martedì 28 febbraio 2012

Le pagelle: ROBERTO CAVALLI FALL WINTER 2012 2013


Confusa come una vecchia con l'Alzheimer dopo una seduta di ipnosi, è così varia che indurrebbe uno scrutatore serio in uno stato cronico di labirintite. Un capannone di roba per decine di outfit da centro sociale: donne gitane che barattano camper e bambini sequestrati per blazer e borse di coccodrillo. Piccole giacche su gonnelloni e vestiti fruscianti, stampe e lavorazioni animalier, paillettes e pelliccia determinano un meltin pot di tendenze che potrebbero alimentare e produrre un'altra ventina di collezioni. Uno styling che è un suicidio: la collezione si legge e non si legge, si caratterizza e si autopenalizza per i suoi eccessi. Lussuosi i materiali, scadenti le silhouette: un pò rom, un pò jungle, un pò Jane, un pò Cita. Top raccontati da cristalli e piume, pantaloni di pitone, minigonne di pelliccia e baby doll con bretelle di cuoio. Non le manca nulla, solo un pò di serietà. Un 4.

lunedì 27 febbraio 2012

Stefano Pilati out da Yves Saint Laurent.


Dopo l'addio di Raf Simons, Stefano Pilati dice Bye Bye ad Yves Saint Laurent. Ancora nessun sostituto. Si accettano candidature. Max serietà. No tettone. Solo automuniti.

Le pagelle: COVHERLAB FALL WINTER 2012 2013


Si chiama Twentythree, perchè 23 sono i pezzi che la compongono, èd è l'ultima collezione disegnata da Marco Grisolia per il suo brand COVHERlab.
L'architettura razionalista raggiunge, come un'eco in una stanza chiusa, la totalità delle ispirazioni che realizzano nella collezione un'impronta chiara e decisa, di matrice minimale, senza scadere nell'assenza del dettaglio che qui diventa cardine della costruzione stessa. Le proporzioni sculturee ma asciutte permettono di spingersi oltre le esperienze precedenti realizzando dei chiaroscuri vibranti con frange e pannelli che scorrono nei top, un rapporto dialogico che una volta esaurito lascia sulle superfici delle macro asole disabitate che mettono a nudo parte del corpo.

 

Attraverso un sistema di gancetti e piccoli occhielli, di cerniere invisibili, il capo si alleggerisce nelle chiusure abbandonando il sistema dei bottoni per delle soluzioni più pratiche e raffinate. I tessuti, tipicamente maschili, regalano alla collezione un'allure sofisticata, un leggerissimo effetto garçon che trova il suo perfetto compimento nella giacca "da caccia" marrone con frange di gros grein sul fondo, abbinata a pantaloni con dettaglio cut out dietro il ginocchio e con polpaccio a contrasto e ad una meravigliosa camicia bianca (l'outfit preferito da ModainSegniBLOG).


I volumi asciutti delle gambe con l'andare dei capi cambiano, si evolvono in abbondanti e pratici jodhpur o in gonnelloni tubolari che rendono l'esile figura ancora più totemica. I tagli, ora piccoli, ora più presenti, permettono ai capi di aprirsi nel movimento (come il pantalone totalmente aperto sul davanti che nella flessione della gamba regala all'occhio un ginocchio nudo). Bianco e avorio, e poi nudo, tortora e una moltitudine di grigi (medio, argilla, argento, platino) fino al marrone, all'ocra, al blu ed al nero per una collezione tutta da indossare. Deliziosa la scarpa, bassa, maschile, con perni dorati sul lato, e la borsa design, semplice e d'impatto, dall'estetica universale. Una di quelle collezioni che a guardarla sorge naturale un "quanto mi sarebbe piaciuto averla disegnata io". La migliore di COVHERlab. Lodi lodi e lodi!



For the complete COVHERlab FW 2012.13 colelction click HERE

FOCUS ON... Gabriele Colangelo Tissues FW 2012.13









(Thanx to Romina Toscano)

domenica 26 febbraio 2012

Le pagelle: AQUILANO.RIMONDI FALL WINTER 2012 2013


Sembra essersi perso nei meandri dello ied come per una collezione di fine anno il duo Aquilano-Rimondi, forse galvanizzato da alcune scelte di Anna Dello Russo ricadute, per qualche sua miracolosa apparizione, sulla loro FW 2012.13. Lo dice la saggezza popolare: gioca coi fanti e lascia stare i santi! Come Donatella anche Aquilano e Rimondi giocano con le croci: diventano un pattern prezioso su gonne e little dress come un cielo stellato intermittente di lucori lontani. Movimenti di stencil floreali, vellutati, su lucentezze setose, rasi e velluti, fino a diventare quasi (nel macro) un motivo crociata alquanto carnevalesco. Come se non bastasse piume per gli abiti finali, come barbe nate e arricciate dal passaggio di una punta, e fiocchi schiacciati per gli accessori come scarpe e cinturini. Per ogni outfit un micro colletto arrotondato nato sul perimetro del collo di un dolce vita. Sempre più accademici e di maniera registrano una perdita in freschezza... e non è neanche periodo mestruale. Un 4 e mezzo.

Le pagelle: DOLCE & GABBANA FALL WINTER 2012 2013


Oltre il barocco e oltre il rococò. Dolce & Gabbana abbandonano '600 e '700 ma non la Sicilia per giungere alle romantiche influenze dell'800. L'opulenza è la carta vincente, in tutte le salse: dalle germinazioni dorate su cappotti e profondissimi velluti, ricamate, applicate, spillate, alle nature morte cucite su tela aida delle vecchie nonne tutto racconta di un'abbondanza ostentata come una carta d'identita al check in di un aereoporto. Il cappotto è quasi un paramento sacro, una livrea in cui giovanissime sante incorruttibili e doloranti Addolorate vengono avvolte: fasci di luce intrecciata e trattenuta sui tessuti. Una dovizia di particolari brillanti, fitti, densissimi di elementi; perle, pizzi leggeri per vestiti e calzettoni (meravigliosi, abbinati a francesine legate con nastri larghissimi) che da bianchi si raffreddano nell'argento e si spengono nel nero. Meravigliose le borse, sono gioielli da abbinare a parure di diamanti e gemme preziose o ad una suggestiva quanto pesantissima bigiotteria. E' sempre la Sicilia, sempre pizzi e decorazioni che farebbero sfigurare anche Versailles... ma quanto sono frociaroli e suggestivi questi due! Un 8!

Le pagelle: GENNY FALL WINTER 2012 2013


Non è uno scherzo, non è un gioco: è realtà. Anche Gabriele Colangelo toppa la sua prima collezione e lo fa per Genny. Un glamour datato 1990 accentuato da un'abbastanza discutibile calza velata e da tutta una serie di soluzioni alla Edwige Fenech del periodo d'oro de "Lo strano vizio della signora Wardh". Il vizietto la signora Wardh ce l'ha ed è quello di continuare a vestirsi in modo più che nostalgico, di giocare col vedo-non vedo con intenti un pò feticisti: una tetta che salta fuori sotto una nuvola di tessuto trasparente, contrasti rosso&nero, gonne a tubo fermate sul ginocchio, camicette d'organza, stampe floreali e il tiracalli nella borsa. Edwige... se ci sei, batti un colpo. Brutta: 3!

Le pagelle: JIL SANDER FALL WINTER 2012 2013


Una pulizia che ha dell’incredibile: Raf Simons alla sua ultima collezione per Jil Sander sembra voler resettare il suo percorso all’interno della maison come con una passata di spugna su un vetro ovattato di condensa. I volumi, decisamente over, ricadono abbondanti sui corpi: un bozzolo di un metro cubo di stoffa. Decisamente lungo il cappotto si chiude fino alle caviglie con tinte pastello (continuate anche nelle eleganti Mary Jane), scialbe di saturazione, abbinate per contrasto interno-esterno: marrone-rosa, rosa-vaniglia, paglia-rose enfant. Suggestioni couture che ricordano i grandi maestri del mondo della moda, celebrati con citazioni intelligenti usate in modo intelligente: tagli e drappeggi bitorzoluti, silhouette bustier e dettagli in pelle disegnano un’eleganza d’altri tempi, una mordenzatura anni 50 più attuale che mai. Un 8.

sabato 25 febbraio 2012

Le pagelle: VERSACE FALL WINTER 2012 2013


Non si è mai abbastanza cafone sembra dirci Donatella che con questa facile collezione propone la sua versione tacky del rock. Il legno santo della croce, qui gemmata, diventa una figurina Panini spiaccicata su top e tubini: dopo Gesù Cristo che moltiplica pani e pesci Donatella Versace trasforma gli ori di Bisanzio in bigiotterie Morellato. E' il miracolo che aspettavamo. Il giallo della resurrezione, il nero della morte, l'azzurro della luce divina ci sono tutti: una palette da discotecara adatta per accoppiamenti plurimi come i cinghiali. E' un rituale quello della vestizione della tecnolesa come quello del pavone che ostenta i colori della coda: la cotta di maglia di metallo e i long dress a sirena di paillettes e cristalli la riconducono ad un universo dove il truzzo trova il suo habitat naturale. Ed è qui che la cotta di maglia diventa inesorabilmente la coatta di maglia. Oltre alle croci le lettere della parola Versace stampate sui tessuti. Si alle croci, magari una enorme su questa collezione. Un 4!

Le pagelle: GABRIELE COLANGELO FALL WINTER 2012 2013


Il piacere di reinventarsi. Partendo dal dinamismo cromatico di Jason Martin e sfociando in un new look avanguardistico Gabriele riproduce la sua luce in capi dalle texture fitte e pregiate, in alternate pellicce leggere e in spalmati tecnici densi e profondi. Si parte da un concetto, un pretesto, una nuova suggestione lontana, per giungere a nuove soluzioni formali: l'agugliato che si riduce in un coltre di oleoso rouge attutendo le mordidezze in un chimico makadam da indossare. Un asfalto saturo di riverberi trattenuti da fili di lurex e paillettes cucite una sull'altra a creare striature brinose e tridimensionali. L'effetto velour dell'angora e i mohair a pelo lungo, l'alpaca e il visone epilato (ahimé)acquistano così una nuova freschezza accentuata da una scansione nel colore che si esibisce in bande orizzontali in tutta la verticalità della figura. La luce così, prima trattenuta e poi lasciata, crea dei graziosi lucori che spezzano la pesantezza della manica ad anfora e della spalla morbida strutturate su una vita altissima che permette alla silhouette di non ritrovarsi schiacciata. L'effetto organico ricercatissimo dei bouclé e gli agugliati schiacciati sotto le sfumature degli spalmati realizzano una suggestione organica, nuovamente geologica, di grandissimo successo. C'è tutto il Colangelo che ci piace con una leggera implosione nelle silhouette: si realizza così un vero scarto col passato fatto di una leggerezza delle forme che qui si perde un pò in una novità ancora da testare. Un disorientamento che produce un'eco anche negli accessori: dalla scarpa alle mini clutch si perdono un pò di dettagli. Un 9!

venerdì 24 febbraio 2012

Le pagelle: FENDI FALL WINTER 2012 2013


Non si può parlare di minimalismo e neanche di forme barocche per questo nuovo parto plurigemellare di Fendi. E' un'evoluzione del kitsch (una chiave moderna), quello che ricorda i pappagalli impagliati e i fiori di plastica delle belle ville antiche. Cosa c'è di più kitsch al giorno d'oggi di una pelliccia? Una pelliccia d'antilope. Non si smette mai di essere cattivi ed insensibili, di calpestare le vite degli altri distruggendo l'ecosistema. Un orrore etico questo pet cemetery voluto da Karl e Silvia, che fa paura più di un Freddy Kruger sulla tazza del cesso di casa tua alle due di notte... o della bambina di The Ring  che ti appare nell'oblò della lavatrice durante la centrifuga. Il capospalla è over e si ferma al ginocchio sia per le pellicce sia per la pelle e la lana; le spalle, spesso scese, sempre molto costruite, sottolineate da goffrature e alette, sbuffi e ciuffi. Oltre al danno.. la beffa. La pelliccia una volta strappata dal muscolo e conciata viene colorata con tinte fluò: verde, giallo, blu per quello che rimane di zibellini, agnelli e antilopi. Povera antilope: è più facile sfuggire ad una leonessa affamata che a Silvia Venturini Fendi (che a vederla così in salute la si direbbe anche abbastanza sazia). Bello il design, ancor di più se fosse tutto ecologico e rispettoso dell'ambiente e del mondo. Di distruzioni di massa e campi di sterminio ne abbiamo davvero abbastanza. Un 7 e 1/2 solo al design (anche perché per la prima volta nella storia di Fendi la scarpa non fa vomitare).

Le pagelle: PRADA FALL WINTER 2012 2013


Una volta Miu Miu che sembra Prada... un'altra Prada che sembra Miu Miu. Ha delle influenze che giungono direttamente dall'Oriente come i fanghi d'alga Guam questa nuova collezione, soprattutto nelle proporzioni delle silhouette che incastrano gonnelloni a pantaloni a sigaretta, top e giacchini cortissimi a colori intensi. E' un gioco di ricami geometrici come geometriche sono le stampe lisergiche, optical, di segni ed angoli colorati, esagerati sulle superfici decorate di macro cristalli e pezzi di plastica. E' inutile cercare un senso nella collezione: tutto segue un flusso casuale, libero nelle libere associazioni. Ora si ricerca una sfumatura sartoriale, ora una dimensione ludica, ora una suggestione ripescata dal passato. Un puzzle in cui ogni tessera si compone autonomamente in forme astratte, proprie, a tratti molto difficili, ricche, barocche. Per chi avesse bisogno di Prada per l'autunno-inverno 12.13 non sarebbe male comprare un capo e scollargli di dosso quel mezzochilo di plastica inutile che c'è stata appiccicata su. Per le scarpe una scocca di gomma, per le borse raso e delizioso vitello spazzolato. Dati per efficaci i tagli dei pantaloni-gonna e dei lunghi capispalla il resto è da cestinare. Una sufficienza.

giovedì 23 febbraio 2012

Le pagelle: N°21 FALL WINTER 2012 2013


Pur proponendo varie soluzioni all’interno della stessa collezione i lavori di Dell’Acqua risultano sempre  e comunque coerenti al suo già dichiarato dna. Infatti è uno di quei pochi designer che continua a lavorare instancabilmente sul suo concetto di femminilità partendo proprio dal suo cuore, senza nascondersi dietro inutili e alquanto improbabili fonti d’ispirazione… l’Oriente.. le forze armate, la pittura di non si sa quale lontanissimo artista. Quello che si vede di Dell’Acqua è quello che Dell’Acqua ha voluto e pensato per sé e per la sua collezione. Tutto qua. C’è sempre un po’ di Liberty, un dettaglio (questa volta nelle piccole bustine con zip), una stampa, che disegna i suoi RTW con  grafismi iconici, divertenti e molto raffinati. E di raffinatezza infatti si parla con questa collezione fatta di volumi costruiti con consistenze diverse: pesante e ultraleggero convivono in simbiosi in un ritmo dialogico acceso. Una sottana d’organza sguscia da sotto un cappotto di lana, da sotto una manica… o ne nasce una doppiatura fumosa su una camicia immacolata. Delizie i numerosi verdi, carichi di profondità, vibrati in un melange dinamico e alternati al carne, che regala un’intimità da letto, al turchese, al grigio e al nero.  Elemento che caratterizza tutta la collezione il guantone da giardiniere, in pelle, over, decorato con charms applicati sul dorso per un effetto paralisi dell’arto superiore decisamente sconveniente. Una bella prova, forse troppo poco caratterizzata: rimane defilata nella sua bellezza un po’ anonima e silenziosa senza quell’accelerata di cui avrebbe avuto bisogno. Un 7 e mezzo.

Gabriele Colangelo Invitation Fall Winter 2012 2013 Collection


Le pagelle: FRANCESCO SCOGNAMIGLIO FALL WINTER 2012 2013


Non è colpa di Francesco... è la crisi. Una crisi generale che sembra colpire un pò tutti come un colpo di sonno improvviso. Non sembra esserci una forte ispirazione dietro questa collezione se non il semplice bisogno di vestire. Bellissima la parte iniziale, più tailoring, con capispalla compatti, importanti, e giacche presenti, scolpite, arricciate sul fondo come meduse. La pelle nera, lucida, raggiunge qui un dimensione sadomaso, da escort d'alto rango, raffinata e sospesa, riscaldata dalla maglia e dalle trasparenze dei top. Meravigliose le borse, quasi da ufficio, enormi e squadrate come porta agende da portare sotto braccio. Deizioso il verde vescica metallizzato, il bianco profilato di vernice nera, il grigio maschile dei primi cappotti ma con l'andare degli outfit le suggestioni iniziali si perdono in vari tentativi, dietro effetti organici che con l'ensemble poco c'azzeccano. L'outfit preferito da ModainsegniBLOG: il cocktail dress bianco a clessidra (il primo da sinistra nel collage). Un 7 tirato per i capelli.

mercoledì 22 febbraio 2012

Le pagelle: GUCCI FALL WINTER 2012 2013


Capi anonimi per donne che vogliono mantenere l'anonimato. Persino il guardaroba del Dalai Lama o le televendite di Giorgio Mastrota, a confronto, risultano più interessanti. E' una di quelle collezioni che, a distanza di anni (o di ore), se te la ritrovi tra le mani al 99% non ricordi di chi sia... un Asos del 96? Un Maurizio Pecora del 98? Anche se potrebbe tranquillamente essere un Cavalli del 97 vista la profusione di piume (l'ultima batteria di polli firmata da Eva risale proprio al 97, l'anno dopo infatti fu l'anno in cui poi vennero fatti trucidare per farne prodotti Cavalli per Vallespluga e Dadi Star). Un noir blando, sciapo, fatto di innumerevoli prove: pizzi che si succedono alla pelle, velluti che si succedono alle stampe, tubini che fanno da contrappeso alle vestaglie di chiffon decorate con fantasie floreali applicate. Tutto cade mordido, giacche, jodhpur, cappe, long dress in questo nulla fumoso dove tutto si confonde in una tristezza quasi lunare. Ma più che assenza di gravità... ciò che manca qui è l'identità. Terribile: 3!

New Look Collage: Antonio Berardi-Proenza Schouler


A rockmantic history

Jachet and belt: Antonio Berardi FW 2012.13
Skirt and boots: Proenza Schouler FW 2012.13 

Le pagelle: MCQ FALL WINTER 2012 2013


La Germania ai tempi di Adolf Hitler? La moglie del generale Kurtofferln dimenticato lo sterminio degli ebrei rimane a contemplare il guardaroba di tenute del marito tra le lacrime. Eccola, tagliuzza il suo spolverino a fiori per farne decori colorati da cucire sulle spoglie del suo amato e cattivo tiranno dell'esercito. (Dal racconto"Ispirazioni per designer in crisi", edito Sellerio). Dalle ceneri può rinascere l'amore sembra volerci dire... e nella trincea burtiana ecco cascate di petali colorati: il generale incredibilmente si trasforma in una Winx. L'impronta maschile della prima parte, fatta di grigi o di scozzesi blu, di pelle nera, tinte tortora e verde spento presto si trasforma in un mazzo di tulle decorato con motivi floreali, foglie autunnali e bacche di vischio per poi eslodere in un cimitero di fiori di plastica rinsecchiti come tumuli dimenticati nel tempo. Un gotico che si ripercuote nel pizzo nero e nel cuissards stringato, feticcio di Sarah, ma senza alcuna magia se non quella del frisbi inpigliato nel parrucco delle modelle. E' un 5.

martedì 21 febbraio 2012

Le pagelle: MARY KATRANZOU FALL WINTER 2012. 2013


Se la restante parte del mondo, Vogue compreso, acclama Mary Katranzou neanche fosse apparsa la Maddalena in Fausto Puglisi, qui a ModainSegniBLOG la giovane designer non ha mai goduto di grande attenzione. Nonostante il linguaggio riconoscibilissimo che coniuga stampe e forme in un prodotto quasi unico le collezioni risultano sempre e comunque bloccate nei suoi codici, nel binomio stampa-scultura oltre il quale raramente Katranzou si è lasciata andare. Una nuova apertura però si legge in alcune scelte che caratterizzano questa nuova collezione (vedi primo, secondo e quinto outfit nel collage): mossa forse da una necessità di mercato Mary scende a compromessi con stampe e forme regalando ai buyers (propabilmente a secco di Katranzou dalla sua prima collezione) un respiro di sollievo. Ora la Mary non fa solo giocatoli per la passerella ma anche "probabili" vestiti. Ed è ai giocattoli che sembra essersi ispirata per questa FW 2012.13: le forme tridimensionali, robotiche, s'aggrappano al colore della stampa carioca, pregna di colori vivaci e contrasti, per disegnare delle suggestioni da Luna Park. I ricami sono fittissimi sulle organze e sulle sete tagliate a corolla o arricciate sul fondo mentre il busto è stretto in bustini o fasciato in un caldo cashemere. Cosa entra nei negozi di tutto questo? Ok la stampa digitale ma le proporzioni rimangono troppo di maniera, tristemente (e di sicuro volutamente) accademiche. Difficile gridare al miracolo... più probabile invece una sufficienza.

Le pagelle: CHRISTOPHER KANE FALL WINTER 2012 2013


La forza del blu e del rosso, il rigore della pelle nera, la suggestione dei tessuti cangianti non bastano a dar voce allo spirito di Christopher Kane che per la FW 2012.13 gracchia come un citofono che fa contatto. Suona un pò come Sisley for Rosalba Pippa (in arte Arisa) questa collezione: forme e colori low profile con deliziosi decori in gomma un pò demi couture. Abbandonati gli origami della SS 2012 Kane ritorna a desiderare un gusto più deciso, una donna più strong... ma più che strong il prodotto finale è più da adolescente cazzosa, una Laura Esquivel che ha scoperto le gioie provocate dalla vibrazione del Samsung Omnia sulla patata. Tutto per giustificare la noia: tra meno di 24 ore questa collezione non sarà più ricordata. Mi gioco le ovaie. Un 4 e mezzo.

lunedì 20 febbraio 2012

Le pagelle: ANTONIO BERARDI FALL WINTER 2012 2013


Sono sempre un tripudio di scultureo le collezioni di Antonio Berardi, ormai accasato a Londra. Ogni capo nasconde metri e metri di cartamodello rappresi in una camicetta, in una gonna o in un delizioso capospalla. L'effetto origami nasce con una piega, un piegone: ridisegna il capo con un eccesso trattenuto in cucitura che ricade fluente sul fianco o ridisegna il bacino come una baschina. Le superfici splendide di colori, dal turchese, al rosa carne, al rosso, dal nero al canna di fucile, al ferro, sono ridisegnate con contrasti sagomati che al capo regalano un nuovo sfogo. Paillettes di varie forme invece regalano alla superfice un effetto wet, plastificato, molto vibrato, realizzando dei formicoli ottici, tridimensionali, tone sur tone. Per il gran freddo un pò di pelo e la collezione è fatta. Meraviglioso l'outfit al centro, bella la collezione ma le manca la forza del salto per spiccare il volo. Otto.

Balenciaga Spring Summer 2012... nel guardaroba di Moda in Segni

Le pagelle: JONATHAN SAUNDERS FALL WINTER 2012 2013


Forse un pò sottotono Jonathan Saunders o forse solo bisognoso di un linguaggio più raffinato. Marrone, lilla, verde e rosso per capi quasi da golf con gonne a pieghe, top sleeveless stampati con motivi geometrici e maglioni a righe. Via i colori acidi, rimane un rosso intenso ma scuro che mette a nudo la "stampa matelassé" ed un celeste cielo delicatissimo. Non è il Saunders di sempre, manca quel piglio accattivamente che lo contraddistingue e che questa volta si riduce ad una visiera da golf, in qualche colore stinto in una stampa floreale molto japonaise e nelle camicie punteggiate di geometrismi dalla tavolozza frizzante. Meravigliosi i tessuti ma il resto è noia. Un 6 e mezzo.

venerdì 17 febbraio 2012

Le pagelle: CALVIN KLEIN COLLECTION FALL WINTER 2012 2013


Non ne sbaglia una. Costa è così, una scommessa vinta in partenza. Colpisce per la sua profonda classicità fatta di linee sicure e scelte sartoriali: le spalle "insellate" dei capi prediligono una struttura base fatta di pinces e riprese non trasformate che arrivano in basso, fino agli orli, rotte solo dai luminosi cinturini metallizzati della vita. La pelle si lega alle lane compatte, pettinate, a deliziosi velour fragolosi (fantastico il cappotto centrale nel collage), ai toni avorio e grigio classico dei tessuti pesanti. Un classico elementare, quasi didascalico, che giunge a soluzioni più sperimentali nel raglan che si porta sulla manica, sezionandola, come nel secondo vestito da destra, Ritorna la punta, rigorosa, essenziale, sia per decolleté sia per gli stivali. Una serietà raffinata che ricorda un pò la dimensione sartoriale di Pilati per Yves. Ma la cifra di Costa è visibile e si legge in tutta la sua venustà. Un 9.

Le pagelle: MICHAEL KORS FALL WINTER 2012 2013


Parliamone! Piacerà alle russe che amano di vestirsi di carcasse di animali o a qualche signora attempata del clan dei Casalesi, ma più in la di questo non si va. Annoia, stufa... 100 euro a chi è riuscito a vedersela tutta senza pensare "ma quando cavolo finisce?" Cosa c'è? C'è di tutto, non le manca nulla, neanche il cattivo gusto di voler mischiare troppe cose... che già solo un quarto di quelle proposte sarebbero state altrettanto gravi. Ma le associazioni animaliste che fanno? Restano a guardare? Non mi sorprenderei visto che con questa collezione parte degli animali da difendere è diventata una serie di borse e copricapi. E ad essere dalla parte di un colbacco non ne vale la pena. Tre.

giovedì 16 febbraio 2012

Focus on... Proenza Schouler Fall Winter 2012 2013


 

Le pagelle: PROENZA SCHOULER FALL WINTER 2012 2013


Basterebbe cancellare tutto ciò che è stata la fashion week di New York fino ad ora per la FW 2012.13 e ricomiciare da Proenza Schouler e gli americani ne uscirebbero sicuramente graziati. Comincia con la M di Meraviglia questa collezione Proenza, immersa in un bianco nevoso, oversize, contrastato nel nero e nell'azzurro. Subito i risvolti tayloring si trasformano in una vera e propria sperimentazione condotta attraverso i volumi ed i tessuti che ridisegnano spalle e braccia in un groviglio di linee spezzate. Il nero, come sbiadito, addensa quel lacca garanza del vestito-camicia disegnato sul davanti come con una biro o sostiene il blu denim, deliziosamente trapuntato, grazie ad un tono che dà di grigio bruciato. L'oro e l'argento, nonostante siano tinte difficili, ci vengono restituite con una cifra contemporanea, come un riverbero metallico sulla fusoliera di un aereo o, come negli abiti finali, in una cineserie delicata, in un qipao contrastato nell'azzurro impastato con l'ottanio ed il bianco. Delizioso il cappotto doppiato di una griglia di pelle e le camicie-top abbottonate sulla spalla che scivolano sul corpo sviluppandosi in una finale asimmetria. Per le giacche raso trapuntato, broccati geometrici e pelle e cotone per i pantaloni. Gli accessori animalier con inserti di pelliccia (ahimé) fanno da giusto freno all'accelerata iper tecnologica. Splendida, forse troppo Balenciaga: i riferimenti alla SS 2012 del marchio francese non sembrano neanche tanto celati. Rimane comunque una splendida prova... da 10.

Le pagelle: MARCHESA FALL WINTER 2012 2013


Arrivati a questo punto è praticamente impossibile capire se sia Marchesa a copiare McQueen o se da McQueen ci si ispiri a Marchesa. Fatto sta che da McQueen by Sarah Burton, in un modo o nell'altro, stanno davvero combinati male. Come al solito l'eccessivo romaticismo scoppiato sugli abiti come una peste ammorba ogni capo con una profusione malsana di pizzi e piume: ci sono più fiori su questi corpetti e sugli evening dress che in tutte le serre di Sanremo. Dal platino al grano, attraverso il nero e nel rosso corallo, il mood è sempre lo stesso. Le principesse della Disney hanno lasciato un vuoto incolmabile nel cuore delle due designer Georgina Chapman and Keren Craig che ad oggi mi sembra, vista la collezione, abbastanza colmato. Un 5.

mercoledì 15 febbraio 2012

Le pagelle: VERA WANG FALL WINTER 2012 2013


Vera Wang è sempre così deliziosamente femminile che a momenti mi fa venire il ciclo. Anche quando la silhouette si accentua di caratteri più freddi, "tecnici", essa rimane incredibilmente romantica, di un glamour soffice e fumoso, piacevole. Il rosa è tenue, incarnato come nell'abitino a sinistra in un sereno giallo di Napoli che ne dipana ancor più nebulosamente la dimensione polverosa. L'arancio è un controcanto che riequilibria la necessità di romanticismo della designer con note leggermente acidule, agrumose, in un intimo svelato nella trasparenza. Nero e canna di fucile spengono la rotondità della palette su una silhoutte verticale costruita con cashmere, panni di lana, chiffon, jacquard, pellicce e tessuti stampati con geometrie simmetriche. Certo, manca la magia delle collezioni di Vera, ma rimane una prova discreta. Un 7.

Le pagelle: RODARTE FALL WINTER 2012 2013


Questa volta più che mai la parola arte nel nome della maison stride come un fastidiosissimo bruxismo. Se come afferma Tiziana Cardini in Vogue le sorelle Mulleavy sottolineano con le loro collezioni la completa libertà del loro estro creativo che non prende in considerazione funzionalità e commercialità c'è da chiedersi a chi i capi siano rivolti visto che già sui corpi perfetti delle modelle funzionano come un rigurgito su una bavetta. Non essendo un pasto veloce da sgranocchiare nella pausa pranzo, non costando come un Mc menù di 6,90 euro, due considerazioni prima dell'acquisto (eventuale) andrebbero fatte. Un atto creativo puro, nonostante la parola creatività a mio avviso giunga alquanto inappropriata, in cui vengono a legarsi stampe floreali, ricami, suggestioni astratte e primitive (come la stampa mani degli abiti finali che arriva come una pittura rupestre). Molte lane, dai jacquard ai feltri ai pizzi, per capispalla, pants e gonne al ginocchio che attraversano il nero per poi giungere ai marroni e ai rosa. Uno psichismo di libere associazioni per un'assenza totale di metodo e poesia. Mah. Tre.

martedì 14 febbraio 2012

Le pagelle: THE ROW FALL WINTER 2012 2013


Un guardaroba raffinatissimo, stiloso, fatto di tinte spente nel grigio e di pezzi che, meravigliosamente combinati, regalano una carezza sul cuore. Chi avrebbe mai potuto immaginare che le gemelle Olsen, oltre a sgranare gli occhi e a pettinarsi i capelli a vicenda, potessero dar vita ad una simile fabbrica di meraviglie? Non è qualcosa che colpisce come un affondo, una stilettata allo stomaco, piuttosto giunge leggera, polverosa, come un'aurora in cui i capi, sempre minimali, si svelano piano, al secondo, al terzo sguardo. Le sete leggere, a volte croccanti e satinate, si asciugano nel velour quasi geometrico delle pellicce a pannello o contrastate in un crema denso e in un cioccolato, come in un cremino. Ai piedi, a corroborare questo minimalismo quasi francescano ma profondamente couture, dei sandali bassi con strisce di raso annodate alla caviglia. Meravigliosa, non nascondo la mia totale devozione per questa interessantissima maison a cominciare dalla loro prima collezione. Un 9.

Le pagelle: MARC JACOBS FALL WINTER 2012 2013


Sempre più John Galliano, sempre più confusionario. Marc Jacobs ritorna con le sue esagerazioni da passerella a proporre una guardaroba infinito di proposte da passare al setaccio ed uno styling che fa molto moglie del cappellaio matto. Abituati ai colpi di testa del giovane designer le modelle se la imbottiscono con enormi cappelli felpati di pelliccia colorata, uno scherzo carnevalesco che spero qualche giovane ereditiera non prenda sul serio, Per il resto tessuti operati, pelliccia, mohair, maglia colorata, volumi over, a campana, boleri e colli sciallati... c'è di tutto, dal kitsch al buon design. La palette è varia come gli accessori: dalle borse coloratissime in pelle di struzzo ai foulard metallizzati. Chi cerca trova... ma serve del tempo. Un 7.

lunedì 13 febbraio 2012

Le pagelle: A DéTACHER FALL WINTER 2012 2013


Un pò geisha... un pò nonna materna... ma anche un pò bambola assassina e zia Geltrude. Tutto questo fa di questa collezione un ottimo prodotto di forme che, seppur estrapolate da un passato relativamente recente, risultano sorprendentemente contemporanee. Maniche a campana su top e chemisier al ginocchio portati su calze stampate con motivi geometrici o con colori forti: l'arancio va dall'uniposka ai toni zucca per poi spegnersi in una tinta leggermente più malata. Capi in maglia come le gonne avvitate in alto sulla vita, laddove un cinturino passa a cingerla al di sopra di una piccola e preziosa giacca, mentre sulle camicie e sui top il collo quando non manca diventa un macro dettaglio decorativo. Bella e comoda, gioca con le proporzioni senza esagerazioni. Un 8.

domenica 12 febbraio 2012

Le pagelle: ALEXANDER WANG FALL WINTER 2012 2013


Sempre così deliziosamente metropolitano Wang acquisisce sempre maggior padronanza della "passerella" (ogni allusione sessuale è puramente casuale) proponendo per il prossimo autunno inverno look forti, carichi di elementi crudi e freddi alternati a suggestioni più classiche. Una favola nordica, glaciale, che alterna lana a pelle, setose frange a meravigliosi velour, il tutto affogato in tinte carbone, ghiaccio, bianco e in un rosso lacca delizioso. L'effetto pelle consumata unito a dettagli retati costruisce un'androginia che fa molto workwear... un lesbo grunge da capello a spazzola al grasso di foca e tatuaggio sul braccio "Tonia ti amo". Bella, la donna cingolata per l'inverno prossimo ci mancava. Un 8 e mezzo.

venerdì 10 febbraio 2012

Le pagelle: BCBG FALL WINTER 2012.13


Decisamente NO GLAMOUR la natura della griffe BCBG di Max e Lubov Azria: colori e forme ispirati alle superfici della piattaforma Bauhaus e silhouette concrete, pratiche ed immediate si raccontano in una collezione freschissima che unisce il gioco con un rigore matematico delle fogge. Un pò anni settanta è scandita da geometrie sature di tinte brillanti: dal blu notte, in una scala a schiarire, si passa al navy e all'oltremare per poi assorbire il rifrigerio dei toni ghiaccio-acciaio e del il bianco e bruciare nell'arancio. La pelliccia multicolor si inserisce in questa serie di precetti formali minimali con una volonta di spezzare la "genialità geometrica", come una muffa, un salmastro nato su una parete intonacata di bianco o di colore. Una prova molto bella per un marchio che dimostra sempre un linguaggio motlo fresco. Un 8.

sabato 4 febbraio 2012

ANTONIO BERARDI PRE-FALL 2012.13


Più concretezza da giorno e meno evenining dress per la sera e le grandi occasioni: evidentemente Antonio si é stancato di aspettare il ciclo di comunioni, matrimoni, cresime e party vip per vestire le plurimilionarie così s'è buttato sul giorno, sempre iperstrutturato, ma meno sognante.  Il tailleur è ultra composito: sormonti, contrasti, asimmetrie ed una struttura ferma, importante, scultorea, lo rendono quasi un pezzo da museo. Dal grigio all'apricot toccando il nero, l'arancio e le satinature del metallo la silhouette é accentuata nella sua "atleticità" con un futuristico urbano che conferisce ad ogni cosa maggiore dinamicità. Sempre meglio.