e guizzi dorati: la maglia lavorata "a sbalzo" raggiunge un effetto scenico incredibile nell'oro incrostato che riflette le tinte vicine in un baluginare continuo di arcobaleni splendenti. Bellissima. Marco ha finalmente regalato all'Italia il suo piccolo sogno. Un 10.

Le pagelle: AQUILANO.RIMONDI SPRING SUMMER 2012


Barocco raffinato declinato in stampe luminose di texture metalliche e fregi di piccole perle e paillettes. Le superfici traslucide hanno riverberi da encausto, la silhouette alterna movimenti verticali ad eleganti bombature che, sulle spalle, hanno eco biascicate con maniche a lobo stondato. Sulle camicie trasparenti, corte, dai movimenti acquatici, un ricamo fitto di punti delizia come una volta affrescata mentre nei little dress una cesellatura di piccole perle bianche e un andamento di paillettes racconta candori di cigno. Riccioli dorati per le cinture, un complemento "d'arredo" che rende l'outfit ancora più stabile. Bella, caratterizzata, forse un pò troppo ridondante ed accademica in alcune soluzioni e per alcune scelte... ma comunque una prova degna di nota. Un 7 e mezzo.

Le pagelle: DOLCE & GABBANA SPRING SUMMER 2012


Location favolosa per la SS 2012 di Dolce & Gabbana che, per l'ennesima volta, riportano in auge la fimmina siciliana. Una festa di paese, con tanto di strepitose luminarie, accoglie una rivolta di giovani donne pronte a creare lo scandalo estivo con shorts inguinali a vita alta e top striminziti, gonnellini e pizzo trasparente. Cipolle e melanzane, peperoncini e margherite per poi giungere all'esilarante farfallina di pasta Barilla piazzata in ogni dove: le modelle sfilano con mezzo supermercato addosso la mattina, la sera invece una dissenteria di cristalli che fanno da eco alle luminarie colorate. La tovaglia di plastica della nonna diventa parte di una collezione "casereccia" assieme alle borse che ricordano i canestri di frutta da pic nic o alle lavorazioni realizzate ad uncinetto. Dolce & Gabbana sono arrivati alla frutta ma non disdegnano gli ortaggi del fruttarolo sotto casa. Un chilo di cipolle rosse 899 euro... ma su tutti vince il peperoncino (a soli euro 599). Alla faccia della crisi. Un italianissimo mambo italiano. Sette.

domenica 25 settembre 2011

Le pagelle: MARNI SPRING SUMMER 2012


Meraviglioso chiasso di tinte zuccherose, filate, spedite in passerella in un affaire in un primo momento minimale, con tagli chirugici ed estrema pulizia delle superfici, che si sgretola poi in un tripudio di stampe sixty e decorazioni microscopiche. Il carattere dei tailleur anni 60 viene filtrato attraverso l'ottica di Consuelo Castiglioni per turbinare in un perbenismo delizioso che predilige la linea e la costruzione di una silhouette affilata. Chiffon color carne per la sottogonna, un feticcio che non abbandona quasi mai la collezione rendendola sensuale e più femminile. Maglieria sul retro degli abiti decorati a primavera e ricami di rafia intrecciata, paillettes, plastica e gocce di resina mentre il pizzo macramé nero, marrone e giallo completano il linguaggio decorativo, razionale, in un kitsch depauperato che rimane con i piedi per terra. Minimale e barocco, come lati di una stessa medaglia, convivono in un prodotto che delinea una modernità fresca, immediata, che ostracizza il caso e la banalità. Di gran carattere. 9.

Le pagelle: EMILIO PUCCI SPRING SUMMER 2012


Gipsy all'ennesima potenza: a volte ritornano. "Non sono una signora gridava la Berté".. ma "neanche una signorina" c'era chi le gridava contro. Forse una zingara, una girovaga esotica zuppa di stracci colorati e svolazzanti che se ne va in giro per il globo a sperperare malocchi e a vendere fortuna. Una confusione di stampe colorate miste a pizzo ragnatela per una silhouette frusciante, a volte più attillata: lungo e corto, per giorno e notte, come un assorbente della Lines... senza ali... perchè la collezione non vola. Gonnoni e top, solo per giunchi magrissimi, oro e bianco per la sera e sandali aperti ed intrecciati. Un centro sociale per pochi eletti. Grande pregio di stampe e sete, movimenti foulard e un retrogusto di "sistema letto Bassetti"... 4!

Le pagelle: JIL SANDER SPRING SUMMER 2012


La camicia nella sua versione più pura, il bianco, è il capo da cui Raf Simons parte per strutturare la sua Spring Summer 2012. Popeline e cotone profumano di muschio bianco, di biancheria appena lavata, con le camicie che allungate diventano vestiti che, negli spessori diversi, disegnano geometriche gradazioni di bianco su bianco in perfetto stile ospedaliero. Un colpo d'occhio fulminante l'abito da sposa, lungo, aperto dalla vita in giù in un ampio e pallidissimo cono ondeggiante mentre si chiude, in alto, ancora una volta in una camicia. La silhouette asciutta, affilata, mantiene una proporzione verticale resa ancor più suggestiva dal copricapo con veletta e dalle stampe cachemire colorate che regalano un bon ton molto, molto chic; mentre per le maglie tricot le stampe grafiche riprendono motivi di ceramiche picassiane dipinte a mano. E ancora tartan, verde bottiglia spento e blu. Deliziosi gli accessori: sandali e decolleté in vernice ed handbag geometriche e minimali. Meno iconica del solito ma più elegante e raffinata accompagna lo sguardo in una pulizia che irrimedialmente conquista. Un 8.

sabato 24 settembre 2011

Le pagelle: VERSACE SPRING SUMMER 2012


Bambole in carriera, escort d'altissismo livello: è un pò così che vede la donna Donatella Versace... tra il porno, il glam e il rock. Sicuramente accattivante: le borchie fanno sempre il loro bell'effetto ma una volta che ci si abitua cosa rimane? La silhouette è la stessa di sempre: costruzioni rigide sul busto, pepli, tuniche, questa volta stampati con motivi marini, dai cavallucci alle stelle, ostriche e cozze tarantine. Il mercato del pesce e le ultime analisi sulla fauna ittica del luogo sono tutti nella spring summer 2012 di Versace, descritti con colori che vanno dal bianco calce al verde al turchese, dal grigio sovrapposto al nero con un movimento a tendina. Per la sera la sirena non poteva mancare... è sirena dalla fine degli anni 80 e ancora ce la portiamo dietro. Oggi ha addosso il servizio di pesce a stella di mare in silver plaid. Sconsigliata a chi porta l'apparecchio ai denti: le componenti di zinco delle borchie creano forti tensioni elettriche. C'è più metallo in questa collezione che in tutta la California. E a tratti fa così Fausto Puglisi. Sei e mezzo.

Le pagelle: GABRIELE COLANGELO SPRING SUMMER 2012


Gerhard Richter e i suoi miscugli colorati: colore sedimentato in fotografia come traccia materica.
E' da qui che Gabriele parte. La sua spring summer 2012 è un trattato sulla moda contemporanea: la moda intesa come pittura è un'opportunità di fare esperienza estetica. La collezione si apre in un bianco splendido, con capi tagliati nella luce che s'avvalgono delle trasparenze di un'organza lattiginosa su cui si aprono spatolate di tessuto, a brandelli (pieghe asimmetriche sollevate come pasta di colore pittorico); mentre a seguire un vellutato muschio in fil di seta, lavorato a nevischio, disegna sul davanti e sul retro di un abito d'organza perimetri rettangolari. Nel nude, che apre la collezione al colore, piccoli dettagli scoprono la pastosità acidula del fluo, nato ancora sul bianco come un'umettatura acquerellata per poi energizzarsi in una saturazione che lascia senza respiro. Jacquard di cotone in fil coupé, bagni nel poliuretano, colori e trame crude di seta che si sgretolano in effetti devoré (meraviglioso quello bianco) e disegni paint drops, pizzo e organza di serico nylon effetto fibra di vetro accompagnano gouaches tremolanti di stampe di tramonti rosa e blu. Cambiano le proporzioni con i top trapezioidali, i cocktail dress e le camicie a corolla con colletti a contrasto, mentre la fibra compatta del cotone si inchiostra di blu e di acquerellate rosa lieve. Deliziose le pumps disegnate da Cesare Paciotti: hanno barbe di fili di seta sulle punte colorate ed un tacco basso, gentile, che sostiene ogni outfit. Le borse sono disegnate da Gabriele Colangelo per Borbonese. Non c'è voto che tenga, siamo oltre l'immaginabile. La ricerca di Gabriele continua senza sosta: lo studio del trattamento e della realizzazione del tessuto tocca confini mai esplorati, nuovi, regalando un sogno che va ben oltre la semplice lode. E' un miracolo. Profondamente commosso.