sabato 17 ottobre 2009
Le pagelle: VIONNET SPRING SUMMER 2010
Dopo aver puntato su Valentino Matteo Marzotto riparte da Vionnet, una maison francese di gran importanza e con un archivio storico di capi importantissimi che hanno fatto la storia del costume e della moda mondiale all'inizio del 900.
Il progetto Vionnet passa tra le mani di Rodolfo Paglialunga, che vanta una trascorsa collaborazione con Prada, e fiorisce in una collezione composta di 28 bellissimi outfit.
Rigorosamente corto l'abito di maison Vionnet è un enorme foulard da legare e comporre attorno al corpo: con un nodo, una piega, con un taglio sbieco, una cresta improvvisa, con una cinta che sostiene il drappeggio apparentemente casuale che disegna curve dolci e sempre delicate.
Le promesse della meravigliosa resort 2010 vengono mantenute: il brand riesce a coniugare la sartorialità italiana con l'eleganza francese attraverso composizioni fresche, semplici, giocate anche sulla stampa (meravigliosa quella musiva multicromatica e floreale che ricorda alcune soluzioni impressioniste) e sugli accessori, come le cinte impreziosite da spille gioiello e le scarpe di stoffa annodata.
Bello il contrasto di colori: il rosso, il giallo,il nero, il bianco, il blu, qualche bava d'argento compongono una sinfonia cromatica di tutto rispetto, danzante, leggera e meravigliosamente nostalgica, una Primavera composta da Vivaldi su un pentagramma fatto di trama e ordito e con note fatte di colori.
Il collage in alto è solo un assaggio della collezione che vi consiglio vivamente di osservare nel dettaglio. Paglialunga per Vionnet è un designer da tener d'occhio seriamente... non dite poi che non ve l'avevo detto. Io me ne sono già innamorato. Un 9!
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Bravo, bel post!
RispondiEliminaPensavo che non l'avresti considerata perchè non ha sfilato. E' piaciuta molto anche a me. Ho sentito un'intervista di "Rudy" (così lo chiama Marzotto) nella quale dice di non avere un archivio a disposizione, se non qualche immagine, così ha dovuto "inventare" ed "immaginare" (parole sue)lo stile Vionnet.
Mi era sembrata già una buona prova la presentazione della resort nel giugno scorso, ma questa collezione è sicuramente più compiuta. Dopo il tentativo fallito della Kokosalaki, speriamo che Paglialunga abbia la possibilità di far rinascere veramente il marchio.
Un altro aspetto non meno importante è che Marzotto ora ha finalmente un guardaroba per vestire le sue fidanzate! Ricordo la Fabiani vestita Valentino... della serie la classe non è acqua!
Pensavi che non l'avrei considerata? L'ho aspettata come una Pasqua. Comunque non è che Paglialunga non avesse un archivio a sua disposizione... l'archivio c'è... eccome se c'è.. lui non conosceva la storia della maison ne i suoi modelli... per la resort si è ispirato proprio all'archivio di cui sopra.... A me la Kokosalaki non è piaciuta, molto meglio Paglialunga.... lo stile è fresco e dinamico... mi piace molto.
RispondiEliminaLa storia della mancanza dell'archivio anche a me è sembrata strana. Però l'ho visto dire da lui stesso per cui sono rimasto perplesso. Indagherò...
RispondiEliminaMah, si sarà spiegato male... io lessi tempo fa che Paglialunga si è rifatto agli archivi della maison che non conosceva... e poi, a Parigi all'inizio dell'anno c'è stata una mostra importantissima che celebrava Vionnet con vestiti, documenti d'archivio, bozzetti... impossibile quindi che un archivio non ci sia. Si sarà spiegato male.
RispondiEliminaNon c'è niente di nuovo ma la collezione è molto moderna. Mi piace. Vittorio.
RispondiEliminaPiace anche a me. M figuriamoci se per un lavoro del genere non si è andato a studiare l'archivio... ;) Ciao!
RispondiEliminaho comprato proprio ieri un libro su vionnet... well è la base ! Bello vederlo redivivo... fra poco la Schiap ( non intesa come la squadra di calcio nel film di franco & ciccio, eh )
RispondiEliminaBellissima questa collezione!
RispondiEliminaTi ho "consegnato" un award, mi piace molto il tuo blog!
Info su:
http://la-musette.blogspot.com/2009/10/sorpresaun-award.html
Un bacio!
Virginia
@RV: bentornata... immagino tu abbia passato dei bei momenti.. beata te, mi piacerebbe andare in Grecia con il mio compagno il prossimo anno. Sono contento di ritrovarti comunque. Davvero.
RispondiEliminaHo visto la cappa che mi dicevi, quella MArc Jacobs: NNNNNNOOOOOOOOOO!!!!!! non farlo. Magari andrai a spendere un una cifra per una cosa del genere senza considerare che sul mercato c'è di meglio... e poi è così anni 80 che il prossimo inverno dovrai cestinarla. Pensaci pensaci pensaci pensaci... ripensaci.
Non ho mai visto "la decima vittima", ho visto che è un film del 65 di Elio Petri. E' già in coda... lo vedrò non appena avrò un pò di tempo da dedicare ad un film.
Comunque la foto di quell'inserto vogue couture con Daphne stesa accanto al cigno morto stecchito mi fa ancora sorridere.
I lavori di madeleine vionnet si potevano solo definire meravigliosi...
RispondiEliminaNon saprei spiegare il perchè, ma ritenevo che non ci fosse da aspettarsi molto da questa collezione...invece bisogna proprio dirlo: meravigliosa.
credo sia impossibile far rinascere un marchio senza conoscerne storia e capire a cosa si ispirava Vionnet per creare abiti che lascino senza fiato ancora oggi...Con questo non dico che il designer in questione debba ricreare gli stessi abiti di Vionnet ma potrebbe trarne ispirazione per poterli reinterpretare in una chiave di lettura più moderna ed avanguardia...la collezione é carina ma credo che il livello debba salire ancora più in alto per raggiungere quella che era la maison francese di una volta.
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