domenica 27 settembre 2009

Le pagelle: GABRIELE COLANGELO SPRING SUMMER 2010



E luce fu... così Gabriele Colangelo firma la sua collezione, con la luce e l'inchiostro che dominano i motivi e i volumi di questo lavoro perfetto.
Energia che si sprigiona con campi luminosi di fili di metallo degradé battuto, punteggiato da canuttiglie, nel filo di nylon che imbriglia le micropaillette assieme a microcristalli rivestiti in filo di metallo.
Anche in questo caso il segno è morbido, quasi acquatico, sostenuto dall'effetto traslucido del fil coupé di seta e nylon a inserti fiammati, dalle tinte viola notte, attraverso le aerografie e i motivi dipinti a mano.
Meraviglioso il capospalla estivo in lino grezzo che riflette l'ispirazione dettata dagli acrilici astratti dell'impressionista Hans Hartung attraverso lampi di luce e striature d'inchiostro vischioso, l'abito bianco con mantella monospalla che doppia la silhouette come una piccola ala laterale.
Tutto è suadente ed elegante, compiutamente intelligente (nelle forme, nei colori, nei materiali, nei riferimenti culturali ed artistici).
Intensa nelle giacche maschili in gabardine stretch, nei nodi e nei tessuti a specchio, nei soprabiti in nylon tecnico lavato, questa collezione riconferma lo stilista uno dei designer più interessanti del panorama italiano e mondiale, grazie alle sue visioni pulite, croccanti, lineari e mai scontate, grazie alle sue collezioni intelligenti che creano uno stile ben preciso lungi dal cavalcare una semplice ed effimera tendenza.
Un lavoro che viene giustamente preso in considerazione dal direttivo di style.com che sottolinea quanto effettivamente Gabriele Colangelo sia uno di quei designer che bisogna necessariamente tener d'occhio.
Una lode sentita, conquistata, meritatissima.

6 commenti:

  1. 10 è lode è forse esagerato dal mio punto di vista perché c'era qualche raté, ma di certo è uno show PULITO ( grazie dio ! ) e fra tutte le catastrofi milanesi un po il morale me l'ha risollevato !
    Onestamente non riesco a condividere il tuo punto di vista ( forse questa volta si tratta veramente di GUSTI ).
    Concordo assolutamente che a Londra non c'era nessuno 'spessore' se vogliamo, che era una ventata d'aria fresca ma senza collezioni memorabili ( limite frequente di Londra fra l'altro ). Per questo Rodarte, per dire, me ne ricorderò di certo fra qualche anno. ( Bellissima la tua battuta su Colombo, pero a me piace anche il suo tutto dimesso, di trench. Figlia di Cassavetes ! ) Pero a Londra almeno c'era un minimo di finezza, di freschezza: ho visto finora a Milano una stagione CHEAP come non mai, anche 'puttanesca' se vogliamo.
    Il fatto è che sono stata delusissima da chi ultimamente meritava si 10 e lode, cioè Aquilano Rimondi per Ferré. Una collezione piena di compromessi per i CLIENTI, un ritorno indietro a un letteral-Ferré che non mi gusta per niente. Non era una catastrofe ( che scarpe ), ma non mi ha impressionata. Prada, come dici, mah ? Se da una parte il lavoro sul grigio era interessante ho visto troppe cose 'inquinanti' nella sfilata. Ma almeno una parte era interessante, quantomeno. Ferretti io proprio non posso condividere.
    E nemmeno Fendi dai previews che ho visto, sembra che Lagerfeld voglia fare una specie di Marrassismo minimalista (!) mooooolto puttanaiuolo ( quel trucco ce lo vedo proprio nella nostra meravigliosa TV ) e senza un minimo di finezza / freschezza. Insomma, sembra che l'influenza di Cavalli e Versace ( quella peggiore ) si sia impadronita di tutti quanti ! Armani ha di nuovo perso la bussola, la nuova direzione di Pucci è tremenda, Moschino mah, la Molinari non ne parliamo, forse l'unico che salvo è Marras ma solo la prima parte ( e poi collezione Case Chiuse ? Vabbé, fortuna che era l'ultimo romantico ).
    Non sono mai stata cosi delusa da Milano. Nessun coup de coeur, nessuna gradevole impressione ( seppur non originalissima come dici tu ) globale come a Londra. Delusioni su delusioni ( Dolce & Gabbana ? Please ! ). Sembra che tutti siano tornati un passo indietro. Salvo Bottega Veneta anche se non è il mio stile e Jil Sander ( anche perche se mi citi Zabriskie Point... ).
    Aspettando Dell'Acqua, che non c'è nel programma.
    Globalmente sono MEGAdelusa. Un tale ammasso di 'junk' tutto insieme è raro. A volte o D&G, o Versace, QUALCHE volta fa una collezione decente qua e là... persino Marni cade nell'ugly e nel trito e ritrito... le immagini di Missoni mi attirano, vedrò domani.
    Insomma per il momento sono ben piu negativa che positiva.
    Ma again, de gustibus.

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  2. Concordo... un pò su tutto... capisco il tuo punto di vista su Londra ma non lo condivido... preferisco questa Milano anche se corrotta.
    Per quanto riguarda A&R per Ferrè il passo era doveroso... bisogna risollevare il marchio, la crisi è forte ed è meglio un compromesso che una silurata alle spalle.. le collezioni precedenti erano meravigliose ma davvero troppo, troppo scultoree e molto difficili da vendere... questa'ultimo lavoro, che ho ancora visto di sfuggita, non mi è sembrato un granchè, vero, ma non è neanche male... meglio di un Kane che arranca su temi triti e ritriti riutilizzando le silhouette della sua precedente collezione,
    Hai visto le stagioni precedenti... si era arrivati a composizioni barocche assurde, il tutto invischiato con mood '80 che, se da un lato ci hanno regalato sfumature interessanti dall'altro hanno creato un mucchio di spazzatura... un pò di paccottiglia purtroppo ce la tiriamo ancora dietro. Quando c'è un'espansione delle forme precedente è normale che ci siano un successivo ridimensionamento, è nella natura delle cose... infatti è proprio quello che è successo... questa è una stagione di passagggio e bisogna prenderne atto... però c'è chi, come Gabriele Colangelo, che continua la sua ricerca di sempre su forme e colori lontano dalla corruzione del fashionweek milanese... ecco perchè la lode di cui sopra.
    Per il resto concordo con te anche se a me la Ferretti è piaciuta molto con quel suo romanticismo non scontato, delicato, così come ho gradito la collezione di Albino, Pecoraro e Fendi
    Ora attendiamo con fervore Valentino, Ysl e la marmaglia parigina... chissà, magari ti risolleveranno il morale!

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  3. Ok, allora mi conforti ! Temevo mi dicesti che ti era piaciuto Versace o che so io (!)
    Di solito la penso come te su Milano: qualche disastro qua e là e assenza di gusto storica ( vedi Cavalli ) ma dei veri HIGHLIGHTS... la stagione scorsa era emblematica, il trionfo di Milano, la città che ha 'salvato' ed ispirato la FW... quest'anno trovo il contrario. Aquilano Rimondi non era poi male, e a parte i tragicismi sono d'accordo su quello che dici su Ferré, ahime almeno con questi compromessi questi talentuosi ragazzi possono sempre esprimersi ! È solo un po triste la potenzialità sprecata, ma vabbé. Ho poi scoperto che Dell'Acqua non sfida, e questo un po mi fa cascare il mondo (fashionistico ma non solo). L'unico stilista di cui mi piacciono TUTTE le collezioni, quale piu, quale meno, ma sempre il mio vero punto di riferimento a Milano ! Davvero mi spiace !
    Con Kane proprio ce l'hai eh ? ^^ È vero che non è una grandissima prova, col senno di poi forse neanche a me piacerà piu di tanto ( saro matta, ma le sfilate devono 'maturare' davanti ai miei occhi, a volte poi rivedo leggermente i miei giudizi... non ho la freddezza obiettiva per poter mettere voti, e ti ammiro tantissimo per quest'occhio mezzo disincantato ma sopratutto molto tecnico ).
    Insomma !
    Non se il fatto della stagione di passaggio mi piaccia piu di tanto... perche se rinunciamo a composizioni barocche e estremismi, in fondo si arriva... a quel che ci ha proposto Londra !
    La mia altra teoria è anche che le cose piu interessanti di Milano vengano da Roma, cioè da stilisti 'freschi', come lo stesso Colangelo se non sbaglio no ?
    Albino non era male, concordo anche !

    Dai, l'idea di Parigi mi riempe di timore ma forse la magia si compierà ? Anche se anche li, togliendomi Theyskens....

    Buona serata ! :D

    p.s: Missoni per finire NO !

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  4. Si, concordo con Roma... Roma è da sempre fucina di grandi talenti... a metà del secolo scorso era un polo e un punto nevralgico dell'universo moda, poi il provincialismo dei romani ha giocato brutti scherzi e si è passati a Firenze e poi, ultimanmente a Milano... però il cuore e il cervello di Roma lavorano ancora.
    Anche Albino è romano come vedi.

    Non ce l'h con Kane RV, tuttl'altro... la collezione scorsa mi è piaciuta molto, anzi, in genere mi piace non poco... ricordo una collezione di qualche stagione fa con maxi paillette e lana... assurda, meravigliosa... ma questa collezion el'ho trovata molto un'eco della precedente e non mi è piaciuta molto... sarà che forse il progetto versus gli ha rubato le forze?
    Comunque aspettiamo Parigi, Theyskens si, non ci sarà (ma poi il progetto di dirigere il brand Schiapparelli non è andato in porto???).
    Comunque, piccola curiosità.
    Suzi Menkes stronca Milano, il fashionweek milanese dice che non c'è assolutamente nulla di bello, che ci sono abbastanza vestiti impertinenti, sfrontati e sexy in questa città per alimentare uno dei party del presidente Silvio Berlusconi... forse non possiamo darle poi così tanto torto... anche se, c'è da dire, che se una ragazza dovesse andare in giro con gran parte del guardaroba newyorkese e londinese, a mio avviso, dovrebbe essere ancor di più accusata di adescamento e malcostume.

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  5. Esatto, anche Albino conferma la teoria ! A Roma c'è forse meno marcio secondo me... anche se come dici giustamente la romanità e il mondo della moda sembrano un po antitetici. Comunque il lumbaaaaard Valentino l'ha poi creato Roma !

    OK, concordo su Kane questa è una delle sue collezioni piu deboli, quella che citi tu era la mia preferita... anche una con dei colori day-glo / stabilo di qualche stagione fa era molto bella ! Versus tanto mi erano piaciuti gli accessori tanto i vestiti... mah. Niente di che !
    Non ho la piu pallida idea di Theyskens-Schiapparelli.... come per la Facchinetti, ma che fa ? Dobbiamo sorbirci suo fratello ( persino in COLIANDRO, <3 ) in tv e lei non c'è ? Che tristezza !

    Vedo che anche tu sei d'accordo con la Menkes allora... pero sebbene io abbia trovato le FW londinesi e new-yorkesi un po caduche ( sopratutto N-Y ) e scialbette, a parte qualche eccezione ( Berardi, pur sempre italiano ! ) non ci ho visto TUTTA quella sexaggine che anche i giornalisti sembrano ribadire...
    Secondo me il problema non è la lunghezza dell'orlo ( senno mi farei buttare fuori ovunque xD ) ma l'importanza dell'equilibrio, del 'contorno': piu trash le ghette a rete di scognamiglio che pure 'coprono' che l'ultracorto combinato con make-up fine e portamento decente... il problema è appunto l'effetto velina CHEAP e adescatore al tempo stesso !
    Questa stagione mi confonde, ho come un gran disordine in testa, davvero non so piu cosa pensare...

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  6. Non sono d'accordo con la Menkes, tutt'altro... forse mi sono spiegato male... il fashionweek italiano non è stato nulla di eccezionale, convengo con lei... ma per quanto riguarda le veline no... una vera baggianata... sparata lì, sosì, tanto per... attirare l'attenzione... non ha neanche aspettato Parigi, magari sarà anche peggio, chi lo sa... diciamo che a New York c'è sempre molto, ma veramente molto meno sempre... dovrebbero solo ringraziare Azria, la Wang e Costa per Calvin Klein.

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